Russi 12-02-98


  Oggetto     :   risposta e chiarimenti alla lettera del 20-01-98 pervenuta
                  il 26-01-98

  Riferimento :   PK 13465    Pietro Campoli c/Italia


  Spett. Commissione europea dei diritti dell'uomo,

  come  richiesto  nella   lettera  pervenutami   il  26-01-98   fornisco  le
  precisazioni che  ritengo necessarie affinche' il  mio ricorso del 10-10-97
  sia sottoposto al giudizio della Commissione.

  Nella denuncia  del  10-10-97  mi  sembrava  di  avere  fornito  sufficenti
  elementi a sostegno della gravita' e fondatezza della violazione lamentata.

  La   risposta  fornitami  dal  sig.     Andrea  Tamietti  mi  dimostra  che
  evidentemente  non sono stato abbastanza chiaro per cui, ripetendomi anche,
  forniro'  ulteriori elementi che mi auguro siano considerati sufficenti per
  ritenere degno di giudizio il ricorso.

  Per motivi di tempo non ho  potuto  raccogliere  ed  elencare,  come  avrei
  voluto,  fatti   e  dati  oggettivi   da  allegare  a   questa  lettera  di
  precisazione.   Poiche' solamente nel tempo libero a mia disposizione posso
  dedicarmi  a questo lavoro che mi richiede impegno e sacrificio, temendo di
  non rispettare il termine  ragionevolmente breve  a cui  si fa  cenno nella
  lettera  del 20-01-98,  ho preferito  rispondere tempestivamente  a scapito
  della meticolosita' essendo anche fermamente convinto di addurre sufficenti
  e gravi argomenti a sostegno del ricorso alla Commissione.

  Preciso  che i  richiami all'art.   19  della Dichiarazione  universale dei
  diritti dell'uomo e  all'art.  21  della Costituzione Italiana  li ho fatti
  per ricordare  come la  violazione del  diritto violato  sia universalmente
  riconosciuto e  sia anche stato  recepito dallo Stato  Italiano nella carta
  fondamentale.

  Per quanto concerne la violazione dell'art.  21 della Costituzione italiana
  mi sono  rivolto alla Presidenza  della Repubblica per  chiederne la tutela
  come documentano le 3 lettere spedite al Quirinale.

  Avendo ricevuto  solo lusinghe telefoniche e  nessuna risposta scritta come
  richiesto nelle  lettere-denuncia spedite alla  Presidenza della Repubblica
  italiana,  ho deciso di appellarmi a codesta Commissione per chiedere, come
  cittadino italiano ed europeo, la tutela dell'art.  10 della Convenzione.

                          Denuncia della violazione

  Ritengo   violato  il  diritto  fondamentale   dell'uomo  ad  una  corretta
  informazione  perche' e' inaccettabile la ignoranza da parte della pubblica
  opinione italiana del reato di  falsa  testimonianza  di  cui  si  e'  reso
  responsabile  il cittadino Silvio Berlusconi in data  27-09-88  dinnanzi al
  Tribunale di Verona.

  Per i dettagli della sentenza amnistiata si veda la lettera del 10-10-97.

  La  gravita' morale di questo reato e' tale da minare la credibilita' della
  persona, al  punto da impedire  a chi si  e' macchiato di  tale delitto, di
  poter essere rappresentante del popolo.

  Tale preclusione a mio giudizio puo' essere eliminata solamente se il corpo
  elettorale, pur conoscendo questo precedente, concede a chi si e' macchiato
  di tale reato, fiducia e consenso.

  Nella denuncia del  10-10-97  gia'  ho  elencato  esempi  che  testimoniano
  l'ignoranza  della notizia e posso fornire questi elementi di giudizio alla
  Commissione.

  Grazie  al  lavoro  e  all'impegno  che  ho  dedicato  a  questo  argomento
  dall'aprile 1994,  posso affermare che questa notizia  non e' stata data in
  Italia  dai mezzi di informazione di  grande diffusione durante la campagna
  elettorale delle elezioni politiche  del  27  marzo  1994,  per  cui  posso
  tranquillamente affermare  che  questa  sentenza,  gia'  in  giudicato  dal
  13-02-1991, e' sconosciuta alla pubblica opinone italiana.

  Ne  consegue che la legittimazione politica del cittadino Silvio Berlusconi
  e' da considerarsi non valida.

  Per questi motivi chiedo a codesta  Commissione  che  il  mio  ricorso  sia
  portato alla Corte di Giustizia  affinche'  sia  tutelato  il  fondamentale
  diritto violato.

  La violazione  di questo diritto ha gia'  avuto conseguenze molto gravi per
  la  vita democratica ed economica del Paese per cui non e' piu' tollerabile
  permettere e accettare ulteriormente tale violazione.

  Chiedo anche  che la Corte di giustizia  si pronunci sulla mancata risposta
  che hanno  ottenuto le mie lettere-denuncia inviate  al Quirinale, a cui mi
  sono rivolto per  chiedere la  tutela del  diritto sancito  dall' art.   21
  della Costituzione Italiana.

  Contrariamente  ad  una  esplicita  promessa  telefonica  da  parte  di  un
  funzionario  dell'Ufficio Affari Interni, mai ho ricevuto una risposta alla
  mia denuncia.

  Posso  anche documentare quale funzionario mi ha fatto questa promessa e la
  esibiro' alla Corte.

  Nella  denuncia associo a livello di  responsabilita' morale anche la quasi
  totalita' della  stampa italiana e della classe  politica per il silenzio e
  la censura della notizia.

  Chiedo  la tutela del diritto violato perche' e' grave in se' la violazione
  avvenuta ma ancor piu' gravi e  pesanti  potrebbero  essere  in  futuro  le
  conseguenze derivanti dall'avere tollerato e permesso questa violazione.

  Piu' avanti spieghero' quali siano  i  motivi  che  mi  inducono  a  temere
  ulteriori e pesanti conseguenze della violazione denunciata.

                     Documentazione del lavoro svolto

aprile 1994     conoscenza della  notizia oggetto della  denuncia leggendo il
                libro "Inchiesta  sul signor TV" di  Giovanni Ruggeri e Mario
                Guarino pubblicato da Kaos edizioni nel febbraio 1994.

aprile          consultazione della  sentenza e  ottenuto permesso  per avere
maggio 1994     copia della medesima sentenza.


luglio          richiesta  ai   mezzi  di  informazione   (sia  giornali  che
agosto 1994     televisivi)  della   diffusione  della   notizia.     Non  ho
                conseguito   alcun  risultato  e  neppure  una  risposta  che
                giustificasse  il silenzio e la censura fatta dal mondo della
                informazione.

12-08-94        prima  lettera-denuncia   all'Ufficio  di   Presidenza  della
                Repubblica Italiana fatta a  seguito  del  silenzio  e  della
                censura  dell'informazione.   A questa  lettera non  ho avuto
                nessuna risposta.

01-09-94        articolo   del  direttore  del  quotidiano  "La  Voce"  Indro
                Montanelli : Delitto  e castigo.   Vi si legge  fra l'altro :
                "Berlusconi  non e' uomo da avviso  di garanzia, e tanto meno
                da manette.   Nonostante l'amicizia che  un tempo ci lego',io
                so poco dei suoi affari  privati.Ma  non  credo  abbiano  mai
                intaccato il codice penale." Non faccio commenti ricordo solo
                che Montanelli  e'   considerato   in   Italia   maestro   di
                giornalismo e  che all'epoca in cui  Berlusconi ha reso falsa
                testimonianza mi risulta che  i  2  personaggi  avessero  una
                intensa  frequentazione   dovuta  a  rapporti   di  lavoro  e
                amicizia.

12-09-1994      al  festival nazionale dell'Unita' nel  corso di un dibattito
                pubblico alla presenza di D'Alema, Pansa, Rocca, Montanelli e
                Mieli ho cercato  di  diffondere  la  notizia  :  sono  stato
                intimidito e  impedito  dalla  Digos  di  Modena  che  mi  ha
                sequestrato un cartello di cartoncino e mi ha anche costretto
                a stare seduto  e fermo su  una sedia altrimenti  di forza mi
                portavano via dal luogo del dibattito.

15-09-94        unica  risposta ricevuta  in tutti  questi anni; risposta del
                deputato   Walter   Bielli   del   gruppo   parlamentare   di
                Rifondazione Comunista-Progressisti.    Posso  esibire  copia
                della lettera.

05-10-94        denuncia  presso la procura  di Milano a  carico del servizio
                pubblico  RAI : denuncia archiviata  da D'Ambrosio Gerardo in
                data 17-10-94

02-04-95        contradditorio  in diretta alla  emittente radiofonica Italia
                Radio  con  on.    Francesco  D'Onofrio  -  Quanto  affermato
                dall'on.   D'Ononfrio dimostra che non  e' a conoscenza della
                notizia.  Possiedo documento audio del contradditorio.


20-07-95        risposta   ricevuta   dall'on.      Violante   ex-magistrato,
                vice-presidente della  Camera  il  20-07-95  ad  un  pubblico
                dibattito in cui  avevo denunciato  la censura  della notizia
                attuata anche dal PDS  a  cui  l'on.    Violante  appartiene.
                Conservo documentazione video e audio che ho consegnato anche
                a persone di  mia fiducia.   "io non ho  nulla da rispondere.
                La sua domanda e' questa : Berlusconi e' stato condannato per
                falsa testimonianza e poi ha avuto l'amnistia.  ....  Va bene
                e'  stato amnistiato per falsa testimonianza, io credo che le
                responsabilita' politiche di Berlusconi sono molto piu' gravi
                ...." e  ha concluso  la risposta  raccontando una  specie di
                barzelletta sull'ottimismo del Berlusconi.

23-07-95        intervento  ad   un  pubblico   dibattito  nel   festival  di
                S.Giovanni in Persiceto  -  dibattito  trasmesso  in  diretta
                dalla emittente radiofonica Italia Radio - al dibattito erano
                presenti : Valdo Spini deputato, Giuseppe Giulietti deputato,
                Carmine Fotia  direttore Italia  Radio, Mauro  Zani deputato.
                Possiedo documento video della risposta avuta da Zani del PDS
                - la risposta ricevuta da  Zani  conferma  dubbi  e  sospetti
                sulla tutela della legalita' da parte del PDS.

1995            varie  telefonate all'Ufficio Presidenza della Repubblica per
                avere  notizia sulla risposta alla mia denuncia del 12-08-94.
                Durante i colloqui con diversi funzionari dell'Ufficio affari
                interni  ho   capito   che   era   necessario   inviare   una
                lettera-denuncia piu' dettagliata e documentata.

23-09-95        II' lettera inviata alla Presidenza della Repubblica Italiana
                maturata anche  dopo le  molteplici sollecitazioni  fatte per
                avere una risposta.

04-01-96        III'  lettera inviata alla Presidenza della Repubblica Oramai
                avevo maturato  il  convincimento  che  nessuna  risposta  mi
                sarebbe arrivata - La sensazione si e' dimostrata vera -

23-03-96        lettera al Cardinale Martini di Milano e a don Zega direttore
                di Famiglia Cristiana -

aprile 1996     ammissione della ignoranza del  precedente  penale  di  falsa
                testimonianza fatta  dall'avv.    Carlo  Taormina. L'avvocato
                Carlo Taormina, principe  del  Foro  romano,  ha  ammesso  di
                ignorare la  notizia della falsa  testimonianza di Berlusconi
                nel  corso  di   una  tribuna   politica  trasmessa   da  una
                televisione privata durante la  campagna  elettorale  per  le
                elezioni politiche  del 21-04-1996 nelle  quali si presentava
                come candidato di  Forza Italia  di cui  e' leader  lo stesso
                Berlusconi.   L'emittente televisiva e'  Odeon TV, la domanda
                e' stata fatta  dal  direttore  del  settimanale  Avvenimenti
                Claudio Fracassi.   Non  ho  la  registrazione  ma  ho  avuto
                conferma telefonica  dal direttore  circa la  veridicita' del
                fatto.

22-04-96        risposta di don Zega
                risposta della segreteria del cardinale Martini.

07-07-96        intervento a  pubblico dibattito a S.   Giovanni in Persiceto
                dibattito  trasmesso in  diretta dalla  emittente radiofonica
                Italia Radio -  era  presente  l'on.    Zani  del  PDS  e  ho
                replicato  alla  risposta  che  avevo  ricevuto  il  23-07-95
                insistendo sulla censura della notizia e sul silenzio

21-07-96        incontro pubblico  a S.Giovanni in  Persiceto trasmesso dalla
                emittente  Italia Radio .   Erano presenti  il procuratore di
                Palermo  Caselli, don Ciotti e Maurizio de Luca.  Al pubblico
                non  e' stata data la possibilita' di intervenire per cui non
                ho  potuto leggere un intervento che avevo preparato sul tema
                oggetto della denuncia.

17-10-96        lettera-denuncia  spedita   alla  Commissione   Giuridica  di
                Bruxelles.  Conservo scontrino della lettera raccondata.  Non
                ho  avuto alcuna risposta.  Ho poi saputo del mio errore : la
                Commissione di Bruxelles  non  e'  competente  della  materia
                oggetto del ricorso.

                Dalla fine del 1996 ho  rinunciato  a  denunciare  in  Italia
                pubblicamente  la censura della notizia  perche' ho deciso di
                ricorrere a codesta  Commissione per  ottenere la  tutela del
                diritto violato mediante una sentenza della Corte Europea dei
                Diritti dell'Uomo.

10-10-97        I' lettera-denuncia spedita a codesta Commissione.

                     Inquietanti ipotesi per comprendere le cause della censura della notizia


  I motivi per cui pervicacemente chiedo la tutela del diritto violato sono i
  seguenti :

  - ritengo inamissibile  "tollerare" una cosi' grave  violazione e penso che
  tale "tolleranza" possa  essere  giustificata  solo  da  superficialita'  e
  incoscienza oppure da inquietanti connivenze e complicita'.

  - non accetto che sia "tollerata" una tale violazione perche' le conseguenze
  morali sulle future generazioni saranno devastanti e incalcolabili.

  Come ho documentato, appena sono stato informato  del precedente  penale di
  Berlusconi mi sono attivato  per  capire  come  mai  una  notizia  di  tale
  gravita' non veniva data  dai  mezzi  di  informazione  e  dagli  avversari
  politici del  Berlusconi-candidato, ed in particolare  dal PDS che ritenevo
  il partito maggiormente  investito  della  responsabilita'  di  tutela  dei
  diritti di cittadini piu' deboli e indifesi.

  Le risposte  e le  giustificazioni che  ho ricevuto  mi hanno  subito fatto
  intuire  che eravamo di fronte all'ennesimo  "mistero" di cui e' costellata
  la fragile democrazia italiana.

  Poiche'  sono un cittadino libero, ho deciso di  vivere onestamente per cui
  sempre ho pagato e paghero' prezzi elevati per questa scelta;

  e' proprio per coerenza  a  questa  scelta  che  non  sono  disponibile  ad
  accettare misteri di alcun genere ed esigo risposte chiare e plausibili.

  Se non ottengo tali  risposte, con  le mie  forze indago  e ascolto  chi si
  dimostra di essere  libero da qualsiasi  condizionamento di parte  e poi mi
  sento autorizzato ad esprimere e avanzare inquietanti sospetti.

  Nella lettera del 10-10-97 gia' avevo espresso alcuni di questi sospetti ma
  mi sono contenuto e trattenuto per cautela.

  Poiche'  successivamente sono avvenuti gravissimi fatti che ancora ora sono
  in corso  e minacciano seriamente lo stato  democratico e civile del Paese,
  saro'  piu' esplicito nell'esprimere questi  sospetti che trovano riscontro
  anche  in recentissimi sviluppi di inchieste giudiziarie sulla corruzione e
  sulle stragi.

  Premetto che  nello  scontro oramai in  atto  in  Italia  tra  mondo  della
  politica e Magistratura sto  dalla  parte  della  Magistratura  perche'  la
  classe politica   italiana   e'   completamente   squalificata   e
  inaffidabile.

  ritengo   anche  che  solo  col  lavoro  che  viene  portato  avanti  dalla
  Magistratura in questo momento, il mio Paese si potra' liberare dai retaggi
  e dai  condizionamenti del passato  che limitano la  liberta' dei cittadini
  italiani.

  Non elenco la serie  infinita di  gravissimi fatti  successi in  Italia nel
  recente passato;

  gia' nella  lettera del 10-10-97 ho ricordato  quelli piu' eclatanti che in
  particolare  vedevano coinvolti Berlusconi  e servitori veri  dello Stato e
  della  collettivita' (si veda le aggressioni a Caselli e a tutto il Pool di
  Milano).

  Mi propongo in  futuro di  documentare ed  elencare in  maniera sistematica
  questa serie infinita di fatti ed episodi gravissimi

  ho ben  chiaro nella mia mente cio' che  devo fare, essendo in possesso del
  materiale su  cui devo  lavorare; ho  bisogno solo  di tempo  perche' posso
  dedicare una parte molto limitata della mia giornata a questo lavoro.

  Ricordo  ora  solamente   alcuni  fatti   principali  e   sviluppo  qualche
  riflessione.

  Silvio Berlusconi ha mentito sulla data di iscrizione alla loggia massonica
  P2; questa loggia fu  definita da  una persona  onesta ed  integerrima come
  Sandro Pertini una associazione a delinquere.

  Ricordo che Sandro Pertini per sfuggire alla persecuzione fascista ha fatto
  il muratore in Francia mentre il compagno di partito Pietro Nenni, pure lui
  perseguitato  dal regime fascista, ha  usufruito della immunita' offertagli
  dal Vaticano.

  La pericolosita'  per lo stato democratico  italiano della loggia massonica
  P2 e'  testimoniata anche  dalle infinite  inchieste giudiziarie  che hanno
  visto e vedono ancora coinvolti  appartenenti  a  questa  associazione,  la
  quale camaleonticamente  si e'  trasformata ed  e' ancora  viva e  vegeta e
  condiziona  pesantemente, attraverso un potere  reale e mediante sotteranei
  ricatti, gran  parte  dei  protagonisti  attuali  della  vita  politica  ed
  istituzionale.

  Su questa  ultima affermazione non  ho documenti certi  ma la interminabile
  catena di "misteri" succedutisi  nel  Paese  autorizza  e  alimenta  questi
  sospetti.

  Anche di tutti questi "misteri" mi prefiggo di fare un elenco per sostenere
  e supportare i miei sospetti.

  Per testimoniare la scarsa credibilita' di un personaggio come Berlusconi e
  la censura dell'informazione in Italia ricordo a titolo di esempio :

  1)  a pag.  73 del libro "Il  venditore" di Giuseppe Fiori , prima edizione
  maggio 1995 ed.  Garzanti viene ricordato un fatto di autocensura grave.
  Nella versione francese del libro uscito col titolo "L'Europe des parrains"
  l'autore  Fabrizio Calvi, facendo riferimento a indagini della Criminalpol,
  ipotizza un  possibile coinvolgimento  dell'entourage di  Silvio Berlusconi
  nei rapporti con la criminalita' organizzata.
  Nella  edizione   italiana  del  libro  di   Fabrizio  Calvi,  edita  dalla
  Mondadori-Fininvest il riferimento a Berlusconi e' cancellato;

  2) Nella requisitoria fatta il 30-01-98 nel processo presso il Tribunale di
  Milano per le tangenti alla Gdf pagate con fondi neri della Fininvest il pm
  Gherardo Colombo ha  tra l'altro  affermato :  "D'altronde gia'  in passato
  Silvio Berlusconi ha  dimostrato di  non avere  scrupoli nel  dichiarare il
  falso alla autorita'" .  [La Repubblica pag.  9 del 31-01-98].


  Per legittimare  come  politico  Silvio  Berlusconi,  il  presidente  della
  Commissione  Bicamerale  per  le  riforme  istituzionali  Massimo  D'Alema,
  segretario  anche del partito PDS, afferma  disinvoltamente, e a mio avviso
  irresponsabilmente, che la legittimazione politica del Berlusconi stesso e'
  conseguente al consenso elettorale di milioni di cittadini italiani.

  L'on.     D'Alema  dimentica  incomprensibilmente  di  dire  pero'  che  la
  maggioranza degli  italiani non e' stata  correttamente informata sui fatti
  accaduti   dal  1988  al  1991  riguardanti  Berlusconi,  fatti  penalmente
  rilevanti  che  hanno   portato  alla   sentenza  definitiva   della  falsa
  testimonianza.

  Questa  strana "dimenticanza" di D'Alema e la inquietante legittimazione di
  un personaggio come  Berlusconi ha  portato al  seguente risultato :

  nella  Commissione Bicamerale per le riforme Istituzionali, investita della
  alta  responsabilita' di apportare modifiche  alla Carta Costituzionale, vi
  e'  incomprenbibilmente un personaggio come  Berlusconi imputato e indagato
  per reati gravissimi in molteplici inchieste giudiziarie.

  Poiche'  ho  voluto  trovare  una  risposta  plausibile  a  questa  assurda
  situazione mi sono ricordato di quanto ho letto su inquietanti rapporti tra
  loggia  P2 e il partito PCI-PDS :

  si  veda il capitolo IV  "I rapporti con Gelli  : lo scheletro nell'armadio
  del  PCI",nel  libro  "Ladri  di  democrazia"  di  Massimo  Teodori,Pironti
  Editore, ed il libro  di  Gianfranco  PIAZZESI,  "Gelli",  ed.    Garzanti,
  febbraio 1983.

  Le insodisfacenti  risposte che ho  ricevuto dall'on.   Violante e dall'on.
  Zani  del PDS sul precedente penale di Berlusconi hanno rafforzato in me il
  sospetto su questi rapporti inquietanti.

  In aiuto  a questa mia  ricerca su incomprensibili  rapporti e inamissibili
  legittimazioni  e' appena uscito in libreria edito dalla casa editrice Kaos
  il libro "Il Rosso & il  Nero"  in  cui  vengono  analizzati   sconcertanti
  rapporti e ambigui  contatti,  diretti  e  indiretti,  fra  l'anticomunista
  Berlusconi e i neo-comunisti di Rifondazione.

  Non ho  ancora avuto  il tempo  materiale per  leggere questo  saggio anche
  perche' sono stato impegnato a  scrivere  questa  lettera;  al  momento  ho
  potuto solamente leggere l'introduzione.

  Rilevo che  i sospetti  e le  inquietanti ipotesi  che avevo  gia' espresso
  nella  lettera del 10-10-97 a pag.  3 e 4, sono sollevate anche dall'autore
  del libro della Kaos, Roberto di Fede.

  Mentre  sto  scrivendo  questa  lettera  sono  venuto  a  conoscenza  della
  requisitoria del Pm Ielo nel processo  in  corso  presso  il  Tribunale  di
  Milano  per tangenti sugli appalti dell'Enel  e ho appena letto l'inchiesta
  di  Gianni Barbacetto pubblicata su "Diario della settimana" nel n.  6 anno
  III,  in edicola questa settimana, intitolata "Tangenti rosse il tabu' e il
  pregiudizio".

  Sia nella requisitoria del pm milanese sia nell'inchiesta giornalistica, il
  PCI-PDS viene chiamato in  causa  per  il  coinvolgimento  nel  sistema  di
  diffusa e dilagante corruzione presente ora in Italia.

  Per  tutte queste considerazioni ed elementi di giudizio ritengo sia lecito
  il sospetto sui lontani e inquietanti rapporti tra PCI-loggia P2 e sui piu'
  recenti e  altrettanto inquietanti casi  di corruzione in  cui e' coinvolto
  anche il PDS, seppur marginalmente rispetto a DC e PSI;

  per questo affermo esplicitamente, nutrendo il fondato timore che si voglia
  coprire e mascherare  fatti  e  situazioni  indicibili  in  questo  momento
  storico, che il  presente  ricorso  ha  validita'  e  consistenza  tali  da
  meritare di essere il giudizio della Corte di Giustizia.

  Fino a quando  non saranno  smascherati patti  scellerati e  indicibili che
  avvelenano la  vita democratica dell'Italia e  condizionano la vita civile,
  il Paese sara'  sottoposto a continue  minacce che rischiano  di mettere in
  pericolo la democrazia del Paese.

  A titolo di  esempio  ricordo,  come  ho  preannunciato  sopra,  due  gravi
  situazioni  che a mio avviso possono  ulteriormente aggravarsi e portare il
  paese sul baratro.

  Queste situazioni  rappresentano un pericolo molto  serio e sono aggravate
  anche  dalla assenza in  Italia, in questo momento  storico, di personalita'
  politiche autorevoli e moralmente irreprensibili.

  Ricordo  come il movimento politico della  Lega si stia trasformando sempre
  piu'  in movimento eversivo per l'irresponsabilita' di una classe dirigente
  che  malamente utilizza e  sfrutta motivati e  validi risentimenti popolari
  nei riguardi di un potere centrale corrotto ed irresponsabile.

  Questa pericolosa evoluzione avviene anche nella impotenza della stragrande
  maggioranza degli uomini  politici i  quali se  appartengono al  Polo delle
  Liberta'  e del  Buon Governo  sono principalmente  occupati e  impegnati a
  difendere goffamente un capo impresentabile e indifendibile come Berlusconi
  e  se  appartengono  allo  schieramento  dell'Ulivo  o  sono  occupati  nel
  rimettere in sesto una gravissima  situazione  economica  (impresa  che  e'
  appena agli  inizi) o sono anche loro  impegnati a legittimare e difendere,
  in  nome di un  peloso garantismo, politici  impresentabili come Dell'Utri,
  Previti,Berlusconi,  Berruti etc.  indagati   o processati da varie Procure
  italiane ed ora anche da procure europee (si veda la inchiesta Telecinco).

  Ricordo a riguardo della  inaffidabilita'  della  attuale  classe  politica
  complessiva il  penoso  lavoro  della  Commissione  Bicamerale  frutto  dei
  continui  e pesanti condizionamenti derivanti dalla necessita' di garantire
  l'impunita' a  troppi  parlamentari,  necessita'  che  viene  mascherata  e
  spacciata vergognosamnete come tutela e  difesa  del  sistema  garanzie  di
  tutti i cittadini italiani.

  La recente e per me scontata bocciatura dell'autorizzazione all'arresto del
  deputato   Previti  fatta  dalla  Camera   dei  deputati  ha  ulteriormente
  dimostrato come  la classe politica italiana non  sia in grado di liberarsi
  da sola della parte corrotta e complice del malaffare politico-criminale.

  La  seconda pericolosa situazione, che al momento si intravvede solo ma che
  esplodera'  a breve e si sommera' alle troppe tensioni esistenti nel Paese,
  deriva dalla recente sentenza  della  Corte  di  Giustizia  delle  comunit…
  europee che ha condannato, giustamente,  l'Italia  per  aver  istituito  un
  credito d'imposta a favore delle imprese di trasporti nel 1992.

  Questa giusta condanna  dell'Italia  da  parte  dell'  Ue  per  il  credito
  d'imposta istituito dall'Italia a favore degli autotrasportatori rischiera'
  di determinare il blocco dei Tir.

  Le organizzazioni  di categoria Fai  e Unatras hanno  gi… annunciato questa
  eventualit… e hanno  gia' dichiarato  di non  voler restituire  neppure una
  lira per cui si prospetta nell'immediato futuro una serie di manifestazioni
  e disagi ben piu' pesanti di quelle che si sono avute con i Cobas del latte
  con imprevedibili conseguenze anche di ordine pubblico.

  Temo pesanti  conseguenze anche  perche' la  condanna potra'  essere estesa
  anche agli anni 1993, 1994, 1995.

  Per tutto quanto ho scritto e ricordato sia in questa lettera che in quella
  del 10-10-97 ritengo   che   il   futuro   che   attende   l'Italia   debba
  realisticamente preoccupare chi e'  persona  responsabile;  per  questo  e'
  necessario coltivare  particolare attenzione ed  intransigenza per tutelare
  la  legalita' ed il  rispetto delle regole  e perche' si  possa superare le
  attuali difficolta' con un lavoro di chiarezza e trasparenza.

  In  questa ottica mi ha  molto colpito cio' che  ho sentito pronunciare dal
  Presidente della Repubblica in visita a Vercelli il 07-02-98.

  Il capo dello Stato  Italiano  ha  affermato  che  dopo  quindici  anni  di
  tentativi falliti per riformare lo stato ci si deve rassegnare all'intesa e
  si deve fare un compromesso.

  Non mi e'  chiaro quale  sia il  compromesso necessario  a cui  alludeva il
  Presidente  della  Repubblica  affinche'  si  arrivi  alla  modifica  della
  Costituzione Italiana;

  per certo so che il compromesso non dovra' garantire l'impunita' a nessuno,
  chiunque esso  sia perche' questo e' imposto  dal rispetto del principio di
  legalita' e di giustizia.

  Durante  la stessa visita mi ha  molto inquietato un'altra frase pronuciata
  dal  Presidente della Repubblica  riportata a pag.   8 da "La Repubblica"
  del 08-02-98 :

  "Non esiste una  Costituzione al  mondo, fra  quelle diplomatiche,  che non
  cerchi  un denominatore comune.  Senza  questo avvicinamento la nuova carta
  non  nascera' mai....  ..O vogliamo forse  tornare a un regime assoluto che
  regala un pezzo di Costituzione?"

  Certamente compromessi  e  avvicinamenti  con  personaggi  come  l'imputato
  Silvio Berlusconi non possono certamente partorire patti e accordi degni di
  una Carta Costituzionale.

  Se  purtroppo violando diritti fondamentali del cittadino e' stata concessa
  legittimazione e credibilita' a personaggi  indegni,  una  sola  strada  e'
  percorribile  : ammettere gli errori commessi, dissipare misteri e sospetti
  del passato e del  presente  accettando  il  primato  della  legalita'  per
  permettere alla Magistratura  di adempiere  la funzione  a cui  e' chiamata
  istituzionalmente a difesa del cittadino.

  Con la  speranza e la fiducia che  le precisazioni fornite siano sufficenti
  per sottoporre  il   ricorso   alla   Commissione,   dichiarando   la   mia
  disponibilita' a fornire  ulteriori e  piu' dettagliate  precisazioni porgo
  distinti saluti