Russi 23-09-95

Al Presidente della Repubblica Italiana

p.c. al Procuratore Capo della Repubblica di Milano
p.c. al dott. Antonio Di Pietro
p.c. al direttore Avvenimenti
p.c. al dott. Floriano de Angeli

durante  il periodo  delle ferie  ho letto  alcuni libri  tra cui  quello del
giudice Casson (Lo stato  violato) e  mi ha  colpito molto  favorevolmente la
seguente considerazione (pag.10) :  "....    la  verita',la  chiarezza  e  la
trasparenza sono la  vita stessa  di ogni  democrazia,...   e' indispensabile
conoscere(e possibilmente sradicare) i mali del passato, se si vuole creare o
almeno  sperare in un futuro migliore.  La conoscenza e' un valore assoluto e
fondamentale,sia per  una societa' che per un  individuo,valore di cui non e'
mai possibile fare meno."
Poiche' condivido totalmente questa riflessione del giudice di Venezia faccio
sentire la  mia voce  come in  data 13-08-94  in cui  ho spedito  una lettera
pervenuta al  Quirinale il 18-08-94 e  protocollata dal centro computerizzato
come la n.  887.
In  quella lettera,in qualita'  di semplice cittadino  sottoposto al rispetto
della Costituzione  Italiana per quanto  concerne i Doveri  ma anche tutelato
dalla  medesima per quanto concerne i Diritti, denunciavo la grave violazione
dell'art.    21  avvenuta  durante  la  campagna  elettorale  delle  elezioni
politiche 1994 per la  mancata conoscenza  da parte  del Popolo  Italiano del
reato penale di falsa  testimonianza  di  cui  si  e'  reso  responsabile  il
cittadino Silvio Berlusconi in data 27-09-88 davanti al Tribunale di Verona.
Ero  a conoscenza di questa notizia gia'  dalla primavera del 1994 poiche' da
una puntata di  Tempo Reale, nella  quale era ospite  il giornalista Giovanni
Ruggeri,  avevo saputo della  riedizione del libro  "Berlusconi inchiesta sul
Signor TV." che e' stato pubblicato nella prima edizione nel marzo 1987 dalla
casa editrice Editori Riuniti.
Le vicissitudine e gli  ostacoli incontrati  dagli autori  del libro  prima e
durante  l'uscita del libro mi avevano allertato gia' in quegli anni e quindi
lo  cercai in  libreria ma  non riusci'  a trovarlo  perche' come  dicono gli
stessi autori  nella premessa della  edizione del febbraio  1994,il libro nel
marzo-aprile 1987  ando' esaurito in tre settimane  e "benche' il successo di
vendite fosse comprensibile ed evidente,forte era il sospetto che parte della
tiratura fosse sottoposta a una sistematica opera di "rastellamento" da parte
di "mani ignote".
Poiche' l'impedimento della conoscenza della  Verita'  e  la  violazione  del
diritto di essere informato e'  un  sopruso  che  non  accetto  di  subire  a
qualunque  costo, anche al prezzo della mia vita stessa, il non poter leggere
questo libro mi diede molto fastidio.
Purtroppo le conoscenze che  avevo  a  quel  tempo  non  mi  permettevano  di
arrivare a trovarlo e, sebbene a malincuore , dovetti rinunciarvi.
Seppure con molto  fastidio,  per  l'alone  di  censura  che  lo  circondava,
"dimenticai"  il libro anche perche' sebbene  mi incuriosisse molto, in fondo
si parlava di  un  signore  che  partendo  da  comuni  condizioni  economiche
familiari facendo  l'imprenditore  aveva  ottenuto  successo  e  nel  periodo
dell'uscita del libro, guadagnava bene facendo TV commerciale;
pensai, per dare  una  giustificazione  alla  mia  rassegnazione,  che  tutto
sommato  quel signore, con le sue molteplici attivita', non interferiva nella
mia vita di cittadino per cui non valeva la pena impegnarsi ulteriormente per
capire il motivo della difficolta' di reperire nelle librerie il libro.

Quando pero' ho  saputo che  il cittadino  Berlusconi ventilava  l'ipotesi di
entrare in politica  mi sono immediatamente  ricordato di quel  libro che non
ero riuscito a   trovare   e   si   e'   riaperta   la   "ferita"   derivante
dall'impossibilita'di non aver potuto leggere quel libro e sapere che cosa vi
fosse dietro ai problemi di pubblicizzazione del medesimo.
Mi sono  nuovamente  attivato  per  cercare  quel  libro  anche  perche'  nel
frattempo, seguivo su  Rete  Mia  la  trasmissione  "Vietato  ucciderci"  del
giornalista Gigi Moncalvo, che  aveva lavorato  per Canale  5 e  che definiva
definiva il libro in  questione,  un  documento  basilare  per  conoscere  il
personaggio Berlusconi.
(A   proposito  della  trasmissione  "Vietato  ucciderci"  ,  improvvisamente
interrotta senza  alcuna  comunicazione  al  pubblico,  sarebbe  interessante
indagare per conoscere alcuni meccanismi di manipolazione dell'informazione.)
Poiche' Berlusconi ventilava  l'ipotesi  di  scendere  in  politica  (secondo
semestre  1993) cadevano le motivazioni che  mi avevano portato a rassegnarmi
nella ricerca il libro.
Provvidenzialmente  la case editrice Kaos ha pubblicato la riedizione che ora
si  trova in libreria e  finalmente ho potuto, leggendo  il libro, cercare di
capire  per quale motivo era stata ostacolata la diffusione al pubblico della
edizione degli Editori Riuniti.
La lettura del libro e tutta la  storia  del  personaggio  e'  stata  per  me
sconvolgente  ma la cosa che  mi ha maggiormente colpito  e' stata la notizia
della falsa  testimonianza, resa  per minimizzare  la iscrizione  alla Loggia
segreta   P2  (che  gia'  conoscevo  in  quanto  nel  frattempo  avevo  avuto
l'occasione di conoscere la rivista  Avvenimenti  e  la  pubblicistica  della
Libera Informazione Editrice).
La conoscenza di questo precedente del cittadino Berlusconi, conseguente alla
iscrizione alla  Loggia P2,  ha fatto  scattare in  me un  allarme che  mi ha
portato a concentrare molta attenzione sul personaggio.
Per questo  motivo,dalla primavera del  1994 fino ad  oggi, poiche' avvertivo
sempre piu'  minacciata la  legalita' e  la democrazia  nel nostro  Paese, ho
dedicato  e dedico quasi tutto il mio tempo libero, che preferirei dedicare a
cose  piu' piacevoli e rilassanti, per documentarmi sempre meglio sul passato
del Berlusconi,  sull'operato del  Governo da  lui presieduto,  sulla attuale
evoluzione della  situazione politica e giudiziaria  e sulla diffusione della
notizia della falsa testimonianza.
La conoscenza del passato  del  cittadino  Berlusconi,  l'analisi  dei  fatti
avvenuti  nei 7 mesi del prededente Governo,  le risposte che ho ottenuto sia
da giornalisti sia da politici alle iniziative che da solo portavo avanti per
diffondere  la notizia della  falsa testimonianza e  per sensibilizzare sulla
importanza  e sulla  gravita' della  stessa, mi  hanno portato  a conclusioni
molto tristi per il  futuro che  attende questo  Paese, se  non si  porra' un
drastico  rimedio alla inacettabile distorsione e manipolazione esistente nel
campo della informazione.
E sulla base di  quanto e' successo  da un anno  e mezzo ad  oggi, e' scontato
attendersi  che le tensioni e i pericoli che attraverseranno il Paese saranno
crescenti,  causati dagli  indispensabili chiarimenti  che saranno  dati alla
pubblica opinone  dai procedimenti giudiziari in corso  a vari stadi nel loro
iter  procedurale  che   riguardano  in   particolare  mafia,   corruzione  e
conseguenti inquinamenti.
In proposito e' inquietante e  inaccettabile,  sebbene  dal  punto  di  vista
formale  e  legale  permesso,  il  comportamento  della  Fininvest  e  quindi
dell'ex-Presidente  del Consiglio, riguardo  la vicenda dei  documenti che la
Magistratura Svizzera ha deciso di inoltrare alla Procura Milanase.
E' inquietante e  inaccettabile l'atteggiamento  di Berlusconi,  perche' come
uomo politico  che aspira a ricoprire una  delle massime cariche dello Stato,

dovrebbe  dare esempio di massima chiarezza  e trasparenza, ed invece, mentre
giura di non  aver mai  violato il  codice, e  quindi di  non avere  nulla da
nascondere,  in   realta',  con   l'atteggiamento  assunto   nelle  procedure
giudiziarie, alimenta sospetti e  dubbi,  ed  ostacola  di  fatto  un  rapido
chiarimento sulle  sue passate  eventuali responsabilita',  dichiarandosi poi
vittima di accanimento persecutorio nei suoi confronti per giustificare, alla
opinione pubblica, l'attenzione dedicata a  lui  e  alle  sue  imprese  dalla
magistratura.
Da un lato il giudice  D'Ambrosio  ha  dichiarato  che  la  Procura  Milanese
chiuderebbe alcune  inchieste  che  lo  riguardano  in  pochi  giorni,  se  i
magistrati inquirenti  avessero  la  diponibilita'  immediata  dei  documenti
sequestrati dalla  Magistratura  svizzera;  dall'altro,  come  trasmesso  dal
canale televisivo  RAIUNO in primavera  del 1995, nell'ambito  di un servizio
andato in  onda  in  seconda  serata,  il  Berlusconi,  da  provetto  tribuno
televisivo,  con tono di voce crescente  e eccitata, (nella cassetta allegata
vi e' la registrazione ricavata dal servizio televisivo) affermava :
"Come si fa ad essere sereni  di  fronte  alle  cose  che  stanno  succedendo
adesso,che  sono   gia'   successe   e   che   potrebbero   succedere   quasi
nell'indifferenza generale.  Ma ci rendiamo  conto  di  quello  che  e'  gia'
capitato ?i"...
[ricorda il vertice di Napoli contro la criminalita' organizzata]
"...cosa fanno questi signori del Pool di Mani Pulite ? ..."
...[ricorda  l'invito a  comparire emesso  dalla Procura  milanese,lamenta le
modalita' e la pubblicizzazione data alla  notizia  prima  che  fosse  a  lui
recapitato l'invito]...
"...a cinque  mesi data da quel giorno non  sono riusciti a trovare una prova
ne'  scritta ne' orale che abbia potuto mandarmi a giudizio, non hanno potuto
fare la richiesta di rinvio a giudizio.  Hanno lavorato su una presunzione su
una illazione contro il Presidente  del  Consiglio,  contro  il  loro  Paese;
questa non e' una Repubblica  dei  giudici,  questa  e'  una  Repubblica  dei
giustizieri.  E noi questo non la possiamo accettare."

Fatta  questa premessa, in cui ricordato fatti obiettivi e in cui ho espresso
miei  considerazioni opinabili, ritorno all' argomento che gia' ho denunciato
nella lettera del 13-08-94 :

il cittadino  Berlusconi con la sentenza  N.  97 N.   215/89 del Reg.Generale
della Corte  di  Appello  di  Venezia,in  giudicato  il  13-02-91,  e'  stato
riconosciuto colpevole del reato penale  di  falsa  testimonianza  per  avere
falsamente dichiarato, in sede di  interrogatorio  dinanzi  al  Tribunale  di
Verona,in  data 27.09.88, di essersi iscritto alla Loggia P2 in un periodo di
poco anteriore allo  scandalo  e  di  non  avere  mai  pagato  una  quota  di
iscrizione alla loggia P2 di Gelli Licio.
Nella medesima sentenza si dichiara non doversi procedere, in ordine al reato
di  falsa testimonianza,  nei confronti  di Silvio  Berlusconi per  essere il
reato estinto per amnistia.
Pur tuttavia  nella  medesima  sentenza  si  afferma  che  il  Berlusconi  ha
compiutamente realizzato gli  estremi obiettivi  e subiettivi  del contestato
delitto  interrogato in qualita'  di teste-parte offesa  dinnazi al Tribunale
Penale di Verona.
Essendo intervenuta l'amnistia il reato  e  gli  effetti  penali  sono  stati
estinti ma non  puo' essere  cancellata la  responsabilita' morale  del reato
compiuto.
Questo precedente  penale e' di tale gravita'  che preclude la possibilita' a
qualunque cittadino di ricoprire un incarico istituzionale come la Presidenza
del Consiglio fino a quando non e' conosciuto dall'opinione pubblica.

Poiche'  la credibilita'  deve essere  per un  politico una  delle principali
qualita', solamente  una investitura popolare  ottenuta con un  voto libero e
cosciente da parte di un  Popolo  informato  e  consapevole,  puo'  rimuovere
questa preclusione.
La  grande stampa,  il servizio  pubblico radiotelevisivo  e la  stampa delle
forze  politiche "nemiche",  da quando  Berlusconi si  e' proposto  al Popolo
Italiano  non hanno,  fino a  questo momento,  certamente adempiuto  a questo
dovere,  per cui solo un settore  molto ristretto dell'opinione pubblica, che
legge libri e stampa specializzata,  conosce  questo  precedente  penale  del
cittadino Berlusconi.
Perdurando  questa situazione di disinformazione  della pubblica opinione (di
cui  questo caso e'  per me in  questo momento l'esempio  piu' eclatante), il
Paese rischia di precipitare in una situazione molto pericolosa.
I  sette mesi del Governo Berlusconi, caratterizzati da pressoche' quotidiani
contrasti Istituzionali  e   da   ostacoli   continuamente   frapposti   alla
Magistratura nell'espletamento   dell'accertamento   della   Verita',   hanno
rappresentato  una spia inequivocabile di che cosa potra' succedere nel Paese
se,  perdurando la  situazione di  disinformazione, si  arrivera' ad  un voto
popolare in  cui l'elettorato non  e' cosciente e  responsabile delle opzioni
che gli vengono offerte.
Perche'  si possa considerare legittimo e democratico un Governo derivante da
elezioni popolari, occorre che il cittadino sia correttamente informato.
Non si  puo' certamente affermare  che un Popolo  sia correttamente informato
quando  la stragrande  maggioranza delle  persone, a  causa di  una colpevole
censura, non conosce una notizia come quella citata.
Purtroppo in Italia,  in  questo  ultimo  decennio,  a  causa  anche  di  una
incosciente e  inspiegabile miopia  della Sinistra,  ad un  imprenditore come
Berlusconi e'  stato   concesso   di   conseguire   un   enorme   potere   di
condizionamento sul mondo dell'informazione, sia in forma diretta, attraverso
la proprieta',  sia in  forma indiretta  attraverso il  possesso di  un ampio
settore del mondo pubblicitario.
Ricordando il  basso tasso di istruzione  della maggioranza della popolazione
italiana (dal censimento  1991 si  desume la  seguente situazione  : laureati
3.6%, diplomati 18.2, licenza media inferiore 30.7%, alfabeti privi di titolo
o con  licenza elementare 45.4%) si puo'  facilmente concludere che in larghi
strati  della pubblica opinione e' limitata la capacita' di spirito critico e
quindi elevato  il margine di  condizionamento attuato per  mezzo del sistema
televisivo, che nella  nostra societa'  costituisce di  gran lunga  il canale
principale di informazione.
Diretta conseguenza di questa situazione e' l'abnorme potere di suggestione e
conseguente  dipendenza dai tribuni televisivi  presenti in particolare sulle
reti Fininvest e in misura minore alla RAI.
Per i motivi citati,al fine  di  ristabilire  nel  Paese  una  situazione  di
corretta  e equilibrata informazione, saranno necessari diversi anni per cui,
anche  una legge perfetta sulla par  condicio che assicuri pari opportunita',
(solo ipotetica considerando  l'enorme  sbilanciamento  attuale)  non  potra'
garantire  pari  opportunita'   in  assoluto   nel  breve   periodo,  essendo
impossibile comprensare,nei 7-8 mesi che ci separano dalle elezioni, ai danni
prodotti nel passato.
A riguardo, nelle ultime vicende referendarie, la campagna elettorale prima e
l'esito   poi    dei   referendum   sulla    regolamentazione   del   sistema
radiotelevisivo, sono emblematici.
Per  le considerazioni or ora sviluppate,  nella grave situazione economica e
istituzionale in cui si trova il Paese, le scelte che saranno fatte da coloro
che detengono ora le maggiori responsabilita', saranno decisive per il futuro
della Democrazia del nostro Paese, e prevarra' la legalita' sulla illegalita'

se  la Magistratura potra' colpire e perseguire  fino in fondo chi ha violato
il Codice Penale,  altrimenti in caso  contrario si avra'  che la illegalita'
prevarra' sulla legalita', con tutti i pericoli e le violenze conseguenti, se
di fatto  otterranno l'impunita' coloro  che hanno violato  il Codice Penale,
grazie  all'approvazione di leggi  che di fatto  bloccheranno la Magistratura
nell'espletamento del proprio compito istituzionale impedendole eventualmente
di colpire chi oggi si fa forte del consenso popolare ottenuto il 27-03-94.
Per  tutto quanto detto finora, faccio sentire la mia voce pur considerandomi
un semplice cittadino, perche' non appartengo alla categoria di coloro che in
presenza  dell'espandersi della illegalita' e  della prevaricazione di questi
anni, giudicando ineluttabile la  situazione,  hanno  tentato  e  cercano  di
convivervi, cercando di subire i minori danni possibili.
Rifiutando di accettare passivamente  questa  evoluzione,  ho  sempre  pagato
prezzi molto alti per vivere  coerentemente  con  gli  ideali  di  onesta'  e
Giustizia trasmessi  a  me  da  mio  padre  operaio  definito  "comunista  di
sacrestia" perche' cattolico sensibile ai problemi sociali.
Per vivere coerentemente  questi  ideali,  ho  accettato  di  fare  anche  il
bracciante agricolo, pur essendo  in  possesso  della  laurea  in  ingegneria
elettronica, e  mi permetto far sentire nuovamente la  mia voce ad un anno di
distanza,  perche' ritengo di avere il  diritto di non accettare passivamente
quanto sta  avvenendo nel  nostro Paese  in questo  momento, Paese  nel quale
sembra che  le decisioni importanti  vengano contrattate in  incontri, che si
cerca di tenere segreti, tra i leaders dei Poli opposti (Il Giornale 22-08-95
pag.5).
Sono perfettamente  cosciente delle gravi affermazioni  fatte, ma purtroppo i
riscontri conseguiti dal luglio 1994 ad oggi nei contatti che ho potuto avere
con   rappresentanti  del  mondo  dell'informazione,   dei  partiti  e  delle
Istituzioni ( che  elenchero'  piu'  avanti  e  che  posso  documentare),  mi
costringono a confermare quanto sostengo.
Esempio  sintomatico di quanto affermo e'  l'articolo del 01-09-94 "Delitto e
castigo" apparso sulla Voce. (articolo che allego)
Il giornalista Montanelli ha scritto :
"Berlusconi  non e'  uomo da  avviso di  garanzia, e  tanto meno  da manette.
Nonostante l'amicizia che un tempo  ci  lego',io  so  poco  dei  suoi  affari
privati.Ma non credo abbiano mai intaccato il codice penale."
Montanelli  evidentemente o non e' a conoscenza della falsa testimonianza del
Berlusconi   oppure,  essendone  a  conoscenza,  commette  una  imperdonabile
autocensura.
Entrambe le ipotesi sono molto gravi anche perche' per un giornalista del suo
valore non e'  ammesso  che ignori  una  notizia come questa  che riguarda un
personaggio molto conosciuto e con il quale ha avuto rapporti molto stretti.
Per  sapere  chi  ha  diffuso  questo  notizia  ho  consultato  il  fascicolo
d'archivio MM06/002 del  Centro  documentazione  C.N.    Albertario-Groppello
Cairoli intitolato  "Berlusconi  e  la  P2:iscrizione  e  gli  inganni  della
pubblica opinione".

Da  questo fascicolo  ho ricavato  che all'epoca  del processo  hanno parlato
della sopracitata notizia i seguenti mezzi di informazione :

Repubblica con  articolo  del  14-02-90  :  Berlusconi  dal  giudice  per  un
interrogatorio sull'iscrizione alla P2.

Espresso  con articolo del 25-02-90 :  A domanda risponde-gli strasichi della
P2.

Repubblica  con  articolo  del  nov.    '90  :Falsa  testimonianza,amnistiato
Berlusconi.
                           
libro "Berlusconi 1" edito da Biblioteca e Centro Documentazione di Mafia
Connection 1' edizione maggio 1993.  riferimenti pag.19-25

Dal gennaio 1994,dopo la decisione di  scendere  in  politica  da  parte  del
cittadino Berlusconi, mi risulta che la notizia sia stata diffusa da :

Berlusconi -  una biografia non  autorizzata-Claudio Fracassi-Michele Gambino
Libri dell'Altritalia.   supplemento  al  n.    7/1994  rivista  Avvenimenti.
riferimento pag.  30.
Per questa pubblicazione e' in corso, presso la seconda sezione del Tribunale
di Roma,un processo promosso per denuncia di diffamazione, da parte di Silvio
Berlusconi, contro i giornalisti Fracassi e Gambino.

Berlusconi  inchiesta sul signor TV -  Giovanni Ruggeri Mario Guarino Ed.Kaos
edizione  febbraio   1994-riedizione  del  libro  del   1987  Ed.    Riuniti.
riferimenti pag.  17-18

Archivio Berlusconi  Cuccia  &  Co.    -  primo  quaderno  monografico  della
Biblioteca e Centro documentazione - giugno 1994
riferimento pag.  12.

Berlusconi  Gli affari del presidente - Giovanni Ruggeri Ed.Kaos novembre '94
riferimenti pag.8,136,140.

Diario politico  1994 - Giorgio Galli - Ed.   Kaos - gennaio 1995
riferimento pag.  101-102.

Il venditore - Giuseppe Fiori  ed.    Garzanti  prima  edizione  maggio  '95  -
riferimento pag.  50-51.

Con tutto il rispetto  delle sopracitate  fonti di  informazione non  si puo'
certamente  affermare che  esse possano  tutelare e  garantire il  diritto di
informazione di una societa' come  quella  italiana  nella  quale  il  grande
pubblico e'  raggiunto oramai  dal solo  mezzo televisivo  e in  misura molto
minore dagli organi di stampa.
I mezzi di informazione  radiotelevisivi  pubblici  e  la  stampa  non  hanno
certamente fornito al Popolo Italiano la necessaria conoscenza di questo dato
obiettivo,  per cui  il consenso  ottenuto dal  capo di  Forza Italia  non e'
legittimato dal voto del  27-03-94,  a  causa  della  censura  operata  sulla
diffusione  della  notizia   nella  stragrande   maggioranza  dei   mezzi  di
informazione.
Per questo motivo, la maniacale richiesta di permettere al Popolo Italiano di
tornare  alle urne per porre rimedio al ribaltone operato dalla Partitocrazia
della I' Repubblica, rivendicando, per i risultati conseguiti con le elezioni
del  27-03-94, il diritto  di governare il  Paese si fonda  su un presupposto
errato.
A ulteriore  conferma della tesi  che sostengo di  una informazione parziale,
incompleta  per non dire ingannevole, cito il talk-show di RAITRE Tempo Reale
e  il quotidiano L'Indipendente, considerati facenti parte dell'informazione,
solo all'apparenza "ostile" al Berlusconi.
Dal 25-07-95 L'Indipendente sta  pubblicando  il  riassunto  del  libro  "Gli
affari  del Presidente" di Giovanni  Ruggeri edito da Kaos  Edizioni.  Chi ha
fatto la sintesi  ha  ritenuto  bene  negare  al  lettore  del  giornale,  la
occasione di  conoscere  questa  notizia  poiche'  non  e'  stata  pubblicata
l'introduzione del libro,nella quale l'autore menziona la notizia, e la parte
del capitolo "Associati a delinquere", pubblicato il 22-08-95, in cui Ruggeri

ricorda la falsa  testimonianza (riferimenti  nel libro  a pag.   8,136,140).
Come si giustifica una omissione simile ?
Nella puntata di Tempo reale del  13/04/95  in  cui  era  ospite  Berlusconi,
nessun giornalista  ha  ricordato  i  precedenti  piduisti,  "gli  appoggi  e
finanziamenti al di la'  di  ogni  merito  creditizio"(relazione  Commissione
Parlamentare di inchiesta  sulla P2 - 12  luglio 1984 - pag.   120), la falsa
testimonianza;
il tema scabroso  dei  guai  giudiziari  della  Fininvest,  e  dell'invito  a
comparire alla Procura di Milano, che  doveva rappresentare un nervo scoperto
per il Berlusconi,  e'  servito  invece  a  sollevare  il  polverone  che  ha
coinvolto il dott.   Di Pietro  nella inchiesta  giudiziaria ancora  in corso
presso la Procura di Brescia, e ad innescare una polemica con gli ex-colleghi
della Procura di Milano, proprio quando  la  stessa  Procura  di  Milano  sta
lavorando sulle inchieste giudiziarie al centro delle polemiche.
Il risultato conseguito con questo polverone e' l'incremento della confusione
nella pubblica opinione,  confusione  che  e'  alimentata  anche  dai  canali
televisivi  del  gruppo  Finivest;esemplari  in  proposito  sono  la  rubrica
dell'on.   Sgarbi su Canale 5  e quella del giornalista  Liguori su Italia 1,
per limitarsi alle situazioni piu' eclatanti.
Di   questa   campagna  di  disinformazione,  manipolazione  della verita'  e
discredito  generale,  cito anche   la  "Autobiografia   di  un  inquisitore"
dedicata al dr.   Borrelli in particolare, ma anche a tutti i componenti  del
Pool di Mani Pilite, pubblicata  nei Quaderni  di Critica  Sociale editi   da
Giornalisti Editori.
Nel  quadrante posteriore  dell'opuscolo, il  Dr.   Borrelli e'  definito una
"personalita'  che ha contribuito  a capovolgere i  principi fondamentali del
diritto".   Nella introduzione, curata dall'on.   Tiziana Maiolo, deputata di
Forza Italia, si  legge a pag.   7 :  "se il tribunale  civile accogliesse la
richiesta della Procura [circa il commissariamento di Publitalia] si potrebbe
trascinare  Silvio Berlusconi nella polvere.  Si realizzerebbe cosi' il sogno
del Grande partito Inquisitorio".
Leggendo tutto l'opuscolo, se non si e' sufficentemente informati, si rischia
di  giungere alla  conclusione che  i magistrati  della Procura  Milanese non
perseguirebbero l'obiettivo di garantire la Legalita' in questo Paese, ma che
utilizzerebbero  tutte le risorse che lo Stato mette a loro disposizione, per
trovare,  a tutti i costi,  un peccato veniale che  qualunque essere umano ha
nel proprio passato, per incastrare un benefattore della Nazione.

Termino  qui la lettera, attendendo con  fiducia risposta sulle modalita' con
le  quali la Presidenza della Repubblica, garante della Costituzione, intenda
tutelare il rispetto dell'art.   21,  clamorosamente  violato  dalla  censura
operata   fino  a  questo  momento,  dalla   quasi  totalita'  dei  mezzi  di
informazione.
Se questo  diritto, per me  irrinunciabile, sara' violato  anche nella futura
campagna elettorale, con elevata  probabilita'  il  Popolo  italiano,  per  i
motivi che   ho   indicato,   optera'   per   chi   garantira'   il   dominio
dell'illegalita' e della prevaricazione; non per vilta' ma per una profonda e
incomprimibile esigenza personale, sara' inevitabile per me, anche accettando
condizioni  economiche disagiate,  trasferirmi in  un Paese  civile in  cui i
diritti  inalienabili siano  garantiti, oltre  che nella  Costituzione, anche
nella realta'.
					                  Distinti saluti

Allego l'elenco   delle   sollecitazioni   principali   da   me   rivolte   a
professionisti dell'informazione e  ad avversari  politici di  Berlusconi per
chiedere giustificazione della censura della notizia.  Di tutte le principali
iniziative che ho fatto  conservo  documentazione  che  e'  sia  scritta  che
audiovisiva in alcuni casi.
Menzionero' anche episodi  che hanno  visto protagonista  il leader  di Forza
Italia,  in cui il Berlusconi  ha messo in dubbio  la credibilita' di diverse
persone che ricoprono anche le piu' alte cariche dello Stato.
Marzo '94 lettura  del  libro  di  Guarino  e  Ruggeri  per  documentarmi  su
Berlusconi.

12-04-94  Alla Corte di Appello di Venezia per verificare personalmente della
esistenza  della sentenza n.  97 N.  215/89 Reg.Gen.Ho fatto pure domanda per
ottenere una copia della medesima sentenza.

23-04-94 spedizione di lettera  raccomandata  precisando  le  motivazioni  per
ottenere la copia della sentenza in oggetto,come da lettera 940423.DOC

24-04-94 esposizione  di cartelli  davanti alla  Chiesa Arcipretale  di Russi
(come riportato dal quotidiano locale La Gazzetta di Ravenna del 25-04-94)

24-05-94 ritiro  della copia della  sentenza alla cancelleria  della Corte di
Appello di Venezia tra le ore 10:00 e le 10:30 -

25-07-94 invio   di  un   fax  alla   attenzione  dei   direttori  di   :  La
Voce,Avvenimenti,Espresso, La Repubblica,Corriere della Sera,Il Messaggero,La
Stampa,Europeo.

04-08-94 telefonata ore 19:00 : contattata Marina Merella dell'Espresso.  ore
19:30  contattata  telefonicamente  Valeria  Barboni  (Unita').    ore  20:00
contattata Roberta Visco di Repubblica.  ore 20:10 contattato sig.  Ronchetti
(Stampa).  Lo scopo  di  queste  telefonate  era  di  capire  se  vi  era  la
disponibilita' di pubblicare la notizia.

10-08-94 ore  15:30 contatto  telefonico con  Margherita Vigano'  per sentire
quale disponibilita' vi poteve  essere  da  parte  dell'Europeo  per  rendere
pubblica la sentenza.

11-08-94 Fax a Floriano de Angeli ore 17:26

12-08-94 telefonata  alla  redazione  del  TG3  ore  22:30  -  contattato  il
redattore del TG3 Giancarlo Agostinelli.

13-08-94  Spedizione   di  lettere   raccomandate  dall'ufficio   postale  di
Monghidoro   come   da   distinta:   Presidente   Repubblica,Presidente   del
Senato,Presidente  Camera   Procuratore  Capo  della   Repubblica  di  Milano
Responsabile  politico Messaggero Roma, Direttore  Tg3 Giubilo, Direttore GR1
unificato Livio Zanetti,  Direttore  TG2  Garimberti  Direttore  TG1  Volcic,
Ronchetti redaz.  Torinese  Stampa,  Margherita  Vigano'  segreteria  Europeo
Milano, Roberta Visco  redaz.   Repubblica Roma,  Giancarlo Mazzucca  La Voce
Milano, Dott.   Sergio  Stimolo  redaz.    Corriere  Milano,  Marina  Merella
Espresso Roma,Valeria Barboni redaz.  Unita' Roma -

13-08-94  fax alla redazione del TG3 dopo contatto telefonico col giornalista
Agostinelli.In telefonate successive mi ha  garantito  che  aveva  messo  sul
tavolo di lavoro  di  Santoro,  in  evidenza,  la  documentazione  che  avevo
inviato.  In quel periodo il giornalista Santoro era in ferie.

14-08-94 presentazione  alla caserma dei  CC, con richiesta  di permesso, del
testo di un  cartello da  esporre in  pubblico nel  territorio del  comune di
Monghidoro (BO)  Dopo alcuni giorni dalla  presentazione della richiesta sono
stato  invitato a desistere perche' mi sarebbe stato sequestrato.  Con la mia
azione infatti violavo l'articolo 595 c.p.


Non convinto di quello che mi  era  stato  detto  nella  caserma  dei  CC  di
Monghidoro,  ho acquistato il libro "Il Codice Penale" della Ed.Piacenza 1994
e ho trovato a pag.  1397 la seguente affermazione :

"Con  particolare riferimento  alla diffamazione,alla  stregua dell'art.   21
della   Costituzione  che  garantisce  a  chiunque  il  diritto  alla  libera
manifestazione del pensiero, nel caso di una persona che dia notizia di fatti
veri  offensivi dell'altrui  reputazione, l'illegittimita'  dell'azione resta
esclusa  quando la facolta' di informazione risulti esercitata per necessita'
o comunque  per  ragioni  che  valgano  a  legittimarla,come  possono  essere
l'interesse oggettivo alla comunicazione diffamatoria  di  colui  che  ne  e'
l'autore e  di coloro che  ne sono i  destinatari.  (Cass.   pen.   sez.  V,4
agosto 1992,n.  8703)."

La conoscenza da parte della pubblica opinione della falsa testimonianza resa
da un cittadino  che fino  a poco  tempo fa  aspirava a  una delle  piu' alte
Cariche Istituzionali del Paese e che  ora,  dopo  le  dichiarazioni  rese  a
Cernobbio, alla piu'  alta  carica  dello  Stato  ("Presidente  si',ma  della
Repubblica" Indipendente  3/4-09-95), ritengo che  legittimi la comunicazione
diffamatoria.

15-08-94 fax alla agenzia di stampa ANSA di Roma dopo contatto telefonico con
sig.  Bettinelli.

16-08-94   Spedizione  di  lettere  raccomandate   con  ricevuta  di  ritorno
dall'Ufficio postale di Castenaso come da distinta e da ricevute di ritorno a
ADN Kronos  Roma,AFP  Roma,AGI  Roma,Reuteurs  Roma,Associated  Press  Roma,e
Gruppi   Parlamentari  :  Progressista   Camera,Pds  Senato,Partito  Popolare
Senato,Verde   Senato,Partito   Popolare   Camera,Misto   Senato,Rifondazione
Comunista Camera,Misto Camera,Rifondazione Comunista Senato -

16-08-94 fax alla agenzia Reuters e Associated Press di Roma.

19-08-94 fax all'attenzione di Michele Gambino ore 10:33

01-09-94 articolo di Montanelli -  Delitto  e  castigo  -  allego  copia  del
medesimo articolo

03-09-94  telefonata alla redazione del TG3 :  Agostinelli mi ha detto che ha
trasmesso  la documentazione da me  inviata anche al direttore  del TG3 e che
informera' pure Santoro (vice-direttore) ancora in ferie.

03-09-94 telefonata ore  21:30 per parlare  a Valeria Barboni  (Unita') : era
assente.

03-09-94 telefonata  all'Espresso ore 22:00 Roberta Visco  al mi ha detto che
la mia lettera non era ancora arrivata.

06-09-94 telefonata  al direttore dell'Europeo  Lamberto Sechi.Si e'rifiutato
di  parlarmi al telefono e  tramite la segretaria mi  ha comunicato che aveva
ricevuto  la mia lettera,l'aveva valutata ma poi aveva ritenuto opportuno non
pubblicarla.

11-09-94 lettera a dott.  Antonio Di Pietro presso la Procura di Milano

12-09-94 Al festival  nazionale dell'Unita'  : con  2 cartelli  per stimolare
Montanelli,Mieli,Pansa,D'Alema,La  Rocca a parlare della falsa testimonianza.
Mi ero recato con diverse ore  di  anticipo  sull'inizio  del  dibattito  per
essere in prima file e per esibire ai giornalisti il contenuto seguente :


 ================================================================
Silvio Berlusconi il 27-9-88 ha violato l'art. 373 C.P. 
per falsa testimonianza al Tribunale Penale di Verona   
                                                          ³
 Con sentenza N.97 N.215/89 Reg.Gen. la Corte di Appello 
 di Venezia ha estinto il reato per effetto di amnistia  

 ma ha riconosciuto la mancanza di evidenza della prova  
 di innocenza del Berlusconi per il contestato delitto.  

   ================================================================
   ================================================================
La informazione e l'opposizione finora non hanno       
comunicato alla pubblica opinione questa notizia.       

E' ora nel rispetto della opinone pubblica si ponga fine
a questa ingiustificata censura,per il bene del Paese.  
   ================================================================

Mezz'ora prima  dell'inizio del dibattito,agenti della  Digos di Modena, dietro
segnalazione  del   servizio  d'ordine  del  PDS   che  per  correttezza  avevo
preavvertito,mi  hanno sequestrato i cartelli che tenevo arrotolati e che avrei
mostrato ai giornalisti durante il dibattito.

15-09-94 risposta  del  deputato  di  Rifondazione  Comunista  Bielli  -  unica
risposta  ottenuta a tutte le lettere spedite  ai vari Gruppi Parlamentari e ai
vari Organi Istituzionali.

05-10-94  Alla Procura di Milano per presentare denuncia contro la RAI per la
censura della notizia della falsa testimonianza di Berlusconi.

12-10-94 Telegramma  a Livio Zanetti ore 12:04  per chiedere di parlare nella
trasmissione su RAIUNO al caminetto della falsa testimonianza.

18-10-94 Fax all'attenzione di Mieli dopo telefonata alla sua segreteria

18-10-94   Fax  all'attenzione  del  capo-redattore   di  Italia  Radio  dopo
telefonata alla segreteria

03-11-94 Alla Procura  di Milano per  ritirare esito della  denuncia fatta il
05-10-1994.

Dalla  fine del 1994 al 02-07-95 telefonate a Italia Radio mandate in onda in
diretta - di diverse telefonate fatte nel 1995, conservo la registrazione del
mio intervento e delle risposte.

Tra le telefonate  di cui non  ho documento ricordo  una fatta con  l'on.  Di
Muccio di  Forza Italia  presente in  studio, al  quale ho  chiesto se  era a
conoscenza della  falsa testimonianza del  Berlusconi.  Ha  dichiarato di non
essere a conoscenza di questo fatto.

Ai  primi del 1995 era        presente in studio on.  Sandra Bonsanti : mi ha
detto che ne era a conoscenza  e  che  in  incontri  pubblici  diffondeva  la
notizia, pur  non essendo convinta dell'efficacia di rendere pubblica la
notizia.

18-01-95 Da  Repubblica pag.  5 - Titolo :  " Scalfaro ?  Lo porterei davanti
all'Alta  corte."   Nell'articolo  del   giornalista  Vittorio   Testa  viene
attribuita al  Berlusconi la seguente affermazione  : "Altro che impeachment,
Scalfaro   andrebbe  portato  davanti  all'Alta   corte  per  attentato  alla
Costituzione.   E di noi due, chi ha maneggiato fondi neri non sono certo io.
D'altra  parte,  Scalfaro  da  magistrato  ha  fatto  fucilare  una  persona,
invocandone contemporaneamente  il perdono  come cristiano.   Beh,  l'uomo e'
questo."

18-01-95 Corriere della Sera - pag.  3 - Titolo "Il Polo : Dini e Scalfaro ci
hanno tradito.  Il Presidente del Consiglio uscente : il capo dello Stato non
ha rispettato la promessa di andare alle elezioni entro il 15 giugno".

02-02-95  Nella puntata di Tempo Reale  il direttore della Repubblica Eugenio
Scalfari, dopo aver ricordato un  brano  della  Commissione  Parlamentare  di
inchiesta sulla  Loggia  P2,  in  cui  si  affermava  che  "alcuni  operatori
(Genghini,Fabbri,Berlusconi  ecc.) trovano appoggi e  finanziamenti al di la'
di   ogni  merito  creditizio"  e'  stato  apostrofato,  davanti  milioni  di
telespettatori, con gli epiteti  "bugiardo  e  calunniatore"  dal  Berlusconi
collegato  al   telefono  senza  alcuna  reazione   immediata  da  parte  del
giornalista.

Mi  sono  chiesto,  quando  ho  assistito  alla  puntata  e  mi  chiedo  ora,
riflettendo su questo episodio, come  mai  un  giornalista  cosi' navigato  e
"nemico"  del Berlusconi, non si sia ricordato di quanto successo il 27-09-88
davanti il Tribunale  di Verona e  abbia incassato tali  epiteti senza batter
ciglio,  durante la diretta televisiva.  Ho letto sul Corriere della Sera del
04-02-95  che Scalfari, per rimediare all'onta subita, ritenendosi diffamato,
ha  sporto querela,  nei confronti  del Berlusconi,  due giorni  dopo, quando
pero' il risultato in termini  di  immagine  era  gia'  stato  incassato  dal
Berlusconi, che  ha  potuto,  grazie  alla  "complicita'"  dell'atteggiamento
tenuto  da Scalfari, negare gli ipotetici finanziamenti sospetti concessi dal
Banco Ambrosiano ed altre banche.


04-03-95  Telefonata a Italia Radio : in  studio la giornalista Ida Bressa la
conduttrice ha detto pubblicamente che non era a conoscenza della notizia -

11-03-95 - Dal giornale Repubblica  pag.    1  :  Titolo  "Scalfaro  e  Dini,
mentite.   Ancora polemiche sulla data del voto.  Berlusconi all'assalto.  Il
Quirinale  : Giuro, mai promesso." Nell'articolo si legge : "Berlusconi torna
all'assalto del Quirinale  sulla  data  delle  elezioni  e  accusa  anche  il

Presidente del Consiglio (DINI)  di  avere  inserito  di  sua  iniziativa  la
questione delle pensioni fra i punti programmatici.

21-03-95  Telefonata a Italia Radio ore 9:15  in studio Luigi Berlinguer - ho
accusato il PDS di non diffondere, con i mezzi di informazione a disposizione
e la sua  macchina organizzativa, la  notizia della falsa  testimonianza e di
lasciare  a  giornalisti  come  Gambino,Fracassi,Ruggeri,Guarino,  De  Angeli
l'onere di informare correttamente l'opinione pubblica.

22-03-95  Articolo di Michele  Gambino su Avvenimenti  - pag.   90 "Di questi
tempi  il cavalier Silvio Berlusconi sente di avere l'esclusiva della verita'
: ha dato  del bugiardo a piu'  riprese, al capo dello  Stato e al segretario
del  PDS.  Scalfaro ha giurato di non essere un mentitore; D'Alema ha scritto
una garbata  lettera al proprietario della  Fininvest proponendo la reciproca
moderazione dei  toni.   Nessuno ha  ricordato a  Berlusconi che  proprio lui
dovrebbe evitare  di  distribuire  patenti  di  mentitore  a  chicchesia."
Nell'articolo Gambino documenta il testo della sentenza.

29-03-95 telefonata a Italia Radio  ore  11:45  in  studio  Carmine  Fotia  e
Maurizio De Luca

29-03-95 ore 17:00 circa consegnata  al  comandante  CC  di  Russi  fotocopia
dell'articolo di Gambino pubblicato da Avvenimenti del 22-03-95.

29-03-95  telefonata ore 17:45 circa alla segreteria di Scalfari per lasciare
gli estremi della sentenza.

02-04-95  telefonata alle ore 10:10  - in studio era  presente on.  Francesco
D'Onofrio.    Conservo  la  registrazione  della  domanda  e  della  risposta
ricevuta.   Gli ho  chiesto se era  a conoscenza della  falsa testimonianza e
nella risposta ha tentato di negare l'iscrizione alla Loggia P2 e la sentenza
della  falsa testimonianza.Pur ammettendo di non conoscere quella sentenza in
particolare,  ha affermato che non dovrebbe ricoprire incarichi istituzionali
chi abbia fatto parte della loggia P2.

04-04-95  Fatte 15 copie della raccolta delle principali iniziative fatte per
diffondere la notizia e consegnate a persone di mia conoscenza.

05-04-95  telefonata a Italia Radio ore 10:50  - in studio il giornalista RAI
Balassone.   Conservo registrazione della domanda e della risposta.  Risposta
evasiva alle  mie preoccupazioni espresse sulla  liberta' di informazione del
sistema  informativo pubblico in particolare.  La cronaca di questi giorni ci
informa  che questo giornalista appartiene al gruppo della Terza Rete RAI che
e' in trattativa per il passaggio alle reti Fininvest.

26-04-95  telefonata al Quirinale ore 12:00 circa.  Lo scopo della telefonata
era di ottenere informazioni sulla lettera spedita il 13-08-94.
Ho  ottenuto il numero di protocollo e mi e' stato consigliato di inviare una
seconda   lettera  piu'  articolata  e  documentata  se  avevo  materiale  da
aggiungere a quello inviato il 13-08-94.

Primavera 1995 - Speciale  trasmesso da  RAIUNO per  documentare il  Tour del
leader dell'Ulivo  e il Tour del leader del  Polo : sopra ho riportato le
gravi accuse lanciate contro il Pool di Mani Pulite.

06-95   telefonata  al  numero  verde  167-203002  di  Linea  Tre  per  poter
intervenire alla trasmissione di RAITRE.  Era presente in studio il direttore
dell'Unita' Walter Veltroni.   Al  telefonista  ho  dato  gli  estremi  della
sentenza  e ho spiegato il  motivo per cui chiedevo  di intervenire nel corso
del programma : avrei domandato a Veltroni quale pubblicazione del PDS, abbia
dato questa notizia.
La redazione della rubrica ha ritenuto opportuno cestinare la mia richiesta.

23-06-95  telefonata alle 16:50 circa a Italia  Radio mandata in diretta : in
studio on.  Violante.  Ho chiesto  se  e  quando  la  stampa  del  PDS  aveva
pubblicato la notizia.   Poiche' il  mio intervento era  seguente ad un'altra
telefonata,  nella risposta il vicepresidente della  Camera ha risposto a chi
ha fatto  la domanda prima di me e al  mio quesito non ha risposto.  Conservo
registrazione audio della domanda e della risposta.

26-06-95  telefonata a Italia Radio ore 11:00 circa - in studio Carmine Fotia
e  Giuseppe Caldarola : stessa domanda rivolta a Violante e risposta elusiva.
Conservo registrazione audio della domanda e della risposta.

01-07-95  telefonata  a  Italia  Radio  ore  11:00  circa  -  in  studio  on.
D'Onofrio.  Ho fatto la telefonata  per  replicare  alla  risposta  avuta  il
02-04-85  da  parte  dello  stesso.    Ho  confermato  la  veridicita'  della
iscrizione  di Berlusconi alla Loggia P2 (che lui aveva messo in dubbio nella
risposta  del 02-04-95) e ho ricordato il numero di protocollo della sentenza
della Corte di Appello  di Venezia  della cui  validita' aveva  dichiarato di
dubitare.  Conservo  su cassetta la  registrazione audio della  mia domanda e
della  risposta ricevuta.  Anche in questa risposta l'on.  D'Onofrio ha avuto
il coraggio di mettere in dubbio l'iscrizione di Berlusconi alla Loggia P2 e,
pur ammettendo di non essere a  conoscenza  della  sentenza  della  Corte  di
Appello di Venezia, ha anche tentato di negare la validita', sul piano etico,
della medesima sentenza opponendovi  sentenze  inesistenti  che  negherebbero
l'appartenza del Berlusconi alla P2.  La risposta data dall'on.  D'Onofrio e'
sintomatica del livello  inqualificabile della  classe politica  italiana che
che si e' appiattita e allineata alla volonta' del leader di Forza Italia.

fine   luglio  '95  :  dibattito  nell'ambito  del  Festival  dell'Unita'  di
S.Giovanni in  Persiceto, Festival Nazionale di  Italia Radio; il giornalista
Federico Orlando intervistava on.    Violante.    Nella  domanda  rivolta  al
vicepresidente  della Camera, ho  espresso l'auspicio che  il Popolo Italiano
abbia la  opportunita' di  conoscere la  notizia prima  di essere  chiamato a
votare  e quindi  indirettamente chiedevo  all'on.   Violante un  impegno per
diffondere questa notizia.
Per  motivare e  far comprendere  il mio  desiderio, ho  citato i  dati della
iscrizione alla  Loggia P2, gli articoli di  giornale che avevano parlato del
processo  presso la Corte di Appello di  Venezia, ho ricordato i problemi che
avevo incontrato al  Festival  Nazionale  dell'Unita'  il  12-09-94.
Nella risposta,  l'on Violante ha affermato  che le responsabilita' politiche
dell'on.  Berlusconi sono piu'  gravi  del  reato  in  cui  e'  incappato  il
27/09/88  e ha  terminato la  risposta alla  mia domanda  con una  'specie di
barzelletta'  su Berlusconi.  Lo scopo della barzelletta era di illustrare il
"difetto"  del Berlusconi di "credere troppo alle cose che dice", difetto che
unito al talento di  ottimo  comunicatore,  permette  al  Berlusconi  di  far
passare per vera una cosa che non e' del tutto vera.  Anche di questa domanda
e  della risposta ricevuta conservo la documentazione.   In questo caso e' su
videocassetta, e nella  richiesta  fatta  dal  giornalista  Federico  Orlando
all'on.   Violante per ricordargli la risposta che mi doveva e che nuovamente
stava per  negarmi, si nota  un atteggiamento  in  parte  irridente   che  io
giustifico,  considerando la  perdurante censura  che  questi  principi   del
giornalismo nazionale  attuano, come una reazione  di fastidio al martellante
richiamo fatto in nome del rispetto del dovere deontologico.

fine  luglio '95 : dibattito  con la presenza di  Carmine Fotia, direttore di
Italia  Radio in veste di conduttore e con la partecipazione di on.  Giuseppe
Giulietti,on.   Mauro Zani,on.   Valdo Spini.   Dopo avere  comunicato i dati
obbiettivi sulla iscrizione alla P2,  sulla  sentenza,  sulla  censura  della
notizia,  sulla   conquista  militare  della  RAI,   etc.,  ho  richiamato  i
rappresentanti  del Polo di centrosinistra ad  essere sensibili e accorti dei
pericoli che minacciano la democrazia e la legalita' nel nostro Paese.
Per questo li ho  sollecitati a  non sottovalutare  il precedente  penale del
Berlusconi.  Nella risposta  l'on.   Zani ha  catalogato la  diffusione della
notizia   della   falsa   testimonianza   appartenente   alla   campagna   di
demonizzazione  dell'avversario, campagna a cui il  PDS non si presta perche'
il partito combatte  sul  piano  politico  gli  avversari  e  non  sul  piano
giudiziario.
Conservo registrazione,su cassetta video, del mio intervento e della risposta
ricevuta dall'on.  Giulietti e dall'on.  Zani.

17-09-95 - Espresso n. 37 - pag. 58-59 Titolo : Memorandum / Berlusconi e  il
vecchio potere - Tuona il Cavaliere: al bando i boss della Prima Repubblica !
Ma e' un caso limite di faccia tosta. Se c'e' mai stato un uomo per tutte  le
cordate,anche losche,questi era ed e' Silvio. Leggere per credere.
Nell'articolo c'e' un elenco delle principali date  che  testimoniano  legami
compromettenti. E' riportata la iscrizione  alla Loggia P2  datata  26-01-78.
Dal  11-06-86, giorno  in cui  con  decreto  ministeriale  francese, e' tolta
a Berlusconi la concessione della  Cinq, si  passa al 15-12-88  in cui  viene
pubblicata dal Corriere della Sera  una rivalutazione di Licio Gelli fatta da
Berlusconi.
E' assente la data del 27-09-88,in cui Berlusconi ha reso falsa testimonianza
Ignorate pure sono la data della deposizione della  sentenza : 23-10-90 e  la
data della esecuzione della sentenza 13-02-91.
Mi sembra  molto  singolare questa dimenticanza, soprattutto  ricordando  che
la stessa rivista ha pubblicato, come ho gia' ricordato, il 25-02-90 un ampio
ampio articolo sul processo in corso presso  la  Corte di Appello di Venezia.
Mi permetto di ritenere inquietante  questa  dimenticanza, come la  omissione
operata dal giornale l'Indipendente nella pubblicazione del libro di Giovanni
Ruggeri "Gli affari del Presidente".

30-09-95  - quanto  sta emergendo  dalle inchieste  giudiziarie in  corso, la
requisitoria del  P.M.  dott.   Ielo e' l'ultimo esempio  in ordine di tempo,
permette  di capire quali disegni criminosi  e antidemocratici siano stati, e
ancora adesso siano  architettati e portati  avanti da forze  oramai non piu'
occulte e segrete.
Quanto e' emerso finora,  a  mio  avviso  e'  solo  l'assaggio  di  cio'  che
succedera'  in futuro nel Paese, se alla Magistratura milanese sara' permesso
di scoprire  le verita' che si nascondono  dietro le inchieste giudiziarie in
corso e che riguardano anche il cittadino Berlusconi e le sue aziende.