Traccia di un mancato intervento al Festival Nazionale di Italia Radio.

S.Giovanni in Persiceto 21-07-96

Avrebbe dovuto essere un Intervento al festival dell'Unita' a S.Giovanni in Persiceto al pubblico dibattito a cui ha partecipato dott. Caselli,don Citti e Maurizio De Luca Al pubblico non e' stata data la parola - questo intervento non e' stato possibile perche' nella serata non e' stata data la possibilita' al pubblico di intervenire. alle 14:00 ero a Cortina, in compagnia della donna che amo e che mia ama e per esercitare un mio diritto e impegno civile mi ero sacrificato e mi sono recato inutilmente a S.Giovanni in Persiceto - alle ore 20:00 circa quando avevo captato che dalla organizzazione che al pubblico non sarebbe stato permesso di intervenire, sono tornato a casa e ho seguito la serata tramite la emittente  ITALIA RADIO assieme a mio padre deceduto il 17-08-96

Ho una domanda per il dott. Caselli e una amara riflessione che forse suscitera' una risposta a don Ciotti oppure a De Luca. Ripetero' in parte quanto ho detto la sera del 7 luglio alla presenza dell'on. Zani. Completo la mia presentazione dicendo che sono un semplice cittadino, laureato in ingegneria elettronica, e prima di svolgere l'attuale lavoro ho fatto sia l'operaio avventizio in fabbrica, sia il bracciante agricolo e sono felice di queste esperienze di vita perche' mi hanno permesso di maturare e capire cose che forse altrimenti non avrei mai potuto capire. Non sono iscritto al PdS,  ma sono un elettore dell'Ulivo.

Premetto che sono fermamente convinto che lo sviluppo e il miglioramento di vita delle classi sociali subalterne sia possibile solamente in una societa' in cui la legalita' prevalga sull'illegalita', per questo motivo sono qui questa sera e faccio questo pubblico intervento. La domanda che rivolgo al dott. Caselli riguarda una denuncia che ho anche inoltrato alla Presidenza della Repubblica nell'ottobre del '95 e per la quale sono ancora in attesa di una risposta.

Ritengo che il cittadino Silvio Berlusconi non e' legittimato a ricoprire incarichi istituzionali perche' il 27/09/1988 si e' reso responsabile di reato di falsa testimonianza e nella sentenza n. 97 n. 215/89 del registro Gen. della corte di Appello di Venezia, passata in giudicato, il 13-02-1991,i giudici della Corte di Appello hanno scritto che il Berlusconi ha compiutamente realizzato gli estremi obiettivi e subiettivi del contestato delitto. Le conseguenze giuridiche di questa sentenza sono state annullate dalla 22^ amnistia della Repubblica Italiana firmata da Cossiga, ma la gravita' morale del reato commesso rimane tutta intera. Questo notizia, a causa di un'incomprensibile censura, a me divenuta meno incomprensibile dopo la lettura dei libri di L. PIAZZESI, Gelli, Garzanti, 1984 e di M. TEODORI, La vera storia della P2, Pironti, non e' noto alla stragrande maggioranza degli italiani; per questo Berlusconi e' delegittimato e il consenso elettorale che riscuote e' fondato sulla mancanza di conoscenza di un precedente che non puo' non essere conosciuto da chi lo vota.

A riprova della inaccettabile ignoranza di questa notizia cito 2 esempi sintomatici :

1. Ida Bressa conduttrice di punta di Italia Radio fino al marzo '95 non ne era a conoscenza.

2. L'avv. Taormina, a un dibattito televisivo (Odeon TV) con il direttore di Avvenimenti Claudio Fracassi, ha ammesso di non essere a conoscenza di questa notizia (l'avv. Taormina era candidato nelle elezioni politiche di Forza Italia ed il 9 luglio si e' dimesso presentando irrevocabili dimissioni e non chiarendo alla stampa le ragioni delle sue dimissioni.)

Riassumendo la domanda dott. Caselli le chiedo : la mia denuncia sulla base degli argomenti che ho esposto ha a suo parere un fondamento giuridico ?

L'amara riflessione che faccio e' la seguente : e' veramente sconsolante che in questo Paese la stragrande maggioranza del Popolo onesto che vuole e chiede giustizia sociale, legalita' e liberta' dopo aver dovuto subire negli anni della guerra fredda la "protezione" degli USA e la discriminazione illegale nei confronti dell'allora PCI , dopo aver subito le stragi di Stato e il terrorismo nero e poi rosso, dopo aver subito le ruberie di Tangentopoli avvenute negli stessi anni del boom economico di Berlusconi (strane le coincidenze della vita), ora, con un governo di centro-sinistra, debba subire e pagare il risanamento economico delle aziende del Cavaliere,gia' in buona parte raggiunto, e alla fine debba subire una bella amnistia che a parole nessuno vuole ma a cui troppi politici lavorano nascondendosi dietro l'alibi delle riforme Istituzionali.

Se avverra' quanto temo e denuncio, si realizzera' la amara conclusione del dott. Caponnetto pronunciata dopo l'assassinio del dott. Borsellino e la domanda di Giustizia e legalita' della stragrande maggioranza del Popolo onesto rimarra' ancora senza risposta e precipitermo sempre piu' nel degrado morale e nella illegalita'.