11-10-03

Abolizione del segreto di Stato nei delitti di strage e terrorismo

 Intervento che avrei fatto a Bologna il 11-10-03 alla presenza di Di Pietro, Casson, Giorgio Celli, Paolo Bolognesi. Il dibattito era sul tema : "Abolizione del segreto di Stato nei delitti di strage e terrorismo."

Sala Polivalente Consiglio Regionale Emilia Romagna. Un ceto politico criminale dal 1984 promette ai parenti delle vittime di togliere il segreto di Stato e mai vara questa semplicissima legge. Ho colto questa occasione e sono andato a questo dibattito, perche' le persone che erano presenti certamente potevano essere sensibili nel raccogliere l'essenza del messaggio che sta alla base delle motivazioni che mi spingono ad arrivare a a questo processo.

Ho potuto fare un intervento stringato ed e' quello che e' nella registrazione del convegno e che e' negli archivi della Regione Emilia Romagna. Lo sbobinato l'ho ricevuto da Sgabbi.

 Intervento che avrei voluto fare.

L’abolizione del segreto di Stato nei delitti di strage e terrorismo serve per conoscere la verita’ che sta dietro alle stragi di Stato del passato, verita’ che quando sara’ svelata probabilmente dimostrera’ complicita’ e connivenza anche di una parte del mondo politico. Le difficolta’ che questa proposta incontra nell’essere approvata ne sono la prova inconfutabile.

Ho chiesto di poter parlare non tanto sul tema della abolizione del segreto di Stato ma sulla complicita’ e sulla connivenza criminale di un ceto politico come quello italiano, complicita’ e connivenza che anche senza l’abolizione del segreto di Stato si puo’ provare e dimostrare.

Mi riferisco, parlando di complicita’ criminale del ceto politico italiano della complicita’ e della connivenza offerta ad un personaggio come Berlusconi quando questo soggetto ha chiesto al popolo italiano di legittimarlo politicamente col voto libero e consapevole nel 1994.

Il voto del 1994 e’ stato si libero, contesto con dati di fatto che fosse consapevole. Sono in grado di provarlo.

Per dimostrare e provare come sia inammissibile la legittimazione politica di Berlusconi sono sufficienti alcuni dati che possono essere noti a tutti basta andare in libreria e leggere alcuni libri che, per il momento sono ancora in libera circolazione. E la tessera P2 1816 lascierà’ che questi libri circolino in libreria fino a quando , con le TV del servizio pubblico e con le TV della mafia e con le lettere spedite a 18 milioni di capifamiglia, a spese del contribuente italiano, potra’ ’ impedire che la verita’ venga diffusa .

Tra i tanti dati che provano la natura criminale di Berlusconi ne cito 2 che ovviamente il servizio pubblico ben si e’ guardato di far conoscere :

:

Questo tentativo di comprare il silenzio dei 2 giornalisti vale piu’ di una confessione di colpevolezza. Ricordo che la querelle giudiziaria nata tra Berlusconi e i 2 autori, scatenata da Berlusconi per una denuncia per diffamazione e’ finita nel 1993 con sentenza della Cassazione del 30 marzo 1993 con questi risultati : i 2 giornalisti sono stati totalmente assolti da qualunque accusa mentre Berlusconi ne e’ uscito con una sentenza in giudicato fin dal 13-02-1991, sebbene amnistiata, per falsa testimonianza. Ovvero in assenza di amnistia, il Cavaliere doveva trascorrere da 6 mesi a 3 anni nelle patrie galere.

Il secondo dato riguarda la vicenda della corruzione della GdF : ogni tanto il premier ricorda di essere stato totalmente assolto dalla Cassazione, ma la ricorda con poca irruenza ed il motivo e’ molto semplice –

Corriere della Sera del 7-12-2000 Berlusconi

e’ chiamato come testimone nel processo a carico dei segretari particolari Martinella Brambilla e Nicolo’ Querci – si avvale di un suo diritto e davanti ai giudici non risponde. Fa pero’ un comizio coi cronisti giudiziari e tra l’altro afferma , testuali parole : <<I miei collaboratori hanno detto l'assoluta verita'. La Procura sta portando avanti una strumentalizzazione politica. Questo processo e' una pura invenzione. In aula ho esercitato un mio diritto, ma ho gia' comunicato al giudice Consolandi che l'8 giugno '94 non ho incontrato Berruti, perche' ero al Consiglio dei ministri>>.

Bene la Procura di Milano ha dimostrato che e’ falso che Berlusconi non abbia incontrato Berruti : e’ stato trovato un pass intestato a Berruti che dimostra che Berruti e’ andato a Palazzo Chigi il 08-06-94 e ci sono tabulati telefonici che provano che Berruti appena uscito da Palazzo Chigi ha fatto una telefonata ad un finanziere che sapeva delle tangenti. La stessa Cassazione che ha mandato assolto Berlusconi ha confermato la condanna per favoreggiamento di Berruti : favoreggiamento di chi e che cosa? Le conclusioni sono ovvie : lo e’ stato per la Procura di Milano che invio’ l’avviso a comparire il 21-11-94, non lo e’ stato per la Cassazione. Sarebbe interessante capire fino in fondo questa decisione dei giudici della Cassazione. Ma qui mi fermo’ mi autocensuro

Questi 2 dati dimostrano senza ombra di dubbio la natura criminale di Berlusconi, natura criminale che era nota fin dal febbraio 1994, leggendo il libro "Berlusconi inchiesta sul signor TV" si poteva apprendere che dal 13-02-1991 Berlusconi, per la giustizia italiana e’ un matricolato bugiardo.

Che e’ avvenuto durante la campagna elettorale del 1994?

Sono stati violati gli art. 21 e 27 della Costituzione italiana e la sentenza di Venezia, la n. 97 n. 215/89 Reg. Gen. Della Corte di Venezia e’ stata censurata dalla informazione tutta, e dai falsi avversari politici di Berlusconi.

Poiche’ dal 1994 lavoro per rompere questo muro di omerta’ e censura sulla diffusione della conoscenza di questa sentenza posso tranquillamente provare (e lo documento nelle mie pagine WEB)

1 – questa notizia viene data solo da giustizialisti come Travaglio o in alcuni libri che vengono letti da poche decina di migliaia di cittadini

2 - dall’Economist che poche migliaia di italiani leggeranno.

Fino a questo momento l’hanno censurata invece

- la grande stampa a parte qualche fuggevole accenno che solo un attento lettore puo’ cogliere,

- tutti gli avversari politici di Berlusconi

Solo Caponnetto, il padre del Pool di Palermo, ha rotto questo muro di silenzio

in 2 occasioni pretendendo spazio su Repubblica :

il 21-04-1998 con il Controluce Quando Berlusconi testimonio’ sulla P2

(Berlusconi aveva bollato Prodi come Bugiardo)

ed il 08-04-2000 con una lettera sempre su Repubblica dal titolo "L’oblio sulla P2"

Caponnetto intervenne perche’ a Telelombardia Berlusconi aveva tra l’altro affermato :

<<Essere un piduista non e' un titolo di demerito>>.

Caponnetto senti’ il dovere di intervenire ancora ed il perche’ lo si capisce dalle sue stesse parole :;

Io, pur abituato a non sorprendermi piu' di nulla, non posso non meravigliarmi del fatto che nessuno degli interlocutori di Berlusconi gli abbia ricordato che quest'ultimo si iscrisse alla P2 e pago' regolarmente le quote associative.

E dalle 2 domande retoriche che sempre Caponnetto fa piu’ avanti nella lettera :

E' mai possibile che di tutto cio' ci si sia dimenticati? E che se ne debba ricordare ora un vecchio ottantenne?

Concludo : Berlusconi e’ un criminale e la legittimazione politica e’ stata permessa in violazione del diritto fondamentale del popolo italiano tutelato dall’art. 21 della Costituzione;

Questa violazione avviene perche’ i ricatti della P2 tengono in ostaggio purtroppo anche il PCI-PDs-DS; posso provare che nessun dirigente dei DS mai cita questa sentenza.

Quanto stiamo pagando ora in tema di limitazione degli spazi di liberta’ di informazione in TV e nella stampa, conferma che il ceto politico italiano e’ un ceto politico criminale che sta usando Berlusconi per colpire l’ordine giudiziario e per impedire che verita’ scomode vengano conosciute troppo presto. Per questo il ceto politico italiamo merita oramai solo quel processo di Norimberga auspicato da Martelli nel 1993 : - Da Santoro infatti Martelli disse , all’indomani dell’avviso di garanzia di Andreotti per mafia :

"Se il vertice del potere politico istituzionale di questo Paese (ndr alludeva a Belzebu') e' stato almeno a tratti colluso con la mafia ed addirittura ha partecipato e discusso dei delitti politici come quelli di Dalla Chiesa o di quello Mattarella, allora credo che non basti nemmeno un processo ordinario ma occorra una Norimberga per questo Paese."