Denuncia estesa.

Spett. Commissione Europea dei Diritti dell'Uomo

Il sottoscritto Pietro Campoli, nato a Russi il 10-08-1952, residente a Russi Via .......... Ravenna, dichiara quanto segue :

in data 25-10-1997 ho inviato in qualita' di cittadino italiano una denuncia contro l'Ufficio di Presidenza della Repubblica Italiana per la mancata tutela dell'art. 21 della Costituzione Italiana. Nella medesima denuncia, in qualita' di cittadino italiano ed europeo, appellandomi all'art. 10 della Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell'Uomo, rafforzavo la denuncia sopramenzionata.

In data 23/04/98 la denuncia da me presentata e' stata registrata come dossier 40883/98.

In data 06/07/98 un Comitato dei tre membri ha esaminato il dossier e ha dichiarato la mia denuncia irricevibile.

In data 06/08/98 ho ricevuto copia della decisione.

In data 13/08/98 ho spedito una lettera; chiedevo che venisse allegata alla documentazione da me spedita dal 25-10-1997 all'agosto 1998.

Dopo il 06/08/98 ho proseguito a documentarmi sulla grave involuzione che sta mettendo in pericolo la legalita' e la democrazia in Italia.

Sulla base della documentazione che ho raccolto dall'agosto 1998 ad oggi, appellandomi all'art. 27 parte b) poiche' ritengo di essere in possesso di molti fatti nuovi che giustificano un riesame della mia denuncia da parte della Commissione Europea e della Corte Europea, dichiaro quanto segue :

1- confermo la validita' dei motivi che mi hanno spinto a presentare la denuncia del 25/10/97 considerando altrettanto valida tutta la documentazione spedita fino all'agosto 1998.

2- allego in questa integrazione documentazione tutta pressoche' pubblica che illustra i "fatti nuovi" sulla base dei quali chiedo il riesame della denuncia giudicata irricevibile il 06/07/98.

EMERGENZA MONDIALE DOPO 11-09-2001

Sono perfettamente cosciente,soprattutto dopo l'11 settembre 2001, che i fatti qui denunciati appaiano a prima vista di minore gravita'; la consapevolezza che gravissimi atti terroristici costano la vita di molte persone e sono una minaccia seria per la stessa sopravvivenza dell'umanita', non mi impedisce pero' di osservare che la grave situazione italiana, in peggioramento ogni giorno di piu', rappresenta una delle tante spie dei pericoli che minacciano lo stato del mondo.

Per questo sono convinto che, affrontando e risolvendo positivamente il pericolo e la minaccia vera dell'involuzione democratica presente oggi in Italia per la presenza nelle Istituzioni dello Stato di un personaggio come Berlusconi, serva a dare un contributo al miglioramento del futuro dell'umanita'.

Pur appartenendo come europeo al 20% dell'umanita' che vive nel benessere, sono perfettamente cosciente e consapevole delle 2 fondamentali emergenze che incombono sul fututo dell'umanita' :

la prima emergenza e' quella derivante dal terrorismo di cui molti sono i responsabili e non solo Bin Laden; infatti il benessere del 20% dell'umanita e' dovuto fondamentalmente allo sfruttamento operato in danno del rimanente 80% che vive nella poverta';

la seconda emergenza e' quella ambientale principalmente causata dal 20% dell'umanita' che vive nella ricchezza e che alimenta oramai uno sviluppo "non sostenibile".

I "fatti nuovi" accaduti nel Paese dall'agosto '98 ad oggi sono moltissimi per cui mi limitero' ad un elenco in cui menziono i dati oggettivi piu' gravi e la fonte che mi ha permesso la conoscenza; nella maggior parte dei casi tale fonte e' pubblica essendo io un semplice cittadino e non un professionista dell'informazione. Poiche' non alleghero' alcun documento ma menzionero' solamente la fonte che mi ha permesso di conoscere i fatti che citero', dichiaro la mia totale disponibilita' a fornire tutto il meteriale che possa servire a sostegno di cio' che affermo.

Premessa

Ho scritto questo premessa il 03-06-2002; ho fissato la data con lo scopo di capire quali possano essere gli elementi di conoscenza che mi permettono di fare le affermazioni gravi che seguono e che sono alla base della denuncia presentata nuovamente.

Affermo subito al fine di sgombrare il campo da equivoci, che non sono vittima della campagna di disinformazione che oramai a livello mondiale punta a dipingere un quadro rassicurante sul futuro dell'umanita'.

E' falso che il futuro che ci aspetterebbe sarebbbe roseo e sereno se non ci fosse il terrorismo manifestatosi l'11-09-2001 a turbarlo e minacciarlo.

A riguardo affermo solo che non credo affatto ad un fantoccio qual' e' G. Bush Junior, diventato Presidente grazie ad elezioni molto probabilmente truccate. Infatti il negato conteggio delle schede della Florida ha impedito di cancellare ombre e dubbi inquietanti sulla regolarita' della elezione di un personaggio che e' diventato l'uomo piu' potente del mondo grazie alla campagna elettorale finanziata dai petrolieri della Florida i quali ora, andando all'incasso per i finanziamenti elargiti, ostacolano la sottoscrizione da parte degli USA degli accordi di Kyoto esiziali per la sopravvivenza della umanita' (ecco il motivo per cui e' un fantoccio).

La campagna di disinformazione e falsificazione che a livello mondiale tende a scaricare sul terrorismo di Bin Laden colpe che sono d'altri, ovvero di "terroristi di Stato", in Italia si manifesta con la campagna di ottimismo diffusa dal governo italiano ed anche dal Presidente della Repubblica.

Non capisco proprio come si possa nutrire fiducia ed ottimismo in un Paese come l'Italia in cui si puo' tranquillamente affermare che la criminalita' ha messo le mani sulle Istituzioni ed i motivi che lo provano sono tanti; eccone alcuni :

1 - la legalita', lo stato di diritto e la liberta' sono minacciate da un ceto politico corrotto e criminale (lo provano le leggi approvate negli ultimi anni sia dall'Ulivo dei governi D'Alema-Amato che dal Polo in nome del "garantismo" ed anche le inchieste della magistratura sulla corruzione sempre all'ordine del giorno).

2 - la presenza a Palazzo Chigi di un signore che fin dal 13-02-91 e' matricolato bugiardo, di un signore che quando era imprenditore ha erogato illeciti finanziamenti al delinquente Craxi (sentenza di Cassazione del 22-11-2000 All Iberian), di un signore che pur non sapendo nulla delle tangenti versate da suoi dipendenti, si 'e arricchito grazie anche con la corruzione della GdF fatta dalla sua azienda Fininvest(sentenza di Cassazione del 07-11-2001); ed infine ,come sancisce la sentenza del GIP di Caltanisetta del 03-05-02, ha fatto affari con la Mafia in anni passati.

3- il conflitto tra potere giudiziario e potere politico sara' sempre piu' acuto e drammatico fino a quando in Italia la magistratura esigera' il rispetto della legalita'; infatti essendo la classe politica in Italia cosi' corrotta e criminale, le inchieste della magistratura che ogni giorno scoprono casi nuovi di corruzione ne sono la prova piu' eclatante, da aver permesso anche la legittimazione politica di un personaggio come Berlusconi, ora "tale casta" "esige" dalla magistratura l'assoluzione del Cavaliere per ragioni di Stato indipendentemente dai reati commessi da imprenditore; allo stato attuale della situazione, una condanna giusta del Presidente del Consiglio anche fondata su prove inoppugnabili, non e' piu' ammissibilie perche' rappresenterebbe uno smacco per tutto il ceto politico italiano che ha legittimato un personaggio come Berlusconi; e' quindi inevitabile che fino a quando in Italia vi sara' qualche magistrato che esigera' la difesa vera della legalita' lo scontro ci sara' sempre; e vivaddio in Italia in questo momento sono ancora molti i magistrati che onorano la memoria dei tanti magistrati morti in passato per difendere la legalita' del Paese...

Non e' per caso o per errore o per dimenticanza che in passato colpevolmente e dolosamente sia stata censurata la sentenza di Venezia e che ora l'informazione, soprattutto televisiva che forma e condiziona la pubblica opinione italiana, abbia dato rilievo all'archiviazione dell'inchiesta su Berlusconi e Dell'Utri come mandanti degli assassini di Falcone e Borsellino censurando della medesima sentenza i passaggi in cui venivano riconosciuti i provati rapporti d'affari di Berlusconi, dell'Utri e della Finivest con la mafia proprio alla vigilia della commemorazione del decennale dell'assassinio di Falcone.

A tale situazione di degrado in Italia si e' potuto arrivare perche' molti principi ed ideali scritti nella Costituzione italiana sono stati calpestati da un ceto politico che e' sempre piu' diventato corrotto e criminale.

In base a tali principi e valori l'Italia dovrebbe essere un Paese in cui valori come la liberta', la democrazia e la legalita' dovrebbero essere tutelati. Tutela della legalita' significa tutela dei diritti di tutti, delle persone piu' potenti e forti le quali anche se non ricche e potenti pero' per il fatto di essere giovani ed attive sono in grado di difendersi da sole, ma anche delle persone deboli ovvero delle persone anziane, delle persone malate, delle persone che per vari motivi sono incapaci autonomamente di difendersi.

Un Paese, per garantire la tutela degli ideali e dei valori sopracitati, deve avere una classe politica e una classe dirigente con certe caratteristiche.

Una caratteristica imprescindibile e' quella della onesta' e della moralita' intesa in senso civico.

L' Italia per un cinquantenne come me che dai primi anni '70 si interessa della cosa pubblica, non ha mai avuto, da quegli anni, una classe politica ed una classe dirigente che soddisfi quelle caratteristiche.

A sostegno di questa grave affermazione ricordo ed invito a leggere cio' che ha scritto Pasolini il 17-11-1974 nell'articolo "Io so". Nella pagine WEB http://members.xoom.it/pcampoli ho inserito questo scritto di Pasolini che oggi assume ancor piu' valore e validita' considerando la situazione drammatica in cui versa il Paese.

Pasolini nell'articolo si riferiva ai fatti drammatici dell'epoca : alla strategia della tensione, al terrorismo, alle "stragi di Stato", alle collusioni e alle complicita' di pezzi dello Stato con l'eversione;

Gia' allora la situazione del Paese era grave e drammatica sebbene non lo fosse come oggi : infatti all'apparenza  gran parte del ceto politico non aveva macchie di tipo giudiziario e, a mio avviso fattore ancor piu' importante, nella coscienza della maggioranza degli italiani, nonostante i gravi fatti che accadevano, c'era la speranza di costruire un Paese piu' giusto e piu' libero.

Oggi purtroppo, anche se apparentemente la situazione appare meno grave perche' scorre meno sangue di cittadini puliti ed onesti, la situazione e' piu' drammatica e grave non solo per l'esistenza del "terrorismo internazionale" manifestatosi apertamente con l'attentato del 11-09-2001, ma perche' ci troviamo in Italia "in mancanza non soltanto di giustizia, ma di speranza di giustizia".

Per provare come la speranza di giustizia sia soffocata e repressa, basta ricordarsi di colui che e' a Palazzo Chigi, o dei tanti personaggi inquisiti, imputati, condannati ed anche pregiudicati per reati gravi oppure dei tanti personaggi con sentenze definitive che risiedono nel Parlamento italiano in questa legislatura.

Per capire con animo libero da ogni preconcetto come tale speranza di giustizia sia al momento repressa e soffocata basta pensare che ora in Italia le condanne giudiziarie non sono piu' un biglietto di uscita dal Parlamento ma sono un biglietto preferenziale di entrata.

La denuncia che ho presentato nel 1997-1998 alla Corte di Giustizia di Strasburgo elencava esplicitamente violazioni di diritti fondamentali avvenute in Italia nelle elezioni politiche del 1994 ma gia' allora in cuor mio pensavo a cio' che aveva scritto Pasolini nel 1974.

Ora non solo lo penso in cuor mio ma lo dichiaro apertamente e lo documento in tale denuncia aggiornata ed arricchita che oltre a voler provare la violazione di diritti fondamentali avvenuti in Italia dal 1994, per me rappresenta un tassello di quel processo che Pasolini voleva istruire nei riguardi della classe politica italiana.

Struttura dell'attuale denuncia :

- dati della denuncia ripresi dalla denuncia del 10-10-1997

- elenco degli elementi principali presentati nella precedente denuncia.

- elenco dei fatti nuovi.

Dati della denuncia

Dati del denunciante ( o dei vari denuncianti che vogliono dare la loro adesione).

Esposizione dei fatti : ritengo che sia stato violato il diritto tutelato

dall'art. 19 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10-12-1948

dall'art. 10 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle liberta' fondamentali adottata Roma 4-11-1950 entrata in vigore 03-09-1953 ratificata il 4-08-1995. n. 848 (G.U.Italiana n.221 del 24-09-1995)

dall'art. 21 della Costituzione Italiana in vigore dal 1-1-1948.

Intendo con cio' riferirmi alla censura, operata dalla quasi totalita' dei mezzi di informazioni italiani, della notizia del reato di falsa testimonianza di cui si e' reso responsabile il cittadino Berlusconi Silvio in data 27-09-88 dinnanzi al Tribunale di Verona.

Con sentenza n. 97 n.215/89 del Reg. Gen. della Corte di Appello di Venezia, in giudicato il 13-02-91, il cittadino Berlusconi Silvio e' stato riconosciuto colpevole del reato penale di falsa testimonianza per avere falsamente dichiarato in sede di interrogatorio dinanzi al Tribunale di Verona, in data 27.09.88, di essersi iscritto alla Loggia P2 in un periodo di poco anteriore allo scandalo e di non aver mai pagato una quota di iscrizione.

Nella medesima sentenza si dichiara non doversi procedere, in ordine al reato di falsa testimonianza, nei confronti di Silvio Berlusconi per essere il reato estinto per amnistia.

Pur tuttavia nella medesima sentenza si afferma che il Berlusconi ha compiutamente realizzato gli estremi obiettivi e subiettivi del contestato delitto interrogato in qualita' di teste-parte offesa dinnazi al Tribunale Penale di Verona.

Essendo intervenuta la ventitreesima amnistia della storia repubblicana, che io considero una riprova del degrado civile e politico italiano, il reato e gli effetti penali sono stati estinti ma non puo' essere cancellata la responsabilita' morale del reato compiuto.

Questo precedente penale e' di una gravita' tale da precludere la possibilita' a qualunque cittadino di ricoprire incarichi Istituzionali perche' ne compromette la credibilita', requisito imprescindibile per un uomo politico. Puo' rimuovere tale preclusione sopramenzionata solamente una investitura popolare, ottenuta col voto libero e cosciente dei cittadini informati correttamente di un cosi' grave precedente penale.

Poiche' la notizia in oggetto,dopo l'entrata in politica del cittadino-imprenditore Berlusconi non e' stata diffusa presso la pubblica opinione italiana in maniera tale da far decadere la preclusione sopramenzionata, il deputato Berlusconi e' delegittimato in qualita' di rappresentante del popolo Italiano.

Posso documentare tutto il lavoro da me svolto per ottenere la tutela di questo diritto violato e posso anche provare cosa non e' stato fatto da chi avrebbe dovuto tutelare questo diritto violato. Attualmente tale documentazione e' anche disponibile nelle pagine WEB www.berluscastop.it/pcampoli o in http://members.xoom.it/pcampoli

Sulla base di questa documentazione denuncio per il silenzio che ha avvolto questa notizia :

Elenco dei dati della denuncia del 1997-1998

  1. Durante la campagna elettorale per le elezioni politiche del 1994 censura della sentenza per falsa testimonianza del candidato alla Camera dei Deputati Silvio Berlusconi da parte dei mezzi di informazione.
  2. . Analogo comportamento hanno tenuto gli avversari politici.
  3. Colpito da tale precedente penale tenuto nascosto mi sono attivato per ricordarlo ai mezzi di informazione ed agli avversari politici : posso provare il lavoro svolto e i contatti avuti. Le risposte ricevute hanno rafforzato il personale convincimento riguardo ad una colpevole censura in favore di un personaggio potente.
  4. Alcune delle risposte, delle reazioni ottenute e dei dati che provano la censura a) articolo di Montanelli del 01-09-1994 Delitto e Castigo sul quotidiano La Voce, b) episodio grave accaduto a me nell'esercizio del diritto tutelato dall'art. 21 della Costituzione Italiana il 12-09-1994 al Festival Nazionale dell'Unita', c) risposta dell'on. Violante nel luglio 1995 documentata su video, titoli di tutti i quotidiani italiani del 04-12-1997 : prima condanna di Berlusconi per la sentenza Medusa; d) Il settimanale Espresso, dopo la discesa in politica del Berlusconi ha ricordato la sentenza per falsa testimonianza solo in un articolo del 11-03-1994; recensione del libro di G. Fiori "Il Venditore" ed. Garzanti e) il 04-12-1997 tutti i quotidiani hanno titolato, mentendo, la sentenza Medusa come prima condanna di Berlusconi. f) ad Odeon TV l'on. Carlo Taormina, candidato alle elezioni politiche del 1996 per FI ha ammesso di non conoscere questo precedente penale. g) possiedo documenti audio di battibecchi avuti con l'on. Francesco D'Onofrio in diretta alla emittente radio Italia Radio in cui egli negava la iscrizione di Berlusconi alla loggia P2. h) possiedo documento audio in cui funzionario dell'Ufficio Affari interni del Quirinale mi garantisce una risposta alle lettere inviate al Quirinale negli anni 1994-1997; tale risposta mi deve ancora pervenire. i) censura fatta nella versione italiana pubblicata dalla Mondadori (di Berlusconi) di una frase pubblicata nel libro di Fabrizio Calvi "L'Europe des parrains". (fonte pag. 73 Il Venditore - ed. Garzanti.)
  5. Menzogne di Berlusconi riguardo alla persecuzione giudiziaria portata avanti da "toghe rosse" per colpirlo politicamente.

Le risposte evasive o menzognere ottenute da varie personalita' politiche ed Istituzionali oppure tratte dai mezzi di informazione riguardo alla censura della sentenza in oggetto provano come da parte di oramai tutto il ceto politico italiano, da parte di coloro che rivestono le massime cariche dello Stato e da parte dei mezzi di informazione vi sia la volonta' di appoggiare e sostenere un personaggio come Berlusconi che e' un vero pericolo per la legalita' e la democrazia; tutto cio' accade perche' chi detiene oggi il potere politico sia al Governo del Paese che alla opposizione vuole "bastonare" la magistratura utilizzando un personaggio come Berlusconi e scaricando su di lui la colpa storica di tale operazione..

Poiche' i dati oggettivi, le sentenze in giudicato che molto lentamente arrivano al grado finale, sono a sfavore della innocenza e della correttezza del cittadino Berlusconi, la natura criminale di Berlusconi emerge anche se a fatica; attraverso un'opera di manipolazione e falsificazione della verita' alla gran parte della pubblica opinione italiana che non legge ma che guarda solo la TV vien fatto passare il messaggio di un Berlusconi esente da colpe e crimini di gravita' eccezionale anzi vien fatto passare il messaggio di un Berlusconi "perseguitato" per motivi politici da una magistratura "politicizzata"; a questo punto il quadro si chiude facendo convergere il consenso della maggioranza degli italiani su Berlusconi ed i suoi alleati che utilizzano questo consenso estorto con la menzogna e l'inganno per smantellare lo stato di diritto.

La documentazione che ho potuto raccogliere svela l'opera di falsificazione e mistificazione della realta' operata dal Berlusconi e da tutti coloro che lo appoggiano e lo sostengono. La "dimenticanza" e la censura del precedente penale da cui sono partito e' grave in se' ma soprattutto e' inammissibile per le conseguenze che il Paese sta pagando dal 1994 ad oggi.Infatti Berlusconi accusa la magistratura italiana di perseguitarlo per motivi politici, ed ha convinto anche la maggioranza del popolo italiano della veridicita' di questo.

Inoltre dichiara lo stesso Berlusconi di non volere sottostare alle sentenze di una magistratura "politicizzata" perche' egli ha ottenuto la legittimazione popolare della maggioranza del popolo; tale consenso lo rende quindi immune da sentenze e processi orditi e portati avanti per "motivi politici";chiaramente e' falso che la magistratura italiana agisca nei suoi confronti per motivi politici, egli non ha prove e dati inoppugnabili nel sostenere simili accuse false e diffamatorie e si puo' avvalere della immunita' parlamentare per lanciare queste accuse diffamatorie che creano solo scompiglio e sconquasso istituzionale.

Quali magistrati sarebbero al servizio di "politici avversari" del Berlusconi? Il dott. Colombo, la dott.ssa Boccassini? il dott. Davigo? faccia nomi precisi e menzioni fatti precisi invece che lanciare accuse generiche alle "toghe rosse" sfruttando la immunita' offertagli dall' art. 68 della Costituzione; tali accuse false servono solo a gettare fango su uomini e magistrati che rischiano la pelle per il loro coraggio e la loro correttezza!!!!!

Inoltre e' falso che la magistratura italiana agisca contro Berlusconi per reati politici : egli e' stato processato ed in parte e' stato assolto, prosciolto o non condannato per prescrizione, per reati comuni compiuti mentre era imprenditore. E' piu' plausibile anzi che egli, avendo perduto i padrini politici, essendo ben conscio dei reati commessi durante la attivita' imprenditoriale, temendo le conseguenze giudiziarie che su di lui si sarebbero abbattute in assenza della immunita' parlamentare, abbia iniziato la carriera politica per difendersi dai processi che inesorabilmente lo hanno coinvolto.

L' "accanimento" giudiziario che il Berlusconi e sodali denunciano ad ogni pie' sospinto non esiste affatto ; la stessa sentenza passata in giudicato per corruzione della GdF, tanto sbandierata dal Berlusconi&sodali perche' ha riconosciuto l'innocenza di Berlusconi nella corruzione contestata, testimonia e prova, essendoci stata corruzione della Fininvest nei riguardi di militari della GdF che era giusto e doveroso indagare su Berlusconi ed il suo gruppo, se nei riguardi di Berlusconi cittadino, aspirante ad alte cariche Istituzionali, la magistratura italiana ha rivolto particolare attenzione e', tale attenzione, dovuta e normale : poiche' sono molti e fondati i sospetti che gravano sulla sua attivita' imprenditoriale e sul suo passato per cui e' scontata e giusta l'attenzione che la magistratura gli ha riservato nel momento in cui egli ha deciso di dedicarsi alla attivita' politica.

Il Berlusconi aspirando e ricoprendo purtroppo alti incarichi istituzionali acquisisce il potere di decidere del futuro di milioni di persone; per quale motivo esige che non si faccia luce su numerosi episodi oscuri del suo passato?come puo' pretendere questo signore che avversari politici e semplici cittadini che vedono la loro vita pesantemente condizionata dalle sue decisioni, possano fidarsi della sua correttezza istituzionale, della sua democraticita' se non e' possibile fare luce e chiarezza sui suoi trascorsi oscuri?E' giusto, normale e necessario che si faccia chiarezza su come ha avuto successo nella attivita' di imprenditore, e gli ostacoli che egli frappone affinche' sia acclarato e chiarito come si sia arricchito induce, giustamente, a pensar male.

Berlusconi invece contravviene alle giuste richieste di trasparenza ed ai principi basilari dello stato di diritto calpestando il famoso motto presente in ogni aula di giustizia, e dimostra apertamente di non vuole essere giudicato perche' milioni di persone lo hanno votato, peccato che dimentica che il consenso dei cittadini italiani egli lo ha estorto con la menzogna e l'inganno in conseguenza del possesso pluridecennale del mezzo televisivo.

 

Elenco dei fatti nuovi.

Questa parte della denuncia e' soggetta ad espandersi in continuo perche' da quando si e' insediato il governo Berlusconi ogni giorno scoppia una nuova polemica scatenata ed originata dai continui colpi inferti ai principi di legalita' e di democrazia che ancora sopravvivono nell'ordinamento politico-giudiziario italiano, ed anche perche' attraverso un lavoro di ricerca di archivio durante il tempo libero dal lavoro continuo a raccogliere dati ed elementi di prova tratti dal passato per documentare la complicita' e la connivenza di cui ha potuto godere Berlusconi. Quasi ogni giorno dall'insediamento del governo Berlusconi scoppiano polemiche sul fronte della giustizia per i problemi che ancora coinvolgono il Presidente del Consiglio, sul fronte dell'informazione per lo strapotere del Berlusconi padrone assoluto dei mezzi televisivi sia pubblici che privati; sul fronte dell'economia per l'irrisolto conflitto di interessi, ect. ect.

Quanto sta ora accadendo nel Paese mi permette di parlare apertamente e senza alcun filtro perche' oramai e' chiara e lampante la situazione in cui versa lo Stato Italiano.

Prima di fare un elenco parziale dei fatti nuovi (sottolineo parziale anche perche' non sono ne' un professionista del diritto, ne' un professionista dell'informazione ma solamente un semplice cittadino che sacrifica gran parte del tempo libero per le tematiche legate alla legalita') faccio dapprima un quadro della situazione politico-sociale dell'Italia e poi descrivo e riassumo le cause per cui in Italia si sia giunti allo stato di degrado politico-sociale-morale che ha permesso il successo in politica di un personaggio come Berlusconi.

Situazione politico-sociale dell'Italia del 2002.

Nella lettera del 13/08/98 dopo aver motivato ed espresso il mio disappunto per la decisione del Comitato dei tre con cui e' stata dichiarata irricevibile la mia denuncia, esprimevo il timore che l'Italia potesse precipitare nel caos e nel disordine a causa di gravi problemi di ordine pubblico conseguenti ad instabilita' politica e grave crisi delle Istituzioni italiane.

La vittoria elettorale del Polo politico che sostiene un personaggio come Berlusconi e la conseguente gestione politica del Governo di centro-destra, stanno velocemente bruciando tutti i risultati positivi raggiunti dai Governi dell'Ulivo ed in particolare dal governo Prodi-Ciampi. (anni 1996-1998). A passi da gigante il governo di centro-destra presieduto da Berlusconi sta gettando il Paese nella situazione che paventavo, temevo, prevedevo e che denunciavo con le lettere-denuncia del 1997-1998.

Nel 1998 in particolare stavo gia' intuendo l'agguato che si stava preparando all'interno dell'Ulivo per cacciare Prodi e Ciampi, persone troppo oneste per il mondo politico italiano.

Infatti ora Prodi e' "esiliato" a Bruxelles da dove, per l'incarico che ricopre, non puo' interferire nella bagarre politica italiana e Ciampi e' "sistemato" al Quirinale, posto di prestigio ma poco influente, per il ruolo assegnato dalla Costituzione Italiana, alla lotta politica interna italiana. L'allontamento dalla politica italiana di due personalita' con grandi capacita' tecniche, alta credibilita' internazionale e forte caratura morale, sta danneggiando enormemente l' Italia e sta precipitando il Paese in una situazione molto grave.

Al di la' della falsa compattezza di facciata, il Polo delle Liberta' e' una armata Brancaleone unita solo da motivi di potere e dalla forza di intimidazione esercitata da Berlusconi che, obbligato ad uno scontro finale per la sopravvivenza derivante dalle giuste inchieste giudiziarie, la tiene unita e compatta, dopo essersi impossessato del Governo del Paese, per combattere la guerra santa contro la Magistratura.

L'opposizione dell'Ulivo, nella assenza di personalita' autorevoli come Prodi e Ciampi, e' allo sbando totale ed in preda a lotte intestine che dimostrano come anche in tale accozzaglia partitica prevalgono personalismi ed egoismi meschini e manchino ideali e valori al servizio della politica con la P maiuscola.

Per quanto concerne il presidente Ciampi, la recente vicenda della promulgazione della legge sulle rogatorie getta un' ombra di sospetto riguardo la indipendenza della carica ricoperta ; tale vicenda e' inserita tra i fatti nuovi che elenchero'.

La assenza di personalita' credibili e la mancanza di statisti con forte caratura morale nel mondo politico italiano hanno fatto precipitare la vita politica italiana in uno squallore indicibile ed ha innescato una guerra fra le varie Istituzioni del Paese che mette in serio pericolo lo stato democratico.

Una prima conseguenza di questa situazione grave e' l'aumento della tensione sociale che si trascina dietro la minaccia reale di disordini nell'ordine pubblico.

Si pensi solamente ai gravi fatti di Genova, al comportamento squadristico e di tipo cileno delle forze dell'ordine italiane che hanno menato e percosso cittadini inermi che esercitavano pacificamente il diritto di manifestare contro i rappresentanti del G8; tutto cio' e' accaduto mentre le stesse forze dell'ordine hanno lasciato indisturbati i black-block che mettevano a ferro e fuoco la citta'.

Oppure si pensi ai fatti accaduti a Napoli nella primavera del 2001 durante il governo dell'Ulivo, svelati dalla inchiesta della Procura napoletana e i contrasti che sono sorti addirittura tra le forze di polizia e la magistratura. Sulla base di cio' che sta accadendo ora in Italia, mi sento di affermare tranquillamente che cio' che e' accaduto a Genova in occasione del G8 e che sta emergendo ora su cio' che e' accaduto a Napoli, e' stato solo l'inizio di una catena di disordini e di tensioni di piazza che si profilano all'orizzonte del Paese se questo governo, presieduto da Berlusconi, rimarra' al potere ma anche se non vi sara' un ricambio profondo e radicale in tutti i settori della vita politica italiana.

Infatti questo governo, per difendere e tutelare l'impunita' di grandi criminali rifugiatisi sotto le ali protettrici di Forza Italia e del cosidetto "Polo delle Liberta'", ha varato ed ha in cantiere norme e leggi che metteranno in pericolo lo Stato sociale e la tutela dei diritti dei lavoratori e delle fascie piu' deboli della societa', per cui fin da ora nel Paese sta crescendo ed aumentando la protesta e la tensione sociale specialmente in quei settori piu' informati e sensibili della societa' italiana.

Il quadro che sto dipingendo potrebbe sembrare non corrispondente alla verita' e troppo buio ed irreale; purtroppo la realta' del Paese e' questa anche se la gran maggioranza pubblica opinione "ubriacata" dalle TV pubbliche e private ancora non lo avverte;

Infatti, la maggioranza della pubblica opinione italiana, influenzata e condizionata dal mezzo televisivo in mano pressoche' totale del Berlusconi, al momento non si sta rendendo conto che in Italia vi e' gia' una dittatura che al momento e' morbida e soft ma che presto si trasformera' in dittatura dura e palese, dominata da criminali comuni travestiti da politici.

Cio' puo' accadere grazie al controllo quasi totale dei mezzi di informazione televisivi in mano a Berlusconi ed a una falsa "opposizione" che e' divisa da lotte intestine;

purtroppo al blocco di potere criminale guidato da Berlusconi si contrappone un'accozzaglia di partiti che si dimostra priva di valori ed ideali e preoccupata principalmente a bloccare la parte sana della magistratura italiana, essendo ben conscia di avere scheletri nell'armadio; infatti non e' solo Berlusconi e i suoi sodali a temere le inchieste giudiziarie; Berlusconi&company sono i piu' esposti al momento sul versante giudiziario, ma e' tutto il ceto politico italiano che teme la scoperta della verita' e l'azione di una magistratura sana e libera da condizionamenti politici.

Altro che "toghe rosse" asservite ai comunisti, occorre smetterla con le "balle" false e menzognere della propaganda berlusconiana!!!! mai come ora in Italia vi sono magistrati coraggiosi che tentano di difendere caparbiamente la legalita' e cercano di attuare il motto presente in ogni aula di giustizia "La legge e' uguale per tutti".

A causa del controllo dell'informazione al servizio in primis di Berlusconi&company, ma anche in seconda battuta di tutto un ceto politico corrotto e criminale, la pubblica opinione non e' informata correttamente sui provvedimenti in cantiere approntati e preparati da parte del governo di centro-destra per abbattere lo Stato sociale e lo Stato di diritto.

la stragrande maggioranza della pubblica opinione non avverte le conseguenze delle nuove leggi che l'attuale governo ha varato o sta approntando poiche' ancora "sopravvivono" gli effetti di leggi ed ordinamenti che tutelano i diritti dei cittadini.

Quando le leggi in cantiere o alcune leggi gia' approvate (diritto societario, rogatorie, rientro capitali, riforma dell'ordinamento giudiziario, riforma delle norme sul lavoro e la previdenza) inizieranno a dare i frutti perversi che Berlusconi e i suoi sodali si attendono, allora per il Popolo sara' troppo tardi perche' la repressione poliziesca, che gia' ha iniziato a far capolino durante il G8 ed i fatti di Napoli, impedira' l'esercizio dei diritti fondamentali della persona.

Origini inquietanti del potere di Berlusconi e controllo della opinione pubblica.

L'Italia e' precipitata in questa situazione lentamente nel tempo perche' un ceto politico che si sta dimostrando ogni giorno di piu' criminale e corrotto, nell'arco degli anni '80-'90 ha permesso ad un delinquente come Berlusconi di acquisire un enorme potere economico in violazione sistematica delle leggi italiane.

Per informarsi a riguardo basta leggersi ad esempio i libri :

"Berlusconi inchiesta sul signor TV" di Giovanni Ruggeri e Mario Guarino,Kaos

"Il venditore" di Giuseppe Fiori, Garzanti,

"Fratello P2 1816" di Mario Guarino, Kaos.

Questi libri, scritti da giornalisti liberi, ovvero da veri giornalisti, documentano con dati e fatti inoppugnabili come Berlusconi si sia arricchito. Questi libri documentano correttamente, non facendo ricorso alla diffamazione e alla denigrazione, chi e' veramente Berlusconi, come egli abbia costruito la sua ricchezza. Le inchieste giudiziarie e le sentenze della magistratura italiana hanno poi confermato la veridicita' del contenuto di quei libri e di altri che non menziono ma che possiedo.

Gli autori Ruggeri e Guarino sopracitati per i libri menzionati ed usciti nel 1994 e nel 2001 in occasione della campagna elettorale per le elezioni politiche, non sono mai stati querelati da Berlusconi per un solo motivo :Berlusconi non aveva alcun interesse a sporgere denuncia per diffamazione perche' le decine di migliaia che leggono e si informano andando in libreria in questi anni in Italia sono una ristretta minoranza rispetto ai milioni di teledipendenti che egli e' in grado di condizionare con l'aiuto dei tanti giornalisti ed imbonitori televisivi al suo servizio.

Il successo politico conseguito dal Berlusconi dal 1994 ad oggi prova e dimostra come il controllo della informazione possa permettere ad un personaggio inquietante come lui di estorcere consenso e voti.

I giornali stranieri e la pubblica opinione europea si stupiscono come mai un simile personaggio, con tutto il background che ha alle spalle, possa ottenere il consenso politico che ottiene; si chiedono in Europa media ed opinion maker come possa Berlusconi infinocchiare la maggioranza di un popolo come quello italiano; la risposta e' contenuta in cio' che ho gia' detto : il "consenso" popolare Berlusconi lo ha estorto fondamentalemente grazie al possesso della maggioranza dei mezzi di informazione e alla complicita' di un ceto politico criminale e corrotto che solo alla apparenza finge di combatterlo e contrastarlo.

La falsa opposizione dei partiti "finti" avversari e nemici di Berlusconi stanno creando nella pubblica opinione italiana confusione, sconforto, rassegnazione; questi sentimenti negativi che si stanno diffondendo in sempre piu' vasti settori della pubblica opinione, aumentano ed accrescono il potere di appeal del Berlusconi che, spacciando una falsa immagine di imprenditore capace e competente, apparendo vincente e onnipotente ha gioco facile nel raccogliere e catturare consenso.

se si aggiunge a questi stati d'animo che si stanno diffondendo sempre piu' in crescenti strati della popolazione la ancora grande ignoranza diffusa in ampi settori della popolazione facile vittima di imbomitori di varia natura, si capisce allora come un navigato ed esperto seduttore come Berlusconi riesca a catturare ed estorcere in Italia consenso popolare.

L' ultima inchiesta dell'Eurispes e gli arresti della "imbonitrice" televisiva Wanna Marchi e dalla "guaritrice" Mamma Ebe confermano come ampi settori della popolazione italiana possano essere vittime di un venditore di fumo come Berlusconi.

Il possesso ed il controllo dei mezzi televisivi ed anche di tanta informazione scritta condizionata dalla pubblicita' raccolta anch'essa in gran parte da aziende che sono nelle mani di Berlusconi, permettendo al Berlusconi stesso il controllo della maggioranza della pubblica opinione, non costringono il Berlusconi stesso a "difendere" l'onore offeso da libri scomodi che pochi leggono.

Nel 1987, alla prima edizione del libro "Berlusconi inchiesta sul signor TV", Berlusconi fece ricorso a tutti i mezzi possibili per impedire l'uscita del libro "scomodo".

Nella premessa del libro "Berlusconi inchiesta sul signor TV" edita dalla Kaos nel 1994 sono spiegate bene le vicissitudini che hanno subito i 2 autori perseguitati dalle intimidazioni e dalle denunce del Berlusconi; la sentenza della Corte Suprema della Cassazione del 30 marzo 1993 ha riconosciuto la loro correttezza dei 2 giornalisti nell'informare i lettori a proposito di Berlusconi.

Poiche' la verita' sta da una parte e ripeto, seppur con fatica anche a livello giudiziario stanno lentamente arrivando le conferme, solo con la menzogna e la falsificazione Berlusconi e i suoi sodali riescono a spacciare per vero il falso riuscendo il tal modo ad estorcere il consenso in modo "democratico".

Per documentare cio' che ho appena detto ricordo una menzogna e una falsificazione recentissima che e' descritta in un articolo apparso nel giornale "La Repubblica" del 15-01-2001, a firma di Paolo Sylos Labini. L'avvocato Bonomo, presidente della Fininvest, mentendo, ha avuto il coraggio di affermare "non e' vero che Ruggeri e Guarino siano stati assolti in tutti e tre i gradi di giudizio" nelle vicende giudiziarie innescate dalle denunce di Berlusconi.

Rincarando la menzogna l'avvocato Bonomo ha aggiunto che "la sentenza e' a disposizione di quanti ne siano interessati". A quale sentenza si riferisce? dov' e' questa sentenza che condanna per diffamazione Ruggeri e Guarino? Alla sede di Mediaset? della Fininvest?

L'unica vera sentenza di Cassazione che esiste e che sancise la verita' valida in uno Stato di diritto, e quindi per tutti i cittadini, e' quella che ha mandato assolti Ruggeri e Guarino ovvero la sentenza del 30-03-1993 emessa dalla suprema Corte di Cassazione composta dal presidente Guido Guasco e dai consiglieri Giuseppe Ciufo, Guido Ietti, Alfonso Malinconico e Carlo Cognetti.

Poiche' la verita' per Berlusconi e sodali e' scomoda ed e' a loro sfavorevole, occorre manipolarla e ribaltarla; per questo si fa' ricorso anche alla censura affinche' le persone a cui puo' arrivare la verita' e la conoscenza di "notizie scomode" non superi una certa soglia.

La vicenda della polemica scatenata da Berlusconi e dai suoi sostenitori in occasione della intervista a Rai Due del giornalista Marco Travaglio durante la trasmissione Satyricon, conferma che da parte del clan di Berlusconi non si ammette che il pubblico in ascolto di notizie scomode ma vere superi una certa soglia. I libri oramai, avendo poca diffusione ed essendo poco ricercati dal grande pubblico, non danno fastidio piu' di tanto;nei canali televisivi, poiche' il pubblico e' molto piu' vasto rispetto a chi si informa leggendo, non e' permesso che circolino certe notizie perche' sono troppe le persone che vedono ed ascoltano.

Per questi motivi, la puntata di Satyricon contenente l'intervista di Travaglio ha suscitato tanto clamore e una rabbiosa reazione del centro-destra; Infatti pur essendo un programma trasmesso dopo le 23:00, oltre 1 milione di italiani hanno potuto ascoltare delle "sgradite" verita' sul conto di Berlusconi. Cio' non e' piu' ammissibile per Berlusconi, essendo troppe le persone raggiunte da informazioni "scomode" per lui e la sua immagine da cui dipende il suo successo;poiche' il giornalista Travaglio, essendo ben informato sul conto di Berlusconi e non servile come oramai la maggioranza dei giornalisti italiani, rappresentava un soggetto pericoloso capace di smascherare le menzogne berlusconiane;

la notizia che Travaglio il 17-01-2002 avrebbe partecipato alla trasmissione di prima serata Sciuscia' ha scatenato una azione preventiva di censura da parte del capo dell'ufficio legale della RAI Rubens Esposito e da parte del direttore della prima divisione Giancarlo Leone.Solamente l'intervento del direttore di Rai Due Carlo Freccero ha evitato che si impedisse al giornalista Tavaglio la partecipazione al programma.

Questi dati oggettivi che riguardano Berlusconi, la corretta informazione su di lui da un lato e la censura e la manipolazione della informazione operata dai mezzi di comunicazione ai danni della pubblica opinione italiana, lo ripeto fino alla noia, permettono di capire cio' che all'estero non comprendono a proposito del consenso dato dagli italiani a Berlusconi.

Ancora l'Economist il 17-01-2002 si chiedeva come mai un premier come Berlusconi, col passato oscuro, con le sentenze giudiziarie che confermano le sue colpe e con i problemi giudiziari ancora pendenti, benche' anteponga chiaramente i propri interessi personali a quelli del Paese, continui a riscuotere il consenso che ottiene e per di piu' gli stessi italiani, votandolo e dandogli credito, sembrano non accorgersi di tutto cio'.

La risposta e la spiegazione della "anomalia" Italiana ritengo di averla fornita ampiamente;affermo e dichiaro di averla ben chiara essendo un cittadino semplice che vive in mezzo alla gente comune, ne percepisco gli umori comuni e diffusi; poiche' dedico molto impegno e sacrificio per essere correttamente informato e documentato, avverto, proprio perche' sono un cittadino semplice, come sia utilizzata, da Berlusconi&company in particolare, ma anche da tutto un ceto politico corrotto e criminale, la menzogna e la falsificazione per estocere il consenso "democraticamente".

Nella denuncia che mi e' stata rigettata il 06-07-98 spiegavo e documentavo alcune menzogne, falsificazioni e violazioni di legge che hanno permesso la legittimazione politica di un criminale come Berlusconi;ora, dovendo assistere e subire in un crescendo wagneriano le gravi conseguenze politiche e sociali di tale legittimazione inammissibile ribadisco in maniera piu' brutale le cause che conosco e posso documentare.

Purtroppo nel mio Paese, per lo stato della legalita' e per la democrazia italiana gli anni che si prospettano sono bui e tristi se Berlusconi e la sua gang rimarranno al potere;

Mi auguro e spero che gli altri Paesi europei e la stampa internazionale continuino a diffidare di Berlusconi e continuino ad avere la considerazione che hanno ora giornali come l'Economist, Stern, El Mundo tanto per citarne alcuni. Mi auguro anche che emerga la complicita' e le collusioni di cui Berlusconi ha goduto a livello politico ed Istituzionale. Spero vivamente che l'Europa non si faccia infinocchiare ed affascinare dal "seduttore" Berlusconi come e' accaduto per la maggioranza del popolo italiano disinformato ed ingannato da una informazione degna di una Repubblica delle Banane. Infatti ora Berlusconi si tiene ben stretto l'incarico di ministro degli Esteri per poter coltivare "le pubbliche relazioni" con i capi di Stato e di Governo europei al fine di conquistarli alla sua causa grazie alla dote naturale che ha di imbonitore ed abile venditore.

Coltivando la speranza che l'Europa non ceda ai richiami della sirena berlusconiana, mi auguro, con questa denuncia che aggiungo a quella spedita nel 1997-1998 di dare un piccolo contributo affinche' con l'aiuto dell'Europa libera, civile e democratica la gente sana ed onesta dell'Italia possa liberarsi definitivamente del cancro berlusconiano.

Attenta Europa, se non tieni lontano un personaggio come Berlusconi rischi di cadere nella rete della Piovra come l'Italia. E' una sirena molto accattivante quella berlusconiana, sa presentare il volto affabile e gentile, ma dietro alla maschera si nasconde il vero volto che e' quello ripugnante e vero del fascista e del criminale.

 

Elenco dei fatti nuovi : dati oggettivi che provano quanto affermato sopra.

1- I procedimenti giudiziari e le sentenze a carico di Berlusconi.

2- Complicita', collusioni e tecnica dello step by step.

3- Provvedimenti del governo Berlusconi-2 in favore del crimine e dello stravolgimento dello stato di diritto.

1- I procedimenti giudiziari e le sentenze a carico di Berlusconi.

I procedimenti giudiziari a carico di Berlusconi sono ordinati per data crescente dal primo grado di giudizio. I vari procedimenti arrivati all'ultimo grado di giudizio sanciscono che egli non sempre e' innocente, ma anzi...; purtroppo una informazione scritta tipica di una Repubblica delle banane assommata alla lungaggine dei processi penali che facilita l'amnesia della opinione pubblica disinformata e disorientata anche da una informazione televisiva pressocche' totalmente in mano a Berlusconi e sodali, permette di far arrivare alla maggioranza della pubblica opinione il messaggio, falso, di un Berlusconi innocente e vittima di una persecuzione giudiziaria ordita per motivi politici.

In una situazione in cui

- Berlusconi puo' utilizzare spregiudicatamente i media di cui dispone in abbondanza per creare disinformazione,

- non esistono veri avversari politici (lo provero' con dati obiettivi piu' avanti)

- ed esiste nel Paese oramai una informazione di regime se si escludono alcune eccezioni che dispongono di scarsi mezzi economici per farsi sentire, la magistratura, non potendo certo difendere la propria "immagine" e la propria funzione agli occhi della pubblica opinione, non essendo questo compito assegnatogli dalla Costituzione, risulta ingiustamente "antipatica" e persecutoria alla opinione pubblica, viene rovesciata la condizione delle guardie e dei ladri e si arriva all'annullamento delle conseguenze penali delle sentenze perche' si e' ottenuto un consenso popolare grazie alla menzogna e all'inganno.

Falsa testimonianza : reato commesso il 27-09-88

I' grado 22-07-89 : non doversi procedere perche' il fatto non costiruisce reato.

II' grado 01-10-90 : non doversi procedere per il reato di falsa testimonianza

III' grado annullata per amnistia. Sentenza in giudicato il 13-02-1991.

La sentenza riconosce pero' che il reato e' stato commesso. Tale sentenza e' l'elemento da cui sono partito e la sua censura mi ha fatto capire molte cose.

Vicenda Medusa : reato di falso in bilancio.

I' grado 03-12-97 : condanna a 1 anno e 4 mesi per falso in bilancio. Condanna condonata per amnistia del 1990.

Tale sentenza fu dichiarata da tutta l'informazione nazionale come prima condanna "dimenticando" la sentenza per falsa testimonianza di II' grado. Questo dato oggettivo l'ho gia' denunciato nella documentazione presentata nel 1997-1998.

II' grado 09-02-2000 : assoluzione per il falso in bilancio.

III' grado 01-10-2001 : assoluzione per il falso in bilancio.

Tangenti alla GdF : reato di corruzione.

Tale procedimento ha interessato gli anni 1994-2001 : nel novembre 1994 Berlusconi ricevette un avviso di garanzia mentre era Presidente del Consiglio, dovette dimenttersi perche' la maggioranza politica che lo sosteneva non lo appoggiava piu'.

I' grado 07-07-98 : condanna a 2 anni e 9 mesi per corruzione

II' grado 09-05-2000 : assoluzione per la vicenda Tele+ e prescrizione per le vicende Mediolanum, VideoTime, Mondadori.

III' grado 07-11-01 : assoluzione.

Alcune riflessioni su questa vicenda che ha avuto molto rilievo e risonanza di varia natura.

Ho ampia rassegna stampa su tutta la vicenda; possiedo le motivazioni della sentenza di II' grado che ho messo in Internet e ho ampi stralci delle motivazioni della sentenza della Cassazione.

Accetto da cittadino rispettoso delle sentenze anche quelle che mi paiono ingiuste e quindi anche questa che sancisce l'innocenza di Berlusconi a riguardo della corruzione alla GdF. Mi permetto solo di evidenziare alcuni stralci di articoli che possiedo integrali e che posso esibire. Tali passaggi mi lasciano perplesso sulle motivazioni addotte dai giudici della Cassazione per assolvere il Berlusconi per cui dopo i brani giornalistici mi permetto di esprimere le mie riflessioni amare.

Da un articolo dell'ex-pm Antonio di Pietro :

...Punto primo: la Cassazione conferma che ci fu corruzione e che la Fininvest non fu vittima di una concussione.

Secondo: dice che fu Sciascia a pagare gli uomini della guardia di finanza che dovevano fare le verifiche fiscali rilevando la pertinenza degli argomenti con cui i giudici di merito hanno ampiamente acclarato che questo alto dirigente certamente operava per il gruppo e non a titolo personale. Esclude anche che possa aver agito sotto la pressione dei finanzieri e dice che ha utilizzato scientemente e liberamente una nota prassi di malcostume: quella di pagare per ottenere vantaggi.

La Cassazione conferma anche che il pagamento fu autorizzato dai vertici dell'azienda. Ciò è esattamente quello che ha sostenuto l'accusa, ma qui parte il gioco delle tre tavolette: i vertici dell'azienda sono sempre stati indicati in Paolo e in Silvio Berlusconi, ma i giudici di merito avevano assolto Paolo, restringendo le responsabilità a Silvio. Adesso la Cassazione ribalta questo impianto e dice che è credibile il contrario, per le stesse ammissioni fatte a suo tempo da Paolo Berlusconi, mentre sostiene che non ci sono prove per Silvio. Dunque i vertici Fininvest non ne escono scagionati, almeno non lo sono moralmente anche se nei fatti si, perché per la regola del "ne bis in idem" Paolo Berlusconi che è già stato assolto per questa vicenda non può più essere processato e per Silvio Berlusconi vale invece questa definitiva sentenza della Cassazione.Morale, si sta suonando la grancassa per una sentenza che conferma che i vertici della Fininvest hanno corrotto la guardia di finanza, anche se poi escono tutti assolti grazie al palleggio di responsabilità tra Berlusconi e Berluschino.

Secondo articolo : MILANO - Assolto nel merito e non più soltanto per prescrizione. Assolto "per non aver commesso il fatto" e non perché graziato dalle attenuanti, proprio nell'inchiesta per la quale nel novembre 1994 ricevette dal pool Mani pulite l'invito a comparire nel corso del vertice Onu di Napoli sulla criminalità: la sesta sezione penale della Cassazione ha completamente prosciolto Silvio Berlusconi dall'accusa di aver autorizzato dirigenti Fininvest a pagare tangenti alla Guardia di Finanza per addomesticare le verifiche fiscali nelle società Mediolanum, Mondadori, Videotime e Telepiù tra il 1989 e il 1994. In primo grado Berlusconi era stato condannato per corruzione a 2 anni e 9 mesi.

Poi, in appello, era stato assolto nel merito per il solo episodio Telepiù ma ritenuto responsabile per le altre tre corruzioni: i giudici di secondo grado gli avevano però concesso attenuanti tali da far scattare la prescrizione del reato. I pm di Borrelli avevano allora fatto ricorso contro queste attenuanti, mentre i difensori del Cavaliere avevano chiesto il totale proscioglimento. Ieri pomeriggio contro i due ricorsi il procuratore generale della Cassazione, Fabrizio Hinna Danesi, aveva proposto di confermare la sentenza d'appello. Invece ieri sera la Cassazione l'ha annullata "senza rinvio", cioè senza neppure ordinare il rifacimento del processo d'appello: Berlusconi è assolto e basta.

Nel contempo la Cassazione ha invece confermato, e reso perciò definitive, le condanne degli altri coimputati di Berlusconi: l'ex direttore centrale dei servizi fiscali della Fininvest, Salvatore Sciascia (2 anni per le tangenti da lui confessate ma sempre addebitate ad una concussione della GdF), e degli ex finanzieri Francesco Nanocchio (1 anno e 5 mesi) e Giuseppe Capone (2 anni). Così come pure confermata (nonostante lo stesso magistrato dell'accusa ne avesso chiesto l'annullamento con rinvio) è stata la condanna a 8 mesi dell'ex avvocato del Milan e parlamentare di Forza Italia, Massimo Maria Berruti, per favoreggiamento.

Solo che ora, se si ricompone il puzzle degli esiti dei processi intrecciatisi nel corso del tempo, non si capisce più "favoreggiamento" di chi. Visto che per lo stesso episodio (il tentativo di coprire la tangente Mondadori, successivo ad una visita di Berruti a Palazzo Chigi la sera dell'8 giugno 1994), una persona risulta assolta (Berlusconi, fino a ieri il presunto favorito) mentre le altre cinque sono tutte condannate a vario titolo: per favoreggiamento Berruti, e per falsa testimonianza in primo grado la segretaria e l'assistente personale di Berlusconi, cioè Marinella Brambilla e Nicolò Querci, aggiuntisi ai finanzieri Corrado e Tanca con sentenze passate in giudicato negli anni scorsi.

Questi dati che emergono dai brani di articoli e dalle motivazioni della sentenza della Cassazione mi lasciano molto perplesso essendoci molti elementi illogici nel quadro complessivo. Tali elementi illogici sono anche supportati dalle seguenti considerazioni : accettando pure l'innocenza di Berlusconi come veritiera, perche' allora questo "galantuomo" non ha licenziato il dipendente Sciascia quando la Cassazione ne ha sancito definitivamente la colpevolezza? Perche' il condannato per favoraggiamento Berruti, (favoreggiamento di chi e che cosa) ha ottentuto da Berlusconi la promozione a deputato della Repubblica Italiana? Perche' ora, a sentenza definitiva, a questo deputato riconosciuto colpevole di favoreggiamento di un reato grave non viene revocato il mandato da Berlusconi?

Queste considerazioni mi sorgono spontanee e non mi inducono a pensar bene di certi magistrati che nelle loro sentenze non tengono conto forse di certi dati. In questa denuncia pero' ritengo doveroso e importante rilevare il successivo comportamento del Berlusconi che per me conferma la sua accondiscendenza alla corruzione, che c'e' stata, della GdF da parte della Fininvest. Quindi Berlusconi non e' "vittima" della Procura di Milano che bene ha fatto nell'indagare e perseguire reati di corruzioni veri e non presunti compiuti dalla sua azienda.

E' inammissibile che l'attuale presidente del Consiglio Italiano non consideri gravi e moralmente condannabili episodi e reati di corruzione di pubblico ufficiale!!

Vicenda All Iberian-reato di finanzimento illecito ai partiti.

I' grado 13-07-98 condanna a 2 anni e a 4 mesi per finanziamneto illecito.

II' grado 26-10-99 prescrizione per finanziamento illecito ai partiti.

III' grado 22-11-2000 prescrizione per finanziamento illecito ai partiti.

Dal Corriere della Sera del 20-12-2000 : la prescrizione, e non l'assoluzione nel merito, a cancellare il finanziamento illecito di Craxi contestato a Silvio Berlusconi nel processo "All Iberian". La motivazione della sentenza di Cassazione del 22 novembre conferma che di fronte alla prescrizione e "deve emergere in maniera incontrovertibile dagli atti l'insussistenza del fatto": invece, proprio l'insistenza dei difensori su una mancata testimonianza "esplicitamente riconosce che la prova dell'innocenza era incompleta".

Mia riflessione : non c'e' l'innocenza del Berlusconi e quindi la Procura di Milano giustamente ha perseguito un reato commesso e non ha perseguitato nessun innocente per "motivi politici".

Altri procedimenti giudiziari in corso o in attesa.

All Iberian-2 reato : falso in bilancio ; il dibattimento e' attualmente in corso a Milano ed i giudici sono in attesa, dopo il varo della legge sul diritto societario, delle disposizoni attuative della legge. Questa legge dovrebbe permettere a Berlusconi di evitare questo processo.

Sme-Ariosto : reato : concorso in corruzione in atti giudiziari; il dibattimento e' attualmente in corso, si e' in attesa della decisione della Corte di Cassazione che il 29-05-2002 decidera' a Camere riunite se accettare la richiesta anche degli imputati Silvio Berlusconi e Cesare Previti. Gli imputati hanno chiesto per gravi situazioni locali la rimessione del processo ovvero il trasferimento in altra sede. La rimessione del processo serve per dilatare i tempi del processo medesimo al fine di raggiungere l'agognata prescrizione.

Consolidato gruppo Finivest : reato falso in bilancio; la Procura di Milano contesta quasi 1000 miliardi di lire di fondi neri per lo piu' su societa' estere. Anche questo processo e' in stand by, rischia di non partire neppure a causa delle conseguenze che derivano dalla approvazione della legge che regola il diritto societario.

Per altri reati (concorso in strage oppure frode fiscale) ci sono indagini in corso; per concorso in stragi a Caltanisetta, Palermo e Firenze ci sono indagini preliminari su Berlusconi e Dell'Utri indicati da alcuni pentiti come collegati ai mandanti "a volto coperto" delle stragi del '92 e del '93. A Caltanisetta, nel dicembre 2000, la Procura guidata da Tinebra, aveva chiesto la archiviazione. Quella richiesta di archiviazione sollevo' polemiche tra il pm incaricato dell'inchiesta ed il procuratore Capo; anche il Gip ha archiviato, anche se come risulta da un articolo del Corriere della Sera del 05-05-2002 "nelle 73 pagine del provvedimento di archiviazione del gip di Caltanissetta non si fa riferimento solo a pentiti "anguillosi" come Cancemi e "reticenti" come Brusca. Il documento contiene anche pesanti apprezzamenti nei confronti di Berlusconi e Dell’Utri. Così, se da un lato il gip riconosce che "gli spunti indiziari a sostegno dell’ipotesi accusatoria, per quanto numerosi, sono risultati incerti e frammentari", dall’altro parla di "accertati rapporti di società facenti capo al gruppo Fininvest con personaggi in varia posizione collegati all'organizzazione Cosa nostra". Rapporti che "costituiscono dati oggettivi che rendono non del tutto implausibili né peregrine le ricostruzioni offerte dai collaboratori di giustizia, in base alle quali si è ricavato che gli indagati erano considerati facilmente contattabili dal gruppo criminale". "Gli atti al fascicolo - si legge ancora - hanno dimostrato la sussistenza di varie possibilità di contatto tra uomini appartenenti a Cosa nostra ed esponenti di gruppi societari controllati in vario modo dagli indagati. Vi è da ritenere - scrive ancora Tona - che tali rapporti d’affari con soggetti legati all’organizzazione abbiano legittimato agli occhi degli uomini d’onore l’idea che Berlusconi e Dell’Utri potessero divenire interlocutori privilegiati di Cosa nostra".

Il servizio pubblico televisivo ha fatto passare il messaggio di innocenza del duo Berlusconi-Dell'Utri riguardo all'assassinio di Falcone e Borsellino tralasciando di dire che sono provati i rapporti d' affari di  Berlusconi-Dell'Utri con personaggi in varia posizione collegati all'organizzazione Cosa nostra. Questa e' l'informazione del servizio pubblico televisivo italiano. Una telefonata di Travaglio della durata di alcuni minuti fatta durante la trasmissione Sciuscia' condotta da Santoro ha  in parte posto rimedio alla censura del sconvolgente dato di fatto innegabile che riguarda l'attuale Presidente del Consiglio : la sentenza del Gip Tona afferma che sono provati affari di Berlusconi-Dell'Utri con Cosa Nostra.

Per frode fiscale Berlusconi, assieme a Dell'Utri e altri manager, sono in attesa dell'inchiesta del giudice istruttore anticorruzione di Madrid Baltasar Garzon che ha deciso di sospendere le indagini finche' Berlusconi sara' Presidente del Consiglio.

2 - Complicita', collusioni e tecnica dello step by step.

In questa sezione mi occupo solamente delle complicita' e delle collusioni di coloro che dovrebbero contrapporsi ad un personaggio come Berlusconi essendone apparentemente degli avversari; in realta' fingono solo di avversarlo. Delle complicita' e delle connivenze dei suoi alleati proprio non mi interesso, ne renderanno conto alla loro coscienza. La attuale situazione in cui si trova l'Italia e' il frutto di una evoluzione degenerativa che si e' sviluppata lentamente nel tempo ed appunto perche' si e' sviluppata step by step e' stata accettata e subita anche dalla parte piu' sensibile della pubblica opinione. La anomalia che caratterizza la "democrazia" italiana e' difficilmente compresa dagli altri Paesi democratici come difficilmente e' compreso il consenso popolare di cui gode Berlusconi, nonostante tutto il background che egli possiede.

Sintetizzo gli elementi che costituiscono l'anomalia italiana.

1 - Berlusconi ha potuto dapprima costruire, in violazione sistematica della legge e col sostegno politico di un criminale come Craxi, (condannato da sentenze definitive in giudicato) un enorme potere economico - l'elenco dei procedimenti giudiziari e le sentenze arrivate al giudicato, lo provano. I medesimi procedimenti giudiziari sono il frutto della violazione sistematica delle leggi.

2 - Berlusconi, usando il potere economico enorme acquisito, sfruttando anche le attuali complicita' e le collusioni politico-Istituzionali, ha potuto impossessarsi ed estorcere il consenso popolare che gli ha permesso di ritornare alla guida del Paese. Ricoprendo una alta carica dello Stato ed avendo una larga maggioranza parlamentare sta varando leggi che gli sono utili per evitare i processi che ancora lo minacciano. Cosi ' facendo sta travolgendo lo Stato di diritto e le conseguenze che si avranno peseranno pesantemente sul futuro democratico del Paese.

Berlusconi finora non ha avuto bisogno di usare apertamente le maniere forti (ovvero creare uno Stato di polizia) per conseguire i risultati che voleva ottenere, perche' anche senza ricorrervi ha potuto fare tutto cio' che voleva senza alcun limite. Potrebbe accadere in futuro che egli faccia ricorso alle maniere forti ed antidemocratiche se ad esempio giungesse dal Tribunale di Milano una condanna nella vicenda SME-Ariosto.

La assurda situazione in cui si trova ora l'Italia ha diversi responsabili e personalmente ho iniziato a capirlo nel 1994, seguendo intuitivamente una vecchia legge giornalistica che afferma : dove esiste un veto voluto da chi detiene potere (sia esso economico o politico) occorre scavare ed indagare. Nel 1994 mi ha colpito leggendo il libro "Berlusconi inchiesta sul signor TV" l'esistenza della sentenza per falsa testimonianza ma soprattutto mi ha colpito il silenzio che ha impedito la diffusione della conoscenza di questa sentenza.

I dati obiettivi che provano la censura di questa sentenza li ho prodotti gia' nella denuncia presentata nel 1997-1998 e sono raccolti anche nelle pagine WEB a cui rimando.

Qui elenco per sommi capi i nuovi dati oggettivi che documentano altre complicita' (politico-Istituzionali) che si sono verificate dal 1998 ad oggi. Ne faccio solamente un elenco riservandomi di produrre in dettaglio articoli o documenti parlamentari facilmente reperibili tramite Internet.

1 - mancata ratifica da parte del governo dell'Ulivo della legge sulle rogatorie con la Svizzera. Mentre era possibile ratificare l'accordo dal 10-09-1998, i vari governi dell'Ulivo, succeduti al governo Prodi cacciato per una congiura di palazzo nell'ottobre 1998, hanno atteso il marzo 2001 per simulare la volonta' di ratificare un accordo scomodo evidemente non solo a Berlusconi. Di questa mancata ratifica e' responsabilie tutto l'Ulivo ed in particolare il guardasigilli Diliberto ministro dal 21-10-1998 all'aprile 2000 ed il guardasigilli Fassino ministro dall'aprile 2000 al marzo 2001. Emblematica in proposito e' l'intervista all'attuale segretario del PDCI apparsa sul quotidiano la Stampa del 27-02-2002; la mancata ratifica da parte dell' Ulivo di questo accordo con la Svizzera rappresenta uno dei tanti elementi di difficolta' che incontra la magistratura italiana per inchiodare Berlusconi alle responsabilita' penali di cui si e' macchiato come imprenditore spregiudicato. Da queste colpe e' esente l'Ulivo del governo Prodi per il semplice motivo che tale governo ho dovuto urgentemente affrontare la grave emergenza economica ed aveva tra gli obiettivi principali della sua azione il non facile 'ingresso dell'Italia in Europa; per dichiarazione ufficiale di Prodi stesso, il mancato raggiungimento dell'obbiettivo Europa, avrebbe portato alle dimissioni di Prodi; in presidente Prodi non si e' dovuto dimettere per non aver centrato l'obiettivo Europa ma si e' dovuto dimettere perche' risolta l'emergenza economica un governo Prodi forte ed autorevole in campo europeo per il traguardo raggiunto avrebbe permesso alla magistratura di portare a termine in tempi ragionevoli i processi a carico di Berlusconi per cui il lavoro della magistratura a favore del controllo di legalita' del Paese, non avendo piu' il cancro Berlusconi da curare, si sarebbe potuto indirizzare verso quei poteri che hanno impedito la ratifica delle rogatorie con la Svizzera che era possibile fin dal 10-09-1998;

2 - mancata legge sul conflitto di interessi, (non solo di Berlusconi) per cui in Italia si vive come in una giungla in cui vale la legge del piu' forte e del piu' prepotente; ovviamente, Berlusconi mentendo, aveva promesso di risolvere lui il conflitto di interessi in 100 giorni; (Stampa del 12-05-2001) - dal suo insediamento nel II' governo sono passati oltre 300 giorni ed il conflito di interessi e' ancora in alto mare.

3 - mancata approvazione nei vari governi dell'Ulivo di 1 sola norma contro la corruzione; l'Italia, nella classifica mondiale in tema di corruzione, detiene la palma del primato fra i Paesi piu' industrializzati. Stante la grande corruzione che c'e' ancora nel Paese, la mancata approvazione di una sola norma contro la corruzione documenta come nel ceto politico italiano ed anche nell'Ulivo, prevalgano coloro che favoriscono la criminalita'.

4 - gran sollecitudine da parte anche di Ciampi nel promulgare la legge sulle rogatorie. Con tutto il rispetto che si deve a Ciampi come super-ministro dell'Economia del governo Prodi e come attuale Capo dello Stato non dimentico pero' un dato oggettivo grave a suo carico nella vicenda della legge sulle rogatorie; infatti l' approvazione della legge sulle rogatorie da parte del Polo e la successiva firma di Ciampi e avvenuta in tempi record. Date del rush finale : ore 14:00 del 03-10-2001 appprovazione in Senato, tardo pomeriggio del 04-10-2001 trasmissione della legge alla Presidenza del Consiglio, ore 15.00 del 05-10-2001 firma di Ciampi era il venerdi, 06-10-2001 sabato la legge viene stampata, 08-10-2001 lunedi la legge e' pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale e quindi e' legge dello stato a tutti gli effetti. il 09-10-2001 riprendevano i processi a Milano a carico di Previti.Ultima nota : il tempo medio di promulgazione di una legge e' di circa 2 mesi per le rogatorie sono bastati 5 giorni. Perche' tutta questa fretta?

5 - varo da parte dell'Ulivo di norme che ostacolano il lavoro dei giudici ed aiutano i delinquenti soprattutto se eccellenti. L'elenco e' lungo, anche in questo caso faccio solamente alcuni accenni tratti da articoli vari, in particolare di Marco Travaglio. Mi riservo di produrre maggior documentazione dall'archivio che possiedo.

Per piu' dettagli e per avere dati piu' precisi sulla normativa "garantista" prodotta dai governi dell'Ulivo al fine di garantire l'impunita' dei delinquenti politici e' sufficiente consultare i saggi pubblicati da Marco Travaglio, Peter Gomez e Gianni Barbacetto.

Ricordo i titoli e la data di pubblicazione :

1) Il manuale del perfetto impunito - Travaglio - Ed. Garzanti prima edizione maggio 2000

2) L'odore dei soldi - Veltri-Travaglio Ed. Editori Riuniti prima edizione febbraio 2001

3) La Repubblica delle banane - Gomez-Travaglio - Ed. Editori Riuniti prima edizione giugno 2001

4) Campioni d'Italia - G. Barbacetto - Ed. Tropea - prima edizione marzo 2002

I risultati che sono stati ottenuti con tutta la produzione di leggi definite "garantiste" e "di alta civilta' giuridica" sono ampiamente documentati dai saggi citati e si possono cosi' riassumere : impunita' per i cittadini potenti e colpevoli di gravi reati e conseguente sfiducia del cittadino comune nei riguardi della legge e della magistratura. Questa sfiducia crescente nella tutela della legalita' e' stato certamente funzionale a creare nel Paese un clima che ha permesso il successo politico di un personaggio come Berlusconi.

Effetti di alcune riforme "garantiste" in tema di giustizia :

(Da Micromega 3/99 : nell'agosto del 1997, a gran maggioranza e' approvato il nuovo art. 513 del codice di procedura penale. Questa nuova norma permette l'annullamento delle condanne di Craxi e Martelli per l'Enimont e per il contro Protezione, quella di Craxi per la Metropolitana Milanese. Nell'estate del 1997 viene abolito l'abuso di ufficio non patrimoniale e cosi' vengono assolti in blocco, per legge, gli assessori di Lombardia e Piemonte imputati per la lottizzazione delle USL; assolti anche gli assessori dell'Abruzzo arrestati a suo tempo per una colossale spartizione di fondi comunitari.

Altra emergenza giustizia da risolvere : la Cassazione sta per esaminare le condanne per la maxitangente Enimont e chi deve scontare piu' di 2 anni rischa la la galera : Forlani, Sama, Bisignani, Garofano, Giallombardo. Il 13-06-1998 la Corte Suprema conferma le condanne, ma guardacaso il 14-06-1998 entra in vigore la legge Simeone-Saraceni che risparmia il carcere a chiunque debba scontare meno di 3 anni.

6- voltafaccia della Lega nei riguardi di Berlusconi. E' facilmente documentabile il mutamento dei rapporti della Lega nei riguardi di Silvio Berlusconi e del Polo in genere. Nelle pagine WEB ho raccolto molti articoli tratti dalla Padania del 1998-1999 (link - con mia documentazione e con il file Berlusconi-Bossi) che documentano quali fossero gli epiteti con cui veniva definito Berlusconi. Dal sito dell'Osservatorio di Di Pietro ho tratto una interessante collezione di battute che documentano che rapporti ci siano stati tra Bossi-Fini-Berlusconi. Poi all'improvviso i rapporti tra i 3 personaggi sono ritornati idilliaci come se nulla fosse mai accaduto. La giustificazione ridicola data da Bossi ed avvallata ad esempio da un giornalista televisivo di grande fama come Vespa nel libro "Scontro finale" dimostra a che livelli infimi sia sprofondata sia la politica italiana ma anche a che livelli sia un certo giornalismo italiano. Infatti il giornalista televisivo Bruno Vespa gode di un grandissimo credito, ha un vasto pubblico televisivo che lo segue e per questo ha un gran potere nel condizionare la pubblica opinione italiana; come questa fama sia meritata e' provata dal brano che segue in cui Vespa avvalora la risibile giustificazione fornita da Bossi per giustificare i mutati rapporti con Berlusconi.

pag. 70-71 del libro "Scontro finale" :

"Com'era stato possibile un mutamento di fronte cosi' radicale e clamoroso? Brancher, dirigente Fininvest da anni lontani e amico sia di Bossi sia di Berlusconi da prima che il Cavaliere entrasse in politica, non s'era mai rassegnato a un divorzio che aveva consegnato il paese al centrosinistra ("Brancher e' stato un autentico ufficiale di collegamento"mi racconta Maroni). Ma era stata la moglie di Bossi a deporre il seme del dubbio nell'animo dell'inquieto coniuge. Ricorda il Senatur:

"Quanti figli ha Berlusconi? Cinque? Attento, Umberto. Uno con cinque figli non fa tutte quelle cose che scrivono su di lui." Manuela fu la prima a farmi riflettere. Quando? Molto tempo fa, deve essere stato tra il '97 e il '98. <<L'attacco politico e giudiziario contro il Cavaliere era al massimo. E io cominciai ad avere parecchi dubbi sull'uso che la sinistra faceva della magistratura. Un uso indiscriminato. Cosi', anche noi della Lega pensammo che ci si poteva avvitare in una spirale pericolosa. Su Berlusconi, si sa, io avevo molte riserve. All'inizio ero convinto che lavorasse per Agnelli e gli altri potentati economici con l'obiettivo di attrarre nella loro orbita la piccola e la media impresa. Poi comincio' la gragnuola di processi contro il Cavaliere e la pubblicazione di una serie di libri che dicevano cose tremende su di lui. Se non ne trascina gli autori in tribunale sara' tutto vero, pensavo. Non ero ancora abbastanza esperto per sapere che e' meglio non denunciare, perche' poi al denunciante puo' capitare di tutto. Ma a un certo punto pensai che se davvero Berlusconi fosse stato uno del giro che conta, avrebbe subito meno processi. Forse m'era sfuggito qualcosa. Cercai di capire quel che succedeva sondando D'Alema. Ma lui era una sfinge: "Chi ha commesso gravi reati" diceva "deve pagare".

7- mezze verita', menzogne, censure che creano sfiducia e disorientamento; inizio ricordando una censura fatta dall'ex-premier D'Alema  su una frase che gli e' sfuggita al congresso del suo partito tenuto al Lingotto di Torino. Sono a conoscenza di questa censura grazie al giornalista G.Antonio Stella del Corriere della Sera. Ecco il pezzo topico dell'articolo :

EMOZIONI Il premier fa l’umile e non attacca mai il <<nemico>> Berlusconi
DA UNO DEI NOSTRI INVIATI
Gli era scappata cosi’, come scappano a lui, per eccesso di baldanza nel corso d'una passerella trionfale: <<Certo, questo gruppo dirigente e’ quello che e’...>>. Una rasoiata gratuita.
Cattiva. Cosi’ inutilmente cattiva che, recuperata la scolorina che gli aveva messo in mano Forattini nella celeberrima vignetta querelata sul dossier Mitrokhin, D'Alema l'ha fatta diligentemente sparire dal resoconto stenografico, distribuito ben quattro ore e mezzo dopo, come i ritoccatori moscoviti facevano sparire dalle vecchie foto sulla piazza Rossa le facce diventate impresentabili.
Un po' di bianchetto e, opla’! I delegati del congresso di Torino, pero’, l'hanno sentita bene quella stonatura. E piu’ di tutti, dolorosamente, ce l'ha ancora nelle orecchie il leader attuale e formale di quella classe dirigente: Walter Veltroni. Il quale, nel momento stesso in cui la presidenza aveva dato la parola all'ex segretario, subito sommerso da un acquazzone incontenibile di applausi e di entusiasmo e di affetto, aveva avuto la prova di quanto sotto sotto forse temeva gia’. E cioe’ che il <<suo>> congresso era in realta’ suo finche’ non s'avanzava l'unico vero Conducador nel quale questo pezzo della sinistra oggi si riconosce fino in fondo: Massimo D'Alema.

Il 15-07-2000 sul volo Alitalia AZ1312 Bologna-Roma ho avuto la possibilita' di parlare con il segretario dei DS Walter Veltroni. Da solo Veltroni e' salito a Bologna nell'aereo in partenza per Roma. Non mi sono lasciato sfuggire l'occasione e vincendo la contrarieta' di mia moglie che non voleva che mi avvicinassi a Veltroni per parlargli, mi sono portato vicino al posto in cui era seduto e gli ho chiesto di poter scambiare qualche opinione. Gentilmente ha accettato di parlare e quasi subito, poiche' oramai l'aereo era in fase di atterraggio, ho ricordato la frase incriminata pronunciata da D'Alema; Veltroni ha negato che l'ex-presidente del Consiglio avesse pronunciato quello frase. Alla mia replica basata sull'articolo di Stella, ha ribadito che lui era presente e che D'Alema non ha mai pronunciato quella frase attribuita da Stella a D'Alema. Grazie a questi dati oggettivi so bene chi e' D'Alema ed anche Veltroni, non mi prenderanno mai piu' in giro.

Mezza verita' detta dall'ex-premier D'Alema : D'Alema affermo' nel febbraio 2001, riferendosi al decreto del '57, che Berlusconi era ineleggibile; inoltre disse che la giunta delle elezioni del 1994, a maggioranza Polo, non tenne conto del decreto del '57 per cui Berlusconi fu dichiarato eleggibile. E' questa una mezza verita' che D'Alema "dimentico'" di dire che anche la giunta delle elezioni nell'ottobre del 1996, a maggioranza Ulivo, considero' Berlusconi eleggibile. Fu un autogol clamoroso questo di D'Alema che permise a vari esponenti del Polo di fare pungenti repliche, ma poiche' D'Alema non e' uno sprovveduto fu' un autogol "cercato" per alimentare confusione e disorientamento nelle file del centro-sinistra. Infatti D'Alema e' felice che Berlusconi sia a Palazzo Chigi e che prosegua la riforma della giustizia in favore della impunita' dei potenti!!!! Fino a quando i magistrati saranno impegnati nel perseguire i reati del Cavaliere o come oramai succede, ad impegnarsi a difendersi dalla vendetta del Cavaliere a causa del doveroso e meritorio lavoro svolto per Mani Pulite, non potranno occuparsi di altri reati ....

8- gravi affermazioni pronunciate da Fassino nel febbraio 2002 nella trasmissione televisiva di Santoro. Poiche' Fassino e' l'attuale segratario dei DS e quindi e' un personaggio non certamente sprovveduto, le gravi affermazioni fatte e qui riportate servono a sostegno della validita' delle mie accuse.

"la situazione in Italia, lo sappiamo bene tutti, e' del tutto particolare perche' c'e' un presidente del Consiglio che del tutto legittimamente e' proprietario di 3 reti televisive"

E' sufficiente documentarsi e leggere "Berlusconi inchiesta sul signor TV" per vedere quali siano state le sistematiche violazioni delle sentenze della Corte Costituzionale che hanno permesso a Berlusconi di impossesarsi dei 3 canali TV, quali siano stati gli appoggi del potere politico del tempo usati per neutralizzare l'azione della magistratura in difesa della legalita' violata.

Ancora Fassino :

"intanto quando Berlusconi ha deciso di dedicarsi alla politica, non c'era una legge che impedisse a Berlusconi di presentarsi alle elezioni politiche e di partecipare alla battaglia politica, non c'era una legge che sancisse la ineleggibilita', e una volta eletto la eleggibilita' viene approvata dal Parlamento stesso e nel 1994 il c.destra vinse le elzioni e Berlusconi aveva in Parlamento una maggioranza che in ogni caso avrebbe riconosciuto la eleggibilita' di Berlusconi stesso perche' il Parlamento per legge e Costituzione del nostro Paese certifica la validita' degli eletti di Camera e Senato."

Come ha fatto D'Alema anche Fassino dimentica il decreto legge del '57. Grazie alla tecnica dello step by step ovvero tollerare "una sola violazione al giorno per depotenziare l'indignazione e il senso civico" della opinione pubblica, la classe dirigente del PCI-PDS-DS, i "leaders" dell'Ulivo del dopo-Prodi, hanno consegnato il Paese alla P2-Finivest per cancellare le prove della complicita' e della connivenza del PCI-PDS-DS e per mettere la mordacchia alle "toghe rosse" che vogliono solamente attuare il motto "La legge e' uguale per tutti".

9- censura operata all'intervento di Pardi nella cassetta dell'Unita' per la manifestazione del 23-02-2002 al Palavobis. la censura riguarda la parte iniziale in cui Pardi ricorda la sentenza per falsa testimonianza del Berlusconi; la linea editoriale dell'Unita' di oggi non e' certo asservita alla classe dirigente dei DS ( e quindi non e' servile nei confronti di D'Alema, Fassino, Veltroni, ect, ect,) ma purtroppo i miliardi esiziali per la sopravvivenza del giornale forse hanno indotto il direttore Furio Colombo&company a piegarsi alla censura imposta dal vecchio apparato di partito compromesso con Gelli-P2-Berlusconi. (vedasi ad esempio di Piazzezi - "Gelli" ed. Garzanti, oppure ancora la prefazione del libro "Berlusconi inchiesta sul signor TV" ed. Kaos. Ricordo questa censura operata a danno del professor Pardi anche perche' personalmente parlai con il professor Pardi al telefono il giorno in cui ando' in onda la trasmissione di Santoro. La puntata era incentrata sulle manifestazioni spontanee, sul rapporto dei professori fiorentini organizzatori della manifestazione di Firenze dei 12.000, i rapporti con il PDS rappresentato in studio dal segretario Fassino. Durante la telefonata ero riuscito a dare a Pardi tutti gli estremi della sentenza, e gli avevo comunicato anche alcuni stralci della sentenza. Mi ero anche raccomandato di parlarne in trasmissione, ma non ne parlo'; ne ha parlato pero' al Palavobis ed all'inizio del suo intervento, considerando evidentemente questo precedente di Berlusconi grave. Peccato pero' che nella cassetta diffusa dall'Unita' non ci fosse posto per lasciare quel minuto e mezzo, e poiche' sono un soggetto sospettoso ritengo che cio' sia stato fatto non per mancanza di spazio ma per coerenza con il passato, per ignobile censura.

10- attacchi ed aggressioni alla magistratura senza adeguata difesa delle competenti Istituzioni. Di tutte le aggressioni e le diffamazioni di cui la magistratura italiana e' stata fatta oggetto da parte di Berlusconi e sodali si possono fare svariati libri. Appena mi e' possibile nel sito WEB iniziero' una raccolta. E' quindi facilmente documentabile come Berlusconi e tutta la batteria di fuoco mass-mediatica al suo servizio abbia aggredito e diffamato quei magistrati e quei giudici che negli anni passati hanno emesso sentenze di condanna a lui sfavorevoli. Queste aggressioni e diffamazioni sono avvenute senza alcuna conseguenza per Berlusconi&company perche' e' stato fatto da parte di tutto il Parlamento Italiano un uso ignobile dell'art. 68 della Costituzione Italiana. Gia' nella precedente legislatura a maggioranza Ulivo e' stato fatto un uso vergognoso dell'art. 68, basta pensare ai salvataggi dell'on. Previti o Dell'Utri di cui la magistratura italiana chiedeva l'arresto. Il massimo della spudoratezza e della vergogna e' stato toccato pero' in questa legislatura nella quale il Polo di Berlusconi gode di una larga maggioranza. Per capire a quale degrado siano giunte le Istituzioni italiane e' sufficente leggere i brani che seguono estratti dallo Stenografico di Aula in corso di seduta, della Seduta n. 85 del 23/1/2002 :

La Giunta propone di dichiarare che i fatti per i quali è in corso il procedimento concernono opinioni espresse dal deputato Bossi, nell'esercizio delle sue funzioni, ai sensi del primo comma dell'articolo 68 della Costituzione.
Ha facoltà di parlare il relatore per la maggioranza, onorevole Deodato.

GIOVANNI DEODATO, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, onorevoli colleghi, con lettera in data 3 novembre 1999 indirizzata al Presidente della Camera dei deputati, l'onorevole Umberto Bossi ha chiesto che la Camera si pronunci in ordine alla insindacabilità, secondo l'articolo 68, primo comma, della Costituzione, dei fatti a lui ascritti in un procedimento penale nel quale egli è imputato "per avere vilipeso la bandiera nazionale pronunziando nel corso della pubblica manifestazione per la festa della Padania, tenutasi presso il Palazzetto dello Sport, la seguente espressione: "il tricolore lo uso soltanto per pulirmi il culo". In Cabiate 25 luglio 1997".

.............PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sulla proposta della Giunta di dichiarare che i fatti per i quali è in corso il procedimento di cui al Doc. IV-quater, n. 18, concernono opinioni espresse dal deputato Bossi nell'esercizio delle sue funzioni, ai sensi del primo comma dell'articolo 68 della Costituzione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Deputati del gruppo della Margherita, DL-l'Ulivo mostrano il tricolore nazionale - Applausi dei deputati dei gruppi dei Democratici di sinistra-l'Ulivo, della Margherita, DL-l'Ulivo, di Alleanza nazionale, del CCD-CDU Biancofiore e Misto-Comunisti italiani). (Vedi votazioni).
(Presenti 513
Votanti 496
Astenuti 17
Maggioranza 249
Hanno votato
311
Hanno votato
no 185).

11- vicenda Luttazzi-Travaglio-Satyricon e telefonata di Travaglio a Sciuscia' del 24-05-02.

L'intervista di Travaglio fatta durante la trasmissione "Satyricon"   poco prima delle elezioni politiche del 2001 ha suscitato molte polemiche e sara' oggetto di procedimenti giudiziari essendoci state delle denunce di vario genere. Nell'attesa che si pronunci la magistratura italiana mi permetto di rilevare solamente che nel rispetto del diritto del cittadino-elettore italiano era giusto e doveroso rendere pubblica la notizia che alla Procura di Caltanisetta era aperta una indagine in cui Berlusconi e Dell'Utri erano indagati come mandanti delle stragi di Capaci e di via D'Amelio. Travaglio nel corso della intervista diede tra le altre notizie anche questa; nella puntata di Sciuscia' del 24-05-02 Travaglio e'  intervenuto telefonicamente per precisare che quanto egli riferi' a Luttazzi era vero; infatti solamente il 03-05-02 il GIP di Caltanisetta ha archiviato l'indagine su Berlusconi e Dell'Utri come mandanti degli assassinii di Falcone e Borsellino; Travaglio inoltre, citando sempre le parole della sentenza del Gip ha detto durante la telefonata che "Berlusconi e Dell'Utri avevano rapporti di affari con soggetti legati all'organizzazione Cosa Nostra; sempre tra virgolette cito che questi rapporti erano talmente consolidati da virgolette legittimare agli occhi degli uomini di onore l'idea che Berlusconi e Dell'Utri potessero divenire interlocutori privilegiati di Cosa Nostra"; in Internet ho trovato il dispositivo del GIP di Caltanisetta ed ho verificato la veridicita' di quanto affermato da Travaglio; concludo quindi che  nella Repubblica delle Banane Italiana e' normale che il Presidente del Consiglio italiano in carica e un deputato della Repubblica abbiano avuti rapporti di affari con uomini di onore; possiedo la registrazione della telefonata fatta da Travaglio a Sciuscia'; evidenzio anche come si sia comportato il conduttore Santoro : all'inizio della telefonata, Santoro si e' definito amico di Travaglio e facente parte dello stesso partito, il partito comici italiani; verso la fine della telefonata, dopo aver ascoltato le gravissime ma purtroppo veritiere affermazioni fatte da Travaglio ha rinnegato la precedente parentela dovuta all'appartenenza allo stesso partito e si e' dissociato dalle affermazioni fatte da Travaglio.  Anche se poi salutando Travaglio, Santoro ha liquidato  il suo atteggiamento nei riguardi di Travaglio stesso come una battuta stupida,  mi permetto di affermare che su fatti di tale gravita' non si puo' scherzare e non ci si puo' comportare come si e' comportato Santoro; e' grazie a Travaglio che il pubblico di Satyricon prima e di Sciuscia' poi ha appreso notizie di una gravita' eccezionale sul conto di Berlusconi e Dell'Utri e non grazie a Santoro il quale ci scherza sopra giocando anche sulla polemica che lo coinvolge, immeritatamente, come giornalista scomodo a certi potenti di regime.

3- Governo Berlusconi-2 ovvero l'Italia trasformata in Repubblica delle Banane.

a-  Alla vigilia delle elezioni Berlusconi fa pervenire a tutte le famiglie italiane un opuscolo intitolato "Una storia italiana". E' la versione fiabesca ed edulcorata della storia impreditoriale di Berlusconi, dei suoi successi di imprenditore; il lettore sprovveduto ovviamente ne rimane affascinato ed altrettanto ovviamente non apprende ad esempio tra le tante verita' che riguardano Berlusconi ed il suo gruppo impreditoriale, che la Fininvest pagava mazzette alla Guardia di Finanza; poiche' Berlusconi ha speso per tale opera decine di miliardi ovviamente e' servita per catturare il consenso della parte piu' sprovveduta della popolazione;

b- Nuovo Governo vecchi metodi di governare : antologia tratta dal sito Internet di Societa' Civile (.http://www.societacivile.it/primopiano/articoli_pp/berlusconi/banane.html )

Giovedì 31 maggio 2001 PRIMO GIORNO, PRIMO ARRESTO
Primo giorno, primo arresto. Appena aperta la Camera, è arrestato
Gianstefano Frigerio, ex democristiano (come Casini), ex cassiere delle tangenti della Dc lombarda, tre volte arrestato, con tre condanne definitive sul groppone. Tutto ciò non gli ha impedito di diventare consigliere politico di Silvio Berlusconi fin dalla nascita di Forza Italia, e direttore del centro studi del partito. Come mai Berlusconi gli ha dato una candidatura sicura, in Puglia, malgrado fosse un condannato definitivo, in attesa soltanto che il giudice dell'esecuzione terminasse i conteggi della pena? Evidentemente Frigerio è uomo ancora potente, con ancora tante cose da dire o da tacere (vedasi "l'Italia dei ricatti" di cui parlava Gherardo Colombo nella famosa intervista al Corriere della Sera).

Lunedì 11 giugno 2001 IL GOVERNO DELLA VERGOGNA)
Giurano i ministri del secondo governo Berlusconi. è reso noto l'elenco dei sottosegretari. Nomi da far rimpiangere la cosiddetta Prima Repubblica. Solo qualche esempio, per cominciare. Ministro dell'Interno è
Claudio Scajola, uno che ha conosciuto le celle del carcere perché, coinvolto nello scandalo dei casinò, fu arrestato e rinchiuso per mesi a San Vittore. Tra i sottosegretari all'Interno, Antonio D'Alì, uno che ha avuto come fattore il boss di mafia Matteo Messina Denaro, uno degli attuali capi di Cosa nostra. E una grande tenuta di famiglia, a Castelvetrano, dopo essere passata di mano è stata confiscata, perché ritenuta proprietà di Totò Riina. Alla Difesa c' è il piduista Antonio Martino.

Mercoledì 13 giugno 2001 IL GRANDE RITORNO
Sono tornati, questo è chiaro. Ma non hanno neppure cercato di mascherarlo: hanno messo le stesse persone negli stessi posti, come nei governi di pentapartito degli anni Ottanta:
Maurizio Sacconi (ex Psi) è tornato a fare il sottosegretario al Lavoro, Francesco Nucara (Pri) è tornato (dopo qualche disavventura giudiziaria) a fare il sottosegretario ai Lavori pubblici, Margherita Boniver è tornata a fare il sottosegretario agli Esteri, Francesco Colucci (ex Psi) è di nuovo (dimenticati arresti e processi) questore della Camera. Alcuni hanno fatto carriera e sono passati dalle seconde e terze file alla prima: Giuseppe Pisanu (ex sottosegretario democristiano) è ministro per l'attuazione del programma di governo (che dev'essere qualcosa di simile alla musiliana Azione Parallela). E poi c' è Carlo Giovanardi, c' è il democristiano doc Claudio Scajola... Il pentapartito degli anni Ottanta, più i fascisti (Gianfranco Fini, Maurizio Gasparri, Mirko Tremaglia, Gianni Alemanno...). E i leghisti, naturalmente...

Mercoledì 20 giugno 2001 SI COMINCIA GIA' A PARLARE DI AMNISTIA
Gli avvocati di Silvio cominciano già a parlare di amnistia per Tangentopoli. Ieri ci ha provato
Memmo Contestabile. Berlusconi ha detto che lui di amnistia non ha parlato: certo, altrimenti perché pagare (e far eleggere) tanti avvocati? La proposta Contestabile è indecente: non solo perché sarebbe la pietra tombale su Tangentopoli, non solo perché sembra fatta su misura per il suo padrone Silvio, ma anche perché premierebbe i colletti bianchi – politici, funzionari, imprenditori – discriminando i poveri cristi che affollano le carceri per tanti altri reati anche meno gravi della corruzione. Fra l'altro: che Tangentopoli non sia finita, ma sia più in corso che mai, è dimostrato dalle tante indagini su mazzette e corruzione aperte in questi mesi

Giovedì 21 giugno 2001 GIUSTIZIA, è ARRIVATA LA SIGNORA VESPA
Ministro, lo sappiamo, è l'ingegner
Roberto Castelli, leghista, esperto di acustica (ha un'azienda si occupa, appunto di isolamento acustico). Come sottosegretario ha però a disposizione un tecnico che di giustizia se ne intende, Iole Santelli, che, a scanso d'equivoci, proviene dalla sudio di Cesare Previti. Se non basta, c' è il consiglio di gabinetto, dove è stata chiamata Augusta Iannini, fino a oggi magistrato a Roma. Chi è Iannini? è la moglie di Bruno Vespa, ma questi sono fatti suoi. Sono invece fatti nostri le vicende in cui Iannini è coinvolta. è stata indagata a Perugia (sede competente a giudicare sui magistrati di Roma) per abuso d'ufficio e rivelazione di segreti d'ufficio, a proposito dell'inchiesta Tav (Alta velocità); nel 1999, comunque, la sua posizione è stata archiviata. Ma Iannini è stata soprattutto uno dei protagonisti del famoso incontro al bar Tombini di Roma: nel gennaio 1996, quando la procura di Milano stava indagando sulle toghe sporche romane (Renato Squillante e soci, oggi sotto processo per aver venduto e comprato sentenze per favorire Silvio Berlusconi), al bar Tombini si trovano, a confabulare della situazione nel palazzo di giustizia, i magistrati Renato Squillante, Augusta Iannini, Roberto Napoletano, insieme all'avvocato di casa Berlusconi Vittorio Virga. I quattro scoprono in un portacenere una microspia: i magistrati di Milano li stavano intercettando, temendo che stessero discutendo della (e interferendo sulla) delicatissima indagine in corso sul palazzo di giustizia di Roma e le sue toghe sporche. Ora uno dei quattro del bar Tombini è al ministero della Giustizia. Chissà che cosa consiglierà, se si dovrà discutere, un domani, di iniziative da prendere nei contronti dei magistrati di Milano...

Luglio 2001 AVVOCATI,   è CARNEVALE!
Due sentenze fanno reagire il mondo politico.
Corrado Carnevale, il giudice ammazzasentenze tanto amico di Andreotti, è condannato a sei anni, in appello, per concorso esterno in associazione mafiosa. I neofascisti Delfo Zorzi, Carlo Maria Maggi, Giancarlo Rognoni sono condannati all'ergastolo per la strage di Piazza Fontana (12 dicembre 1969, 32 anni fa). Scattano subito i commenti di Gaetano Pecorella (avvocato di Zorzi, deputato di Forza Italia, presidente della commissione Giustizia della Camera): "è una sentenza politica". E di Carlo Taormina (avvocato di Maggi, deputato di Forza Italia, sottosegretario all'Interno): "Con la penna rossa si sta riscrivendo la storia d'Italia".
Per fortuna ci pensa il ministro della Giustizia, il leghista
Roberto Castelli, a tirare le orecchie ai due (che i tanto vituperati leghisti siano alla prova dei fatti la parte migliore della coalizione di destra?): "All'interno del governo dovrà esserci una riflessione approfondita: molte delle persone che fanno queste dichiarazioni sono avvocati, quindi in qualche modo sono coinvolte in queste vicende". Il conflitto d'interessi, nella Repubblica delle Banane, dilaga, si diffonde, diventa un titolo di merito.
Al di là degli strepiti dei due avvocati-politici, restano due fatti (inquietanti): il presidente della prima sezione della suprema Corte di cassazione, che negli anni ha cancellato decine e decine di condanne nei processi di mafia, di stragi ed eversione, è riconosciuto colpevole di essere stato in combutta con Cosa nostra; e la madre di tutte le stragi italiane è addebitata ai neofascisti, ma con una regia di Stato. Bel Paese, l'Italia...

17 luglio 2001 GIURARE IL FALSO PER SILVIO
Condannati due stretti collaboratori di
Silvio Berlusconi: Marinella Brambilla, ex segretaria del Berlusconi imprenditore e attuale segretaria del Berlusconi presidente del Consiglio; e Niccolò Querci, ex segretario di Marcello Dell'Utri, poi collaboratore di Berlusconi e oggi vicepresidente di Rti-Mediaset. Sono stati condannati a due anni e mezzo di reclusione (il doppio della pena chiesta dal pubblico ministero) per falsa testimonianza: per aver mentito, sotto giuramento, ai fini di occultare un "grave indizio" della "responsabilità personale" di Berlusconi nel pagamento di tangenti alla Guardia di finanza. Hanno giurato il falso, secondo la sentenza, quando hanno sostenuto che Berlusconi non incontrò Massimo Maria Berruti a Palazzo Chigi, nel 1994, per accordarsi con lui sulle mosse da fare nei confronti dei finanzieri, ex colleghi di Berruti, da convincere a non fare il nome di Berlusconi a proposito delle tangenti Mondadori.

Luglio 2001 LA BANDA DEL BUCO
Ma quant' è il buco nei conti dello Stato? Il ministro dell'economia
Giulio Tremonti ogni giorno ne dice una diversa: c' è la versione mini, per i documenti ufficiali; c' è la versione midi, per la stampa (almeno a giorni alterni); e c' è la versione maxi, per la propaganda. Perfino le autorità dell'Unione europea (con plauso del "Financial times") hanno tirato le orecchie al responsabile italiano dell'Economia: ma come, dobbiamo venire a sapere le cifre dei conti italiani dalla tv? 

19 luglio 2001 Falso in bilancio, colpo di spugna - 1
Si diceva: andrà al governo e prima o poi farà delle leggi per salvarsi dai processi. Sbagliato: non prima o poi, ma subito.
Silvio Berlusconi non aspetta neppure qualche mese, così, per simulare decenza. Le commissioni Finanza e Giustizia della Camera hanno approvato, con l'opposizione del centrosinistra, una riforma del falso in bilancio ( è il reato che gli viene contestato nei tre processi più rischiosi tra quelli che Berlusconi ha in corso): da "reato di pericolo" diventa "reato di danno", se non arreca danno patrimoniale a soci e creditori ha pene ridotte (massimo 1 anno e 6 mesi), se riguarda una società non quotata si procede soltanto per querela di parte, non potranno più essere disposte intercettazioni telefoniche, i termini per la prescrizione sono accorciati, le informazioni omesse o false dovranno essere "rilevanti" (?).  Niccolò Ghedini, uno degli avvocati di Berlusconi che Silvio ha fatto eleggere deputati, ha fatto passare, in più, una clausola d'oro: sono affidate al governo (cio è a Berlusconi) le norme transitorie per i procedimenti penali in corso (cio è i processi in cui è imputato Berlusconi). Giustizia fai-da-te.

luglio-agosto 2001 IL MANGANELLO DEL GOVERNO BERLUSCONI
Indro Montanelli, qualche giorno prima delle elezioni di maggio, dichiarò: "Berlusconi governerà nell'unico modo che conosce: con il manganello, la menzogna e la corruzione". Noi di Società civile pensammo: esagera; menzogna e corruzione sì, ma il manganello...!
Sbagliavamo noi e aveva ragione lui. Ora Montanelli, uomo vecchio e di destra, è morto e l'opposizione a Berlusconi ha perso una voce che tanti più giovani e di sinistra non sanno e non vogliono far sentire. E il
manganello si è, alfine, materializzato: a Genova i pochi violenti sono stati lasciati agire indisturbati, i tantissimi pacifici sono stati attaccati, picchiati, torturati, sequestrati. Per alcuni giorni sono state di fatto sospese le garanzie costituzionali e i diritti dei cittadini. Una situazione cilena. Da Garage Olimpo, ha scritto il senatore Nando dalla Chiesa, presente a Genova. Il "garantismo" di Berlusconi e soci (ieri proclamato in difesa di tangentisti e mafiosi) ora ha lasciato il posto alla sospensione dei diritti, alle violenze commesse in divisa, agli arresti senza garanzia alcuna, ai cittadini sequestrati e trasformati in desaparecidos. Sì, aveva ragione Montanelli: Berlusconi sta governando con la menzogna, la corruzione e il manganello.

A
Genova era stata preparata una strategia preventiva: il Sisde (il servizio segreto civile) aveva fornito informazioni sui gruppi violenti e la scelta era quella di compiere fermi prima del G8, per ridurre al minimo l'operatività sul campo dei nuclei più estremisti. Invece sul campo la strategia è cambiata, con la presenza a Genova di Gianfranco Fini: è stata lasciata briglia sciolta ai Black blokers e le polizie (non solo la ps, ma anche carabinieri e guardia di finanza) si sono scatenate contro la maggioranza dei manifestanti, cercando di dimostrare che il Genoa social forum era un'accozzaglia di comunisti violenti. è partita una manovra punitiva, da resa dei conti. Violentissima, cilena.

La
polizia, i carabinieri, che noi di Società civile abbiamo sempre sostenuto perché almeno a partire dagli anni Ottanta sono stati parte del movimento per la legalità, contro la corruzione e la mafia, oggi (sotto il comando dei nuovi padroni della destra italiana) hanno purtroppo mostrato un altro volto: vendicativo, violento, di stile fascista. Sono comportamenti di minoranza, che hanno sorpreso per primi i tanti poliziotti e carabinieri che con abnegazione servono lo Stato e i cittadini. Coloro che saranno riconosciuti colpevoli andranno severamente e rapidamente puniti, per restituire fiducia ai cittadini e onore ai tanti colleghi corretti. A Genova si è spezzata la linea di fiducia tra polizie e cittadini, costruita con anni di lotta alla mafia, alla corruzione, al terrorismo, che sono costati anche morti morti. E ora? è da ricostruire il rapporto tra cittadini e polizie. Sarà possibile solo ancorando di nuovo il lavoro delle polizie alle istituzioni, e non ai partiti.

Sono state chieste le dimissioni del ministro dell'Interno
Claudio Scajola. Ma Scajola nei giorni del G8 era sparito, volatilizzato, si era già auto-dimesso: il vero ministro dell'Interno era Gianfranco Fini, piazzato nelle centrali operative di polizia e carabinieri.

Il ministro della Giustizia
Roberto Castelli dice: "Io c'ero, a Bolzaneto (la caserma di Genova che è diventata un nostrano Garage Olimpo, ndr), e non ho visto le violenze. Ho visto agenti sereni e civili". Ma dove guardava?

Il ministro degli Esteri
Renato Ruggiero dichiara che in Italia le persone non scompaiono. E i dimostranti di Genova di cui non si hanno notizie? "Sono giovani, saranno al mare". La stessa frase che il generale Videla pronunciò, in Argentina, a proposito dei desaparecidos.

Scarsi o nulli i risultati
del G8 (quello degli otto dentro la zona rossa). Due esiti sono però da segnalare. Uno: a Berlusconi è piaciuto molto Putin (sarà per i problemi di corruzione che hanno in comune e per l'immunità giudiziaria che Putin ha subito concesso al suo predecessore Boris Eltsin?). Due: è nato un nuovo asse Italia-Usa, nel senso che Berlusconi ha mostrato di voler sostenere i progetti di Bush (scudo spaziale e non solo). Così indebolisce il fronte europeo, rende in prospettiva l'Unione europea più debole di fronte all'ingombrante alleato d'oltreoceano.

luglio-agosto 2001 CONFLITTO D'INTERESSI: COSI' FAN TUTTI
C' è quello di Berlusconi, anzi,
quelli di Berlusconi (conflitti d'interessi economici, per le sue molte aziende che possono essere favorite da atti del governo; conflitto d'interessi mediatico: per le sue molte televisioni e giornali che condizionano l'opinione pubblica; conflitto d'interessi giudiziario: per i molti processi in cui è imputato, su cui può intervenire cambiando le leggi - come ha fatto sul falso in bilancio). Ma i conflitti d'interesse ora si moltiplicano e si diffondono. Pietro Lunardi è ministro delle Infrastrutture, ma anche titolare di un'impresa di progettazione delle grandi opere che il ministero deciderà. Carlo Taormina è sottosegretario all'Interno, ma anche avvocato che difende mafiosi e stragisti, e vorrebbe difendere anche i poliziotti messi sotto accusa (per le violenze di Genova) dal suo ministero. Così fan tutti: molti conflitti, nessun conflitto.

2 agosto 2001 ROGATORIE PIU' DIFFICILI
Mentra la Camera approva la legge-colpo di spugna sul falso in bilancio che salva Berlusconi da alcuni dei suoi processi, al Senato passa, in prima lettura, un
accordo italo-svizzero sull'assistenza giudiziaria che renderà più difficili le rogatorie all'estero dei magistrati italiani. In concreto, tanto per cominciare, documenti provenienti dalla Svizzera non potranno essere utilizzati in alcuni processi in cui sono imputati Berlusconi e i suoi amici. 

10 agosto 2001 L'Economist e le banane italiane
"La scorsa settimana la Camera italiana ha approvato una legge che riguarda il falso in bilancio. è una legge di cui si vergognerebbero persino gli elettori di una Repubblica delle Banane". The Economist, 10 agosto 2001

22 agosto 2001 Convivere con la mafia
Pietro Lunardi, ministro delle Infrastrutture, dichiara alla Versiliana: "Mafia e Camorra ci sono sempre state e sempre ci saranno. Purtroppo ci sono e dovremo convivere con questa realtà. Questo problema non ci deve impedire di fare le infrastrutture. Noi andiamo avanti a fare le opere che dobbiamo fare, e questi problemi di Camorra, che ci saranno, per carità, ognuno se li risolverà come vuole". Protesta Pina Grassi, la vedova di Libero Grassi, un imprenditore palermitano che non voleva "convivere con la mafia" e per questo è stato ucciso. In tv, Enzo Biagi chiede a Lunardi di precisare le sue dichiarazioni. Il ministro, che per strade e tunnel ha una vera ossessione, risponde: "Siamo costretti a convivere con la mafia come con altre realtà, per esempio i 7 mila morti sulle strade". Cosa nostra come la nebbia in Val Padana.

Un poker contro la legalità

1. Rogatorie.
La nuova legge che Berlusconi vorrebbe rende inutilizzabili i documenti processuali che provengono dall'estero, mette in pericolo molti processi in corso, è utile ad alcuni imputati eccellenti amici di Berlusconi, ma rende più difficile il contrasto alla mafia e al terrorismo internazionale.

2. Falso in bilancio.

La nuova legge che Berlusconi vorrebbe rende più difficile indagare sul falso in bilancio e condannare i responsabili. Salva Berlusconi e qualche suo amico da alcune condanne, ma rende più difficile il contrasto alla mafia e al terrorismo internazionale.

3. Conflitto d'interessi.
La nuova legge che Berlusconi vorrebbe non risolve affatto il conflitto d'interessi di Berlusconi, poiché non separa le sue proprietà dalla sua persona; non prevede alcuna sanzione e non prevede alcun blocco dei provvedimenti del governo che favorissero le società del premier.
4. Scorte.
Con l'obiettivo (giusto) di utilizzare meglio le forze di polizia, il ministero dell'Interno ha tolto la scorta ad alcuni magistrati (come Ilda Boccassini) che hanno condotto importanti e pericolose indagini antimafia e hanno indagato su Silvio Berlusconi e alcuni suoi amici. Come ha dichiarato il procuratore generale Francesco Saverio Borrelli: "Sembra indiscutibile che certe decisioni assunte debbano collocarsi nel quadro di un'ostilità contro i magistrati che continuano il lavoro di Mani pulite e che tengono alta nei confronti di tutti, senza timori e senza guardare in faccia nessuno, la bandiera della legalità".

Con la scusa della guerra, in Italia...
L'attenzione dell'opinione pubblica è tutta rivolta, naturalmente e giustamente, alla guerra. Intanto, in Italia, passano cose indegne:
- come la
relazione di maggioranza sul G8 di Genova, che dice che non è successo niente (ma allora perché il governo ha già cacciato tre superpoliziotti?)
- come la buffa legge sul
conflitto d'interessi (che non risolve nulla)
- come la
riduzione delle scorte, misura in sé giusta, ma usata per punire magistrati scomodi, far loro sentire che sono lasciati soli. Così la scorta è stata tolta a Ilda Boccassini, magistrata che ha scoperto gli assassini di Giovanni Falcone e che ha indagato su Silvio Berlusconi e Cesare Previti. Ha dichiarato a questo proposito il procuratore generale della Repubblica di Milano Francesco Saverio Borrelli:
"Sembra indiscutibile che certe decisioni assunte debbano collocarsi nel quadro di un'ostilità contro i magistrati che continuano il lavoro di Mani pulite e che tengono alta nei confronti di tutti, senza timori e senza quardare in faccia nessuno, la bandiera della legalità".
- Con la scusa della guerra, Berlusconi potrà non mantenere le
promesse elettorali (meno tasse per tutti, pensioni più giuste...) e varare una Legge finanziaria di guerra (da 34 mila miliardi). Con molti soldi dati ai militari e ai servizi segreti, che molto probabilmente saranno tutti centralizzati sotto il controllo diretto del presidente del Consiglio.
Ci sono due riforme in discussione in Parlamento che sono particolarmente significative del clima che stiamo vivendo in Italia: la riforma del
falso in bilancio e la riforma delle rogatorie giudiziarie internazionali. Significative perché sono riforme che vanno controcorrente rispetto alle richieste degli Stati Uniti e dell'Europa dopo l'attacco dell'11 settembre. Sono riforme che rendono più difficile combattere il terrorismo internazionale in Italia.
Per battere i terroristi, bisogna prosciugare i loro conti. Ora lo dice Bush, ma lo sa, e non da ora, anche
Bernard Bertossa, il procuratore generale di Ginevra che conosce bene i meccanismi del riciclaggio internazionale del denaro sporco (ha condotto, tra l'altro, l'indagine sul Russiagate). Intervistato da Radio France Info su come combattere i flussi finanziari che alimentano il terrorismo, Bertossa ha risposto di essere pessimista:
"Stento a vedere il signor Berlusconi o la famiglia reale dell'Arabia Saudita trasformarsi di colpo in nemici del denaro sporco. Lei capisce che cosa voglio dire. Se oggi un giudice francese o svizzero cerca di sapere se bin Laden è titolare di un conto in una banca di Riad, non avrà risposta. Su questo piano resto piuttosto pessimista".
Bisognerebbe proseguire il ragionamento anche sull'altro nome fatto, come esempio, da Bertossa: se un giudice italiano o spagnolo volesse cercare di capire chi si muove dietro l'intreccio di una complicata serie di società off-shore, non troverà grande aiuto dal governo italiano, che sta anzi varando norme per rendere ancora più difficile risalire ai reali operatori, dunque più difficile anche la caccia al denaro sporco. Le nuove norme in discussione in Parlamento sul falso in bilancio rendono le società meno controllabili, meno trasparenti. Tutte le società: anche quelle fatte con soldi mafiosi, anche quelle in cui scorrono i soldi dei terroristi. Le nuove norme sulle rogatorie internazionali, anch'esse in discussione in Parlamento, rendono praticamente impossibile usare nei processi italiani informazioni che provengono dall'estero. In tutti i processi: non solo quelli che coinvolgono il signor Berlusconi e i suoi amici, ma anche quelli relativi a trafficanti di droga internazionali, o terroristi di bin Laden.
è l'ennesimo conflitto d'interessi di Berlusconi: per salvare se stesso, rende più difficile la lotta alla mafia e al terrorismo. Adesso, sotto la pressione delle richieste americane ed europee, dovrà arrabattarsi per trovare una soluzione: potrebbe essere una doppia velocità, leggi morbide per sé, più dure per i terroristi. Ma la legge non doveva essere uguale per tutti?
I Paesi europei, sotto la pressione americana, varano il
mandato di cattura europeo, che permette di arrestare in qualsiasi Paese del continente un terrorista ricercato. L'Italia intanto lavora in direzione esattamente opposta: le nuove norme sulle rogatorie, una volta definitive, renderebbero più difficile la collaborazione tra le magistrature dei diversi Paesi e potrebbero addirittura azzerare anche gran parte dei processi in corso istruiti con rogatorie: perché molti scambi di atti sono avvenuti via fax o con contatti diretti tra i giudici, quindi secondo le nuove regole non sono validi.
Il procuratore generale della Repubblica a Milano,
Francesco Saverio Borrelli, il 21 settembre si è recato al Quirinale. Nessuna indiscrezione è trapelata sul suo incontro con il capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi, ma sembra che l'argomento trattato sia stato proprio le riforme che stanno togliendo strumenti di lavoro ai magistrati, dal falso in bilancio alle rogatorie.
Il successore di Borrelli, il procuratore della Repubblica
Gerardo D'Ambrosio, benché messo sotto inchiesta disciplinare dal ministro della Giustizia Roberto Castelli, il giorno dopo quell'incontro al Quirinale ha dichiarato:
"Non posso tacere: io servo lo Stato e in gioco c' è l'interesse di tutti. Soprattutto oggi, con l'emergenza terrorismo, non è possibile mettere a rischio la collaborazione internazionale per tutelare interessi particolari. Allora dico che per il bene del Paese sarebbe meglio decidere che durante l'espletamento del mandato parlamentare i procedimenti relativi a parlamentari siano sospesi".
Il Csm (Consiglio superiore della magistratura) ha approvato un parere fortemente negativo sul disegno di legge di ratifica della convenzione italo svizzera sulle rogatorie:
"Il testo approvato dal Senato il 3 agosto 2001 aggiunge disposizioni confliggenti con quelle contenute nell'accordo italo svizzero del 1998, con i principi del diritto internazionale generale e con altri fondamentali principi del nostro ordinamento, destinati ad avere significative ricadute sui processi in corso".
Secondo il magistrato
Armando Spataro, membro del Csm:
"il Senato ha approvato il testo (disegno di legge Dell'Utri, Jannuzzi, Guzzanti e altri) il 3 agosto e la Camera ci riuscirà entro settembre: proprio come si addice a leggi di questo tipo. Non possiamo dimenticare, comunque, che la mancata approvazione della legge di ratifica durante la vecchia legislatura è, secondo me, tutta da addebitare alla vecchia maggioranza di governo e alla logica di compromesso e del "do ut des" che l'ha guidata nelle scelte legislative in tema di giustizia. Specie negi ultimi due anni. Paghiamo e pagheremo anche questo. Ci sono pochi commenti da fare, c' è molta frustrazione nell'animo e nella testa".

18 settembre Tagli alle scorte
Il ministero dell'Interno decide di ridurre gli agenti di polizia impegnati nei servizi di scorta. Decisione in sé è corretta: è giusto utilizzare meglio possibile le forze di polizia. Peccato che venga usata per punire alcuni magistrati, far loro sentire che sono lasciati soli, dare un segnale all'esterno che il vento è cambiato. Così la scorta è tolta ai magistrati della procura di Palermo che in Sicilia contrastano Cosa nostra e che hanno indagato anche su Marcello Dell'Utri e Giulio Andreotti. A Milano è tolta a
Ilda Boccassini, la magistrata che in Sicilia ha scoperto gli assassini di Giovanni Falcone e che a Milano rappresenta l'accusa contro Silvio Berlusconi e Cesare Previti in alcuni delicati processi. Il procuratore generale della Repubblica di Milano Francesco Saverio Borrelli per protesta rinuncia anch'egli alla scorta e dichiara: "Sembra indiscutibile che certe decisioni assunte debbano collocarsi nel quadro di un'ostilità contro i magistrati che continuano il lavoro di Mani pulite e che tengono alta nei confronti di tutti, senza timori e senza guardare in faccia nessuno, la bandiera della legalità".

3 ottobre Rogatorie, colpo di spugna - 2
Il Parlamento approva, tra scontri verbali e anche fisici, la nuova legge che regola le rogatorie, cioè le richieste di assistenza giudiziaria all'estero. Il centrodestra eredita la riforma lasciata incompiuta dall'Ulivo e a suon di emendamenti stravolge e snatura l'ottimo accordo di collaborazione siglato tra Italia e Svizzera. Invece di rendere più facili e veloci gli scambi, li rende più difficili. Ora sarà praticamente impossibile l'impiego nei processi italiani di documenti che provengono dall'estero. Saranno infatti inutilizzabili, anche nei processi già in corso, in primo grado, in appello e in Cassazione, tutti i documenti che non siano arrivati per via ufficiale e con tutti i timbri al posto giusto. Inutilizzabili tutte le fonti di prova raccolte all'estero con criteri diversi da quelli delle leggi italiane. Si risolveranno così le sorti processuali di Berlusconi e di alcuni suoi amici: saranno carta straccia i documenti bancari raccolti in Svizzera che provano i passaggi di denaro dalla Fininvest a Previti e da Previti ai giudici romani, per comprare alcune sentenze. E saranno carta straccia i documenti determinanti in altri 7 mila processi, tra cui 1.278 per corruzione, 810 per mafia, 1.045 per droga, 398 per riciclaggio, 279 per traffico d'armi, 36 per pedofilia. A Milano sono stati arrestati alcuni arabi con l'accusa di far parte della galassia islamista di Bin Laden: anche per loro le prove d'accusa raccolte all'estero saranno carta straccia. Il capo dello Stato
Carlo Azeglio Ciampi firma la legge.

16 ottobre 2001 Promosso e punito
Dieci anni fa aveva chiesto di essere trasferito. Negli ultimi anni gli avevano sottoposto numerose offerte, che lui ha sempre rifiutato. Il 16 ottobre un fax di poche righe gli ha comunicato che doveva fare subito le valige. è la curiosa storia di
Domenico Salvemini, avvocato generale dello Stato nel distretto giudiziario di Milano, promosso "con effetto immediato" a capo dell'Avvocatura generale di Brescia. Uno scatto apprezzabile, senonché lo stimato giurista milanese non aveva mai chiesto di essere allontanato da Milano. Le perplessità su questa vicenda nascono dal fatto che Salvemini è "parte civile pubblica" - cioè rappresenta gli interessi dello Stato - in processi delicati, quelli del filone "toghe sporche" che vedono implicati fra gli altri Silvio Berlusconi e Cesare Previti: il caso Sme (nato dalle rivelazioni di Stefania Ariosto) e il Lodo Mondadori (l'arbitrato che consentì a Berlusconi di impadronirsi della casa editrice). Processi complessi, che costeranno molta fatica al successore di Salvemini, probabilmente costretto a studiarsi da zero migliaia di carte. Secondo problema: in seguito a una sentenza di Cassazione del 2000, l'avvocatura dello Stato dipende dalla presidenza del Consiglio. Cioè da Berlusconi: che - per chi volesse ancora tenere il conto dei conflitti di interesse che lo riguardano - veste allo stesso tempo i panni di imputato e controllore della parte civile pubblica. Il caso è stato sollevato alla Camera dai Ds Luciano Violante e Anna Finocchiaro. Il ministro dei rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi (Ccd), ha risposto il 18 ottobre. Secondo Giovanardi, "il presidente del Consiglio non c'entra assolutamente nulla", la promozione è avvenuta seguendo l'iter di legge e non ci sarà "alcuna conseguenza sui processi in atto a Milano". Il ministro ha anche assicurato che Salvemini potrà affiancare il suo sostituto nei processi aperti e che non ci sarà alcun ritardo. Procedura regolare, dunque: proposta dell'Avvocato generale dello stato, decreto del capo dello Stato, controfirma del presidente del Consiglio, parere favorevole di un organo di autogoverno simile al Csm. Resta solo una domanda: perché nessuno si è occupato di interpellare l'interessato, rispolverando una domanda di trasferimento (a Milano) vecchia di dieci anni? (mp)

21 ottobre L'assoluzione e l'onore
La Corte di cassazione assolve
Silvio Berlusconi dall'accusa di corruzione, per le tangenti pagate alla Guardia di finanza. E Berlusconi chiede con una lettera al Corriere che, dopo tanti attacchi, gli sia restituito l'onore. Ma, intanto, Berlusconi è ancora indagato o imputato in altri processi. Ed è stato condannato a 2 anni e 4 mesi (anche se poi la pena è stata prescritta) per 21 miliardi di finanziamenti illeciti a Bettino Craxi, passati attraverso la società estera All Iberian. Nel processo per le tangenti alla Guardia di finanza è stato assolto, ma non lo sono stati però i suoi coimputati, il direttore dei servizi fiscali Fininvest Salvatore Sciascia e il suo avvocato Massimo Maria Berruti, né gli uomini della Guardia di finanza coinvolti nella vicenda. Dunque la corruzione c'è stata, le tangenti per addomesticare i controlli fiscali alla Mondadori, a Videotime e a Mediolanum sono state pagate. Se davvero di quelle mazzette non sa niente, Berlusconi è stato ingannato e tradito dai suoi collaboratori. Perché allora non ha cacciato Berruti, ma anzi lo ha fatto diventare deputato?

26 ottobre Rientro dei capitali: un regalo alla Fininvest
Il Parlamento vota, in fretta e furia, la fiducia sul decreto sull'introduzione anche in Italia dell'euro. Dentro, c'è la sorpresa: le norme che favoriscono il rientro dei capitali illegalmente trasferiti all'estero. Un aiuto al riciclaggio del danaro sporco. Un regalo agli evasori fiscali. Anzi, un premio: chi ha rispettato le leggi e tenuto i suoi soldi, poniamo 1 miliardo, in Italia, ha pagato 500 milioni di tasse; chi il suo miliardo lo ha nascosto all'estero non solo non ha subito l'inflazione, ma oggi sulla base di questo decreto paga di tasse solo 25 milioni. Perfino il Verde
Marco Boato, che ai tempi della Bicamerale non era troppo distante dalle posizioni di Berlusconi sulla Giustizia, oggi dichiara: "Questa operazione è uno scandalo di proporzioni gigantesche, è un'autentica vergogna nazionale, è un'immane offesa allo Stato di diritto". Sorpresa nella sorpresa, la sanatoria non vale soltanto per il passato, ma garantisce anche uno scudo fiscale per i prossimi cinque anni: chi paga (poco) oggi, per il prossimo quinquennio può evadere allegramente il fisco, tanto è sicuro che nessuno lo controllerà. Insomma, vale la pena di inventarsi un rientro di capitali, anche se non li si è mai esportati. Ma perché tanta fretta, perché il governo ha posto addirittura la fiducia? Questa sanatoria potrebbe essere utilizzata anche dalla Fininvest di Berlusconi per riportare a bilancio i soldi del suo comparto estero segreto, quello sotto inchiesta a Milano...

Il primo scarcerato
Si chiama
Giovanni Pozzi, era incarcerato a Varese con l'accusa di essere il riciclatore dei miliardi della Ndrangheta e dei Caruana-Cuntrera. È stato scarcerato per effetto della nuova legge sulle rogatorie: le prove arrivate dalle banche svizzere sono carta straccia, dunque, si aprano le porte della cella. Ma non avevano detto, Schifani, Frattini, La Loggia, che nessuno sarebbe uscito dal carcere per effetto delle nuove regole sulle rogatorie?

aprile 2002 Uomo di Previti alla Consulta
Eletti, dopo un lungo braccio di ferro tra centrosinistra e centrodestra, i due nuovi giudici della Corte costituzionale. Sono
Romano Vaccarella e Ugo De Siervo. Vaccarella è uomo di Cesare Previti e avvocato (l'ennesimo) di Silvio Berlusconi (lo ha assisitito nella causa contro Marco Travaglio e Daniele Luttazzi). Reagisce con rabbia l'ex candidato del centrodestra Filippo Mancuso, sibilando a Previti: "La tua fama di bandito è meritata. Ma è al di sotto della realtà". E poi, rivolto al centrosinistra: "Castagnetti e Violante, potevate avere almeno il coraggio di far votare direttamente Previti".

aprile 2002 Biagi fa una tv "criminosa"
"Licenziate
Biagi, Santoro, Luttazzi...". Con un'arroganza da padrone del vapore e della tv (privata e pubblica) Silvio Berlusconi in trasferta, forse galvanizzato dal clima bulgaro, stila la sua prima lista di proscrizione, indicando ai servitori che ha messo a comandare la Rai i primi professionisti da licenziare: i giornalisti Enzo Biagi e Michele Santoro, il comico Daniele Luttazzi (peraltro già licenziato: ecluso dalla tv pubblica dal giorno in cui si è macchiato del crimine di aver invitato nel suo programma Marco Travaglio).
I tre, secondo Berlusconi, hanno usato la tv in modo "
criminoso". E Berlusconi ora controlla cinque reti su sei e sei telegiornali su sette. Se questo non è regime... Sembra di essere in Kazakistan! (a proposito, guardate che cosa succede laggiù, a proposito di tv e Berlusconi...) Ma quando i due consiglieri Rai indicati dal centrosinistra (Donzelli e Zanda) se ne andranno, invece di assistere impotenti alla completa occupazione della tv pubblica?

maggio 2002  I sondaggi Rai? Ora li fa Berlusconi
L'appalto per realizzare i sondaggi elettorali sulle reti Rai è stato assegnato a un consorzio che fa capo a Luigi Crespi e alla sua società Datamedia. È la società che negli ultimi appuntamenti elettorali è stata usata da Berlusconi non tanto e non solo per rilevare le intenzioni di voto, quanto invece come strumento per creare consenso durante le campagne elettorali. Operatori del settore dicono che Datamedia sia cresciuta negli ultimi anni grazie a capitali di Berlusconi, che sarebbe dunque il reale proprietario del gruppo. Certo nell'ultima tornata elettorale la costosissima campagna d'affissione di Forza Italia è stata pagata da una società del gruppo Datamedia. Ora Crespi ha vinto l'appalto Rai. I sondaggi politici per la tv pubblica per i prossimi tre anni li farà direttamente Berlusconi

19 maggio 2002 Il teatro censurato
Se in futuro si vorrà trovare una data per l'inizio del regime berlusconiano, la data potrebbe essere questa. Censurata la scenografia delle Rane di Aristofane, con la regia di
Luca Ronconi, al teatro greco di Siracusa: perché rappresentava in caricatura gli uomini del potere, cioè Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini e Umberto Bossi. È l'intervento del ministro siciliano di Forza Italia Gianfranco Micciché a provocare la censura. Prima di una cena ufficiale, Micciché ha detto a Ronconi che il teatro pubblico non può permettersi di attaccare il governo, perché è il governo a pagare il teatro (scambiando così lo Stato, che è di tutti i cittadini, con il governo, anzi con i partiti di governo).

- Articolo D'Avanzo del 020405.txt sulle proposte in cantiere -