Russi 12-04-98

Denuncia alla Commissione Europea dei diritti dell'uomo.
Parte II - Esposizione dei fatti

ritengo che sia stato violato il diritto tutelato

dall'art. 19 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo approvata
dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10-12-1948
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dall'art. 10 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti
dell'uomo e delle liberta' fondamentali
adottata Roma 4-11-1950
entrata in vigore  03-09-1953
ratificata il 4-08-1995. n. 848 (G.U.Italiana n.221 del 24-09-1995)
Per la violazione di questo articolo mi appello a codesta Commissione.
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dall'art. 21 della Costituzione Italiana in vigore dal 1-1-1948.
Per la violazione e la mancata tutela di questo articolo denuncio a codesta
Commissione l'Ufficio di Presidenza della Repubblica Italiana.
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Mi riferisco  alla censura e alla mancata  diffusione della notizia del reato
di falsa testimonianza di cui si e' reso responsabile il cittadino Berlusconi
Silvio in data 27-09-88 dinnanzi al Tribunale di Verona.

Con sentenza  n.   97 n.215/89  del Reg.   Gen.   della  Corte di  Appello di
Venezia, del 01-10-90, in giudicato  il  13-02-91,  il  cittadino  Berlusconi
Silvio  e'   stato  riconosciuto   colpevole  del   reato  penale   di  falsa
testimonianza per avere  falsamente  dichiarato  in  sede  di  interrogatorio
dinanzi al Tribunale  di Verona, in  data 27.09.88, di  essersi iscritto alla
Loggia P2 in  un periodo di  poco anteriore allo  scandalo e di  non aver mai
pagato una quota di iscrizione.

Nella medesima sentenza si dichiara non doversi procedere, in ordine al reato
di  falsa testimonianza,  nei confronti  di Silvio  Berlusconi per  essere il
reato estinto grazie alla 23' amnistia della storia repubblicana italiana.

Codesta amnistia divenne operante il 12-04-1990 e riguardava i reati commessi
fino al 24-10-1989.

Nella  sentenza si afferma che il  Berlusconi ha compiutamente realizzato gli
estremi obiettivi e subiettivi del contestato delitto interrogato in qualita'
di teste-parte offesa dinnazi al Tribunale Penale di Verona.

La ventiteesima amnistia menzionata, che io considero una riprova del degrado
civile e politico  italiano,  ha  estinto  il  reato  e  gli  effetti  penali
conseguenti  ma non puo' essere mai  cancellata la responsabilita' morale del
reato chiaramente descritta nel dispositivo della sentenza.

Questo   precedente  penale  e'  di  una   gravita'  tale  da  precludere  la
possibilita' a  qualunque  cittadino  di  ricoprire  incarichi  Istituzionali
perche' ne compromette la credibilita', requisito imprescindibile per un uomo
politico.  Puo' rimuovere  tale  preclusione  sopramenzionata  solamente  una
investitura popolare, ottenuta col voto  libero  e  cosciente  dei  cittadini
informati correttamente di un cosi' grave precedente penale.

Poiche'    la   notizia   in   oggetto,dopo   l'entrata   in   politica   del
cittadino-imprenditore  Berlusconi non  e' stata  diffusa presso  la pubblica
opinione  italiana   in  maniera   tale  da   far  decadere   la  preclusione
sopramenzionata, il deputato  Berlusconi  e'  delegittimato  in  qualita'  di
rappresentante del popolo Italiano.

Con  lettera datata 12-08-94 mi sono  rivolto all'Ufficio di Presidenza della
Repubblica Italiana  per  denunciare  la  censura  della  notizia.    (vedasi
allegato spedito il 25-10-97).

Con varie telefonate fatte  nel 1994  e nei  primi mesi  del 1995  ho chiesto
informazioni sull'iter della denuncia fatta e ho sollecitato una risposta.

Ho  parlato con vari funzionari dell'Ufficio Affari Interni e a seguito anche
dei consigli ricevuti  ho  scritto  le  lettere-denuncia  datate  23-09-95  e
04-01-96.  (vedasi allegato spedito il 25-10-97).

Nonostante  le  promesse  che  ricevevo  telefonicamente,  ad  esempio  posso
documentare una telefonata del 28-03-96  in  cui  espliciatamente  mi  veniva
garantita   una  risposta,  mai  ho  ricevuto  una  lettera  dall'Ufficio  di
Presidenza della Repubblica Italiana.

Stanco dell'inutilita'  dei solleciti il 17-01-97  posso documentare di aver
fatto varie  telefonate in cui  ho animatamente espresso  oltre al disappunto
per la mancata risposta anche la rabbia di cittadino offeso.

In   una  di  queste  telefonate  ho   parlato  proprio  con  il  funzionario
dell'Ufficio Affari  Interni che mi  aveva promesso il  28-03-96 una risposta
scritta.

Esibiro' la documentazione audio quando mi sara' richiesta e provero' quanto
ho affermato.