Russi 28-01-2000

 

Il sottoscritto Pietro Campoli, nato a Russi il 10-08-1952, ad integrazione della denuncia presentata a codesta Procura in data 05-08-99 dichiara quanto segue :

nella denuncia presentata il 05-08-99 ho elencato i dati piu' gravi raccolti dal 1994 al 1999 nel lavoro fatto come semplice cittadino per ottenere il rispetto di un diritto fondamentale violato; nella denuncia presentata ho cercato di moderare i termini e mi sono attenuto a cio' che posso provare avendo di persona vissuto i fatti denunciati, essendo convinto della validita' di cio' che denunciavo utilizzando dati inconfutabili.

L'esperienza fatta mi ha permesso di conoscere quale sia il livello della informazione e della classe politica in questo Paese in cui la democrazia e la civile convivenza e' minacciata sia dal crescente degrado morale sia dalla campagna di menzogne e falsificazioni che hanno ricevuto una accelerazione dopo le sentenze "assolutorie" di Andreotti e che ora, dopo la morte di Craxi, stanno raggiungendo livelli incredibili e inamissibili.

Le menzogne e le falsita' diffuse attraverso i media presso la pubblica opinione dalla quasi totalita' della classe politica mirano a gettare ombre e sospetti sulla opera della Magistratura con l'obiettivo finale di isolarla e delegittimarla. Ulteriore risultato di questa campagna di menzogne e falsita' diffuse dai mezzi di informazione e' ancor piu' devastante, se possibile, e mina alle radici la civile convivenza : oramai non ci sono piu' certezze e punti fermi (vedi 03-all36) e la gente non si fida piu' di nessuno perche', pur avendo pochi elementi certi di giudizio, "sente" di essere continuamente ingannata.

Negli allegati elenco alcuni dati oggettivi che confermano questa affermazione e che sono offerti dalla recente cronaca politica. In questo sfascio generale, che ha radici lontane e che ha ripreso vigore dopo la caduta del governo Prodi, la Magistratura, pur con tutti i limiti legati alla natura umana, e' assieme alle forze dell'ordine, una garanzia per il cittadino e quindi merita rispetto e fiducia perche' tali Istituzioni garantiscono al cittadino la tutela della legalita' che sta alla base dello stato di diritto.

Per questi motivi nella presente integrazione non usero' piu' la prudenza e saro' molto piu' esplicito in cio' che diro' anche correndo il rischio di essere denunciato per il reato di diffamazione; ho deciso di compiere questo passo ulteriore perche' non accetto le menzogne e gli inganni che si debbono subire in misura crescente in questo Paese, menzogne ed inganni che hanno superato ogni limite di sopportabilita' e di tolleranza e che sono una offesa per la la mia coscienza di onesto cittadino e la mia intelligenza media di persona normale; ho deciso di compiere questo passo ulteriore perche' non accetto che la pubblica opinione, formata nella stragrande maggioranza da persone che non possono fare il lavoro che ho fatto io dal 1994 ad oggi, sia continuamente ingannata e buggerata.

Nel 1994 ho deciso di impegnarmi in questo lavoro che sto portando avanti perche' intuivo il livello criminale sia della quasi totalita' della classe politica che della quasi totalita' del mondo dell'informazione. Per questo motivo ho deciso di impegnarmi, con sacrificio personale e delle persone che vivono con me, in questo lavoro volto a smascherare quello che io giudico un accordo scellerato tra classe politica e informazione in violazione di un diritto fondamentale della persona. Le menzogne e i dati oggettivi che ho raccolto mi permettono di provare tale patto scellerato che minaccia la vita democratica del Paese, per questo mi ribello a quanto sta accadendo in questo Paese in cui, con la complicita' del mondo dell'informazione, una classe politica criminale, per ottenere una impunita' generale, sta permettendo a dei delinquenti riclicatisi in politica, di calpestare i piu' elementari principi del diritto e sta promulgando di continuo leggi che invece di aiutare il lavoro della Magistratura lo sta complicando sempre piu' al fine di rendere definitiva la paralisi della giustizia.

Per quanto concerne la responsabilita' dei mezzi di informazione nella denuncia presentata il 05-08-99 ho indicato dati oggettivi inconfutabili, altri alleghero' in questa integrazione ed e' sufficente fare un minimo di ricerca di archivio per raccogliere infiniti elementi di prove a sostegno di tale accusa.

Per quanto concerne la attuale classe politica, il livello criminale e' documentato e provato da quanto avviene ogni giorno che puo' essere sintetizzato in un'unica frase : continuo e crescente attacco ai principi basilari del diritto e violazione dei piu' elementari diritti della persona in una situazione di presssoche' totale paralisi della amministrazione della Giustizia.

Il penoso spettacolo offerto dalla classe politica per dettare le norme della par condicio e per definire gli schieramenti delle imminenti elezioni regionali e delle elezioni politiche piu' remote previste per il 2001, sono l'ennesima riprova del degrado raggiunto dal ceto politico alla guida del Paese.

Gli attacchi portati ai principi basilari del diritto sono provati ad esempio dalla continua messa in discussione della validita' di sentenze passate in giudicato emesse da un legittimo potere giudiziario come quello italiano nei riguardi di personaggi politici del passato e del presente. Si pensi al "caso Craxi" e al recente "caso Dell'Utri".

Da diverso tempo oramai i mezzi di informazione, in maniera sempre piu' lampante ed evidente, si stanno rendendo complici dell'attacco ai principi basiliari del diritto che sono alla base di una civile convivenza per permettere l'impunita' a personaggi potenti sul piano economico; prova di questa complicita' e' lo strisciante e crescente lavoro fatto dall'informazione in genere volto a diffondere nella pubblica opinione insofferenza e fastidio per il controllo di legalita' esercitato dalla Magistratura, controllo che viene fatto apparire anche come un ostacolo all'esercizio della liberta' individuale di ogni singolo cittadino ma che in realta' punta a diffamare e delegittimare la Magistratura al fine di isolarla sempre piu' dalla pubblica opinione e dal comune sentire. Principale responsabile della catastrofica situazione dello stato della Giustizia in Italia e' la classe politica italiana che, anche con la complicita' di una parte della Magistratura Italiana, (si pensi alle tante inchieste insabbiate del passato che hanno concesso a molti potenti impunita') e' andata sempre piu' degradandosi per arrivare alla situazione presente in cui oramai il ceto politico italiano e' in mano a bande criminali che fanno a gara per linciare e delegittimare quei magistrati onesti che continuano a battersi per difendere la legalita' e la democrazia. Poiche' oramai tale classe politica, a vari livelli di colpevolezza e responsabilita' ha bisogno di difendersi da inchieste giudiziarie in corso e possibili in futuro, ben sapendo di aver violato la legge non solo per illecito finanziamento ai partiti, sta minacciando e mettendo in pericolo lo stato di diritto.

Mi rendo perfettamente conto della gravita' di tali affermazioni ma e' purtroppo la verita' e la scia di sangue, di lutti e di crimini impuniti che appartengono alla storia recente e passata ne sono una prova lampante; non accettando di cancellare dalla mia memoria il ricordo delle tante vittime innocenti morte a difesa della legalita' e della giustizia, ho deciso nei primi mesi del 1994 di impegnarmi in questo lavoro che proseguo tuttora con tale denuncia. Ho deciso di iniziare tale impegno e lavoro dopo aver ascoltato l'intervista fatta da Gigi Moncalvo al giornalista Mario Guarino e trasmessa da Rete Mia e dopo aver letto il libro di Ruggeri-Guarino "Berlusconi inchiesta sul signor Tv" edito dalla Kaos.

Sia l'intervista di Guarino, di cui conservo copia video, sia il libro mi hanno illuminato e fatto conoscere fatti molto gravi che ancora oggi condizionano la vita politica italiana. Il lavoro che ho fatto da solo non avendo trovato solidarieta' e comprensione da parte di altri cittadini semplici come me mi ha permesso di raccogliere elementi di prova che mi inducono ad affermare che un pregiudicato matricolato bugiardo come il cittadino Silvio Berlusconi ha raggiunto le cariche pubbliche che ricopre perche' sia nel mondo della politica sia in alti livelli Istituzionali vi sono persone che o sono colpevoli di gravi reati o sono ricattabili e quindi hanno bisogno di un simile personaggio per impedire alla Magistratura Italiana di adempiere al suo compito Istituzionale di controllo e rispetto della legalita'.

Insisto sul livello criminale del cittadino Silvio Berlusconi perche' tale cittadino era iscritto alla Loggia P2, perche' esiste una sentenza di condanna in giudicato per falsa testimonianza, perche'vi sono sentenze a vari livelli di giudizio che indicano tale cittadino come responsabile di gravi reati ed altre inchieste giudiziarie sono in corso su altri gravi reati e perche' oramai quotidianamente, sfruttando l'immunita' parlamentare si permette di aggredire, offendere e delegittimare magistrati che doverosamente e legittimanente in nome del popolo italiano, esercitano il controllo di legalita'.

Nonostante questo background sia il mondo della informazione sia il mondo della politica continuano a concedere legittimazione a tale personaggio basando tale legittimazione sul consenso popolare conseguito nelle varie elezioni politiche svoltesi nel Paese dal 1994 ad oggi. (vedasi 01-all20 ). Si dimenticano questi signori, dal garantismo a senso unico, che tale personaggio possiede molti mezzi di informazione perche' li ha ottenuti con sistematica violazione delle leggi e grazie a un vuoto legislativo dolosamente protrattosi per anni, e che tali mezzi di informazione, utilizzando metodologie sofisticate e subdole, stanno condizionando una pubblica opinione che per propria natura e' facilmente condizionabile e manipolabile.

In questa fase storica attraversata dal Paese la pubblica opinione e' ancor piu' condizionabile e manipolabile a causa della incomprensibile tolleranza e bonomia dimostrata dalla parte politica che dovrebbe essere avversa ed ostile a personaggi come Berlusconi mettendone in rilievo e risalto il livello criminale e sostenendo e difendendo il doveroso lavoro portato avanti dalle Procure.

Invece tale classe politica che fa ?

Nascondendosi ipocritamente dietro a ovvi principi di tutela delle garanzie del cittadino legifera di continuo norme che ostacolano il lavoro dei magistrati permettendo cosi' ai delinquenti (politici o comuni) di conseguire impunita' derivante da una paralisi della macchina giudiziaria. ( vedasi 03-all32, 03-all33, 03-all34 ad esempio ). Se il Paese arrivera' a tale paralisi prevarra' la legge del piu' forte e del criminale e le migliaie di familiari delle vittime morte per la difesa della legalita' e della giustizia o casualmente perche' presenti sugli scenari delle stragi, dovranno subire oltre alla perdita dei propri cari anche l'onta della impunita' per i colpevoli e i mandanti che hanno voluto e causato tale perdita.

Elenco e riassunto di dati oggettivi.

Riepilogo e completo i dati forniti nella denuncia del 05-08-99 con quanto segue.

Premetto che gli atti della Magistratura sia inquirente che giudicante devono essere rispettati e accettati da chiunque e se alcuni atti sono ritenuti ingiusti o persecutori vanni denunciati e combattuti con le procedure reviste dalla leggi esistenti e non calunniando o delegittimando la Magistratura.

1- Il cittadino Silvio Berlusconi ha potuto costruire un impero economico, basato essenzialmente sul controllo di una parte consistente del mezzo televisivo, violando sistematicamente leggi e regole dello Stato Italiano ed anche in violazione di leggi e norme a lui favorevoli. La costruzione di  tale impero si e' potuta realizzare anche grazie a un colpevole vuoto legislativo provocato da una classe politica complice e connivente ed anche grazie a complicita' di magistrati corrotti come stanno provando le inchieste giudiziarie in corso sulla corruzione dei giudici romani. Per documentarsi sulla costruzione dell'impero televisivo basta leggersi i libri : Berlusconi - Inchiesta sul signor TV Giovanni Ruggeri-Mario Guarino Ed. Kaos Il venditore - Giuseppe Fiori Ed. Garzanti Gli autori di questi 2 saggi mai sono stati denuciati e mai lo saranno a mio avviso per 2 motivi:

a- perche' quanto e' scritto e' documentabile e rispondente al vero per cui una azione giudiziaria per diffamazione avrebbe effetto negativo per il denunciante.

b- perche' oramai la pubblica opinione e' condizionata e influenzata dal mezzo televisivo che e' in mano per il 50% al Berlusconi e per il rimanente 50% al potere politico che controlla la RAI attraverso la lottizzazione. Oggi purtroppo nel nostro Paese ,sia per il predominio del mezzo televisivo indotto da pigrizia mentale sia per la crescente e diffusa disaffezione e sfiducia per la Politica, la pubblica opinione e' manipolata e condizionata dall'informazione fornita dal mezzo televisivo per cui gli autori dei libri-inchiesta pubblicati ad esempio dalla Kaos non vengono neppure piu' denunciati per diffamazione perche' sono pochi granelli di sabbia coloro che hanno la possibilita' di conoscere la verita' sui personaggi famosi e sui temi scabrosi denunciati da tali libri-inchiesta.

Cito a titolo di esempio il libro "Maurizio Costanzo Shock" edito dalla Kaos nel settembre 1996 ed al materiale li' contenuto : cio' che e' scritto in  quel libro, se non fosse vero, dovrebbe essere materiale di denuncia per diffamazione ed invece non mi risulta che Maurizio Costanzo abbia sporto denuncia; sa bene il Costanzo che chi leggera' questo libro sono un nulla nei confronti dei milioni di teledipendenti che lo ascoltano tutte le sere per cui presentare denuncia e' controproducente e quindi conviene non far nulla e permettere che pochi eletti conoscano certe verita' e capiscano quanto afferma Nanni Moretti nelle pagini iniziali del libro :

"Fa impressione che uno come il piduista Costanzo sia diventato un punto di riferimento della Sinistra, il simbolo della lotta contro la mafia. E' evidente che lui sta recitando, e' cosi' evidente.... Come fanno a non accorgersene?"

2- Il cittadino Silvio Berlusconi per non dover rendere conto alla Giustizia italiana dei reati commessi, scendendo in politica sta tentando di tramutare vicende puramente giudiziarie in vicende politiche e ha bisogno di delegittimare la Magistratura facendo apparire gli atti e le sentenze emessi a suo danno come atti e sentenze emesse per motivi politici.  A tal fine, ingannando la pubblica opinione, l'informazione tutta intera elenca come prima condanna giudiziaria la sentenza di primo grado, amnistiata, per la vicenza Medusa del 1997. Questa menzogna, gravissima ed inaccettabile, serve per convincere la pubblica opinione che in effetti il cittadino Silvio Berlusconi e' perseguitato dalla magistratura per fini politici perche' le inchieste e le condanne su di lui sono piovute dopo il 1994, anno della discesa in politica dell'imprenditore Silvio Berlusconi. Tutto cio' e' falso. Innanzitutto la prima condanna subita dal cittadino Silvio Berlusconi e' datata 13-02-1991 (data del giudicato) mentre era imprenditore e questa sentenza e' stata amnistiata al secondo grado di giudizio. All'epilogo di tale vicenda giudiziaria si arrivo' perche' il Berlusconi non voleva che la pubblica opinione fosse correttamente informata su di lui (si veda l'introduzione del libro "Berlusconi inchiesta del signor Tv" in cui con dovizia di particolari sono illustrati tutti i tentativi messi in atto per impedire ed ostacolare la pubblicazione del libro stesso e in cui sono indicati inquietanti e oscuri rapporti tra elementi vicini al PCI e lo stesso Berlusconi.) Perche' i giornali hanno definito "prima condanna" la sentenza Medusa? Perche' si continua ad ignorare la condanna del 1991?

3- Avendo conosciuto l'esistenza della sentenza per falsa testimonianza leggendo il libro di Ruggeri-Guarino mi sono posto un po' di domande : - come hanno trattato i mezzi di informazione tale notizia? - perche' dal 1994 e' stata praticamente censurata? Con il lavoro fatto ho scoperto che :

a- Il Corriere della Sera a livello nazionale non ha mai parlato della vicenda giudiziaria ne' mentre c'era il processo di primo grado a Verona ne' quando e' stata emessa la sentenza di II' grado a Venezia.

b-Indro Montanelli, considerato un maestro del giornalismo italiano, e' poco informato degli affari privati del Berlusconi, ma pero' e' convinto che Berlusconi, per tutelare i suoi interessi privati non abbia mai violato il codice penale. Articolo "Delitto e castigo" del 01-09-94 su "La Voce".

c- L' Espresso solamente 1 volta, riportando nel 1994 uno stralcio del libro di Fiori, ha parlato della sentenza per falsa testimonianza. Poi si e' "dimenticato" di tale sentenza. Nonostante abbia cercato in vari modi di ricordare sia a Rinaldi che a Pansa l'esistenza di tale condanna, anche con messaggi polemici, non ho ottenuto risultati ne' risposte. Negli allegati documento il lavoro di sollecitazione e pressione fatto sia su Rinaldi che su Pansa dai primi mesi del 1998 fino all'agosto 1999. (allegato 05-all01).

4- Dopo essermi sempre piu' convinto, sulla base del lavoro che stavo svolgendo, che vi era censura colposa da parte dell'informazione e quindi conseguente violazione di un diritto fondamentale della persona, ho chiesto tutela della violazione dell'art. 21 della Costituzione alla Presidenza della Repubblica Italiana. Ho ricevuto solamente una promessa menzognera dal funzionario dell'Ufficio Affari Interni dott. Zappalorto e nessuna risposta ufficiale che ancora oggi esigo nel rispetto dei miei diritti di cittadino onesto che, in buona fede e presentando dati obiettivi, denuncia una grave violazione.

5- Ho chiesto una risposta esauriente riguardo alla censura della sentenza per falsa testimonianza all'attuale presidente della Camera nel luglio 1995 ed ho ottenuto la risposta documentata nella cassetta video presentata con la denuncia del 05-08-99.

6- Non avendo ottenuto una risposta che ritengo mio diritto ottenere dalla Presidenza della Repubblica Italiana ho presentato denuncia alla Corte di Giustizia di Strasburgo. La denuncia presentata e' stata giudicata non ricevibile : ho documentato tutto nella denuncia e negli allegati presentati il 05-08-99, compresa la mia ultima lettera scritta in reazione alla non ammissibilita' del mio ricorso.

7- La attuale classe politica sfruttando la disaffezione crescente per l'impegno civico dei cittadini italiani, provocato anche dal degrado morale della vita politica, ed utilizzando la disinformazione diffusa dai mezzi di informazione, sta producendo una normativa sui temi della giustizia che portera' alla paralisi giudiziaria a cui seguira' una impunita' generalizzata devastante per il futuro civile e democratico del Paese.

Per documentare la normativa deleteria prodotta in tema di giustizia basta ricordare il tentato decreto Biondi, bocciato per la reazione del Pool di Milano appoggiato dalla reazione popolare allora alimentata e sorretta dalla informazione, e il decreto sulla custodia cautelare del 1995 che ha rappresentato l'inversione di tendenza avvenuto forse perche' le inchieste giudiziarie stavano iniziando a coinvolgere pesantemente uomini sempre piu' di primo piano del PCI-PDS.

Poiche' tali inchieste giudiziarie sono in corso e' necessario al piu' presto bloccarle. Per raggiungere tale scopo occorre pervenire alla paralisi totale della Giustizia e far vincere le elezioni all'entourage di Berlusconi a cui si attribuira' la responsabilita' dell'annullamento dello stato di diritto. La classe politica attuale a cio' sta alacremente lavorando : da un lato "promovendo" coloro che sono stati gli artefici del momentaneo riscatto del Paese allontanandoli definitivamente dal quotidiano politico lasciato in mano a personaggi quantomeno inquietanti per i trascorsi remoti e prossimi nel tempo, dall'altro promulgando una legislazione che garantisce sempre piu' il criminale e calpesta i diritti delle vittime.

Il livello morale della attuale classe politica e' inquietante per tanti motivi e mi permetto di elencarne alcuni :

a- a un personaggio come Berlusconi e' stato permesso di ottenere una  legittimazione politica per combattere ed ostacolare il lavoro della Magistratura.

b- pochi avversari politici sollevano il dubbio che la discesa in politica sia stata decisa per difendersi dalle inchieste giudiziarie.

c- nessun politico dice apertamente e chiaramente che e' normale e giusto che la Magistratura, per tutelare l'interesse della collettivita', se in possesso e a conoscenza di elementi indiziari, indaghi e inquisisca il piu' possibile a fondo chi mira a raggiungere le piu' alte cariche dello Stato come e' nei progetti del cittadino Berlusconi.

La attuale classe politica invece dal 1994, evidentemente molto carente sul piano morale, invece che mettere in risalto la vera natura di un simile personaggio gli ha permesso di tramutare vicende puramente giudiziarie in vicende politiche.

Tutto cio' e' accaduto e sta avvenendo per scaricare su Berlusconi la responsabilita' della "guerra santa" contro la magistratura "politicizzata" al fine di conseguire l' impunita' per le malefatte del passato; in realta' la "guerra santa" contro la magistratura condotta dal vasto fronte dell'impunita' creatosi attorno a tale personaggio deve servire invece per proteggere e coprire tante facce apparentemente piu' presentabili e pulite presenti nella classe politica italiana e che si fingono avversarie del Berlusconi.

Insisto anche sulla falsa testimonianza per la iscrizione alla P2 perche' il successo del personaggio Berlusconi e' costruito sulla menzogna e l'inganno e sui legami oscuri con la P2.  So perfettamente che il Berlusconi sminuisce l'importanza di tale iscrizione e i conseguenti appoggi ed agganci con la P2, ma solo uno sprovveduto oppure una persona disinformata puo' credere oramai alle continue panzane che racconta questo signore; la storia e la cronaca recente dimostra invece quanto ancora oggi la P2 possieda potere ed influenza. Basta ricordare tutta la ridicola vicenda della fuga e del rientro di Gelli che ora vive nella sua villa, nonostante debba scontare ancora anni di prigione per sentenze passate in giudicato.

Non e' furore giustizialista ad indurmi a ricordare la vicenda di Gelli ma e' semplicemente il ricordo e la memoria dei tanti morti del passato che sono state vittime dirette ed indirette, anche del piduismo, a stimolarmi nell'affermare che ci vorrebbe un po' piu' di serieta' in questo Paese di Pulcinella. Insisto nel chiedere le risposte che tento di ottenere perche' persone che non hanno nulla da temere dal passato oscuro legato alla P2 e ai tanti misteri del passato non avrebbero alcuna problema nel darmi le risposte che chiedo. E' perche' invece ancora troppi personaggi influenti presenti nella classe politica hanno scheletri nell'armadio legati alla P2 e non solo, il Paese intero deve subire ricatti e condizionamenti che pesano nella vita democratica.

Tutto cio' deve finire e non puo' essere un pregiudicato come Berlusconi e personaggi piu' o meno eccellenti ricattabili a condizionare il futuro del Paese; se altri personaggi dalla faccia piu' presentabile e pulita sono ricattabili occorre che tutto cio' venga al piu' presto alla luce e che il Paese si liberi della cappa di omerta' che soffoca l'evoluzione della democrazia.

L'annullamento dei ricatti non puo' neppur avvenire, come sta cercando di fare tutta la attuale classe politica, attraverso una "amnistia" totale e un reset generalizzato ed impedendo alla magistratura di adempiere al suo compito istituzionale. Finche' avro' vita non demordero' in questa mia richiesta perche' la mia intelligenza e la mia coscienza si ribella a quanto sono costretto a vedere e subire ogni giorno.

24-01-2000

Concludendo il congresso dei CCD, l'on. Casini ha affermato di non volere l'amnistia ma di volere la Verita'. Come puo' affermare questo signore di volere la Verita' quando qualche giorno prima, ospite a Porta a Porta, non ha detto la verita' parlando dei problemi giudiziari di Berlusconi? Ha infatti ripetuto il falso ritornello che dipinge il Berlusconi vittima delle Procure "politicizzate" al soldo della sinistra affermando che i primi guai giudiziari del Berlusconi sono seguenti alla discesa in politica. Mi auguro che presto, grazie ai lavori della Commissione per Tangentopoli, emerga anche questa menzogna e che finalmente si dica, riguardo all'inizio dei problemi giudiziari del Berlusconi, la Verita'.

26-01-2000

Ho letto quanto afferma l'on. Violante ( allegato 05-all04 ) e ricordo la risposta chi ho ricevuto nel luglio '95. Ricordo cio' che ha scritto Gian Antonio Stella (allegato 05-all02) riguardo alla censura fatta nel resoconto stenografico dell'intervento del Presidente del Consiglio al 1' congresso DS. Mi permetto per i motivi sopracitati di nutrire dubbi sulla volonta' di ricercare e far conoscere la verita' alla pubblica opinione italiana.

28-01-2000

Quanto e' accaduto al segretario del PPI documenta ulteriormente la vera  natura eversiva del signor Silvio Berlusconi il quale pur di ottenere l'impunita' e' disposto al tutto per tutto. Gia' nella denuncia presentata il 05-08-99 ho menzionato frasi pronunciate da questo cittadino che per il contenuto eversivo non possono essere considerate libera espressione di un parlamentare. Purtroppo "questa mina vagante per la democrazia" e' sfuggita dal controllo della "ragnatela politica italiana" e i risultati si stanno vedendo sempre piu' chiaramente e piu' lo sara' in fututo se le inchieste giudiziarie che riguardano questo cittadino avranno il normale iter che le attende.

A riguardo ricordo un'intervista di Massimo Cacciari che possiedo nel mio archivio ma che per il momento non sono riuscito a trovare. Anche nella vicenda Castagnetti (allegato 01-all24), come in passato ad esempio con Prodi (allegato 01-all25) e' emersa la necessita' di capire chi e' il vero bugiardo e chi no.